Sabato 22 gennaio 2022 il Gruppo Astrofili CDS-Hipparcos in collaborazione con il Dipartimento di Scienze di Roma Tre e con il Comune di Rocca di Cave organizza una giornata ricca di eventi.
15:00 - 16:30 - Escursione alla scogliera corallina cretacica di Rocca di Cave, Monumento Naturale della Regione Lazio, “Attraverso 100 milioni di anni”
In un percorso di circa 1 km, lungo la via Genazzano, si trovano numerosi affioramenti fossiliferi che risalgono al periodo Cretacico (circa 90 milioni di anni fa). Si tratta di resti di molluschi, spugne, coralli, appartenenti a specie in gran parte estinte alla fine del Mesozoico (65 milioni di anni fa). Una guida esperta, con l'aiuto di disegni e schemi, consente ai visitatori il riconoscimento dei fossili e dell'antico ambiente marino, insieme all’osservazione delle forme carsiche del territorio.
17:00- 18:30 - Planetario spettacolo dedicato alle Costellazioni e pianeti del giorno. Seguirà l’approfondimento “La stella di Betlemme: cometa, stella nova o splendente congiunzione”
Le informazioni sulla nascita di Gesù di Nazareth, contenute nel Nuovo Testamento, in particolare nei Vangeli di Luca e Matteo, collegano la Natività a un prodigioso evento cosmico. Dal XVI secolo numerosi studiosi, fra cui Keplero, hanno cercato di identificare quale tipo di fenomeno celeste si sia effettivamente verificato negli anni in cui verosimilmente è avvenuta la nascita di Gesù. Le fonti storiche concordano nell’attendibilità del resoconto Neotestamentario, circa la concomitanza dei due eventi: Natività e segno celeste. Tuttavia, la cronologia, in particolare le date della scomparsa di Erode Antipa (4 A.C.) e il grande Censimento di Augusto (6-10 D.C.), pone dei vincoli rispetto a due grandi eventi celesti che si verificarono effettivamente sul finire del primo secolo A.C.: il passaggio della Cometa di Halley e un’eccezionale e strettissima congiunzione dei pianeti giganti Giove-Saturno, che si ripeté ben tre volte nel 6 A.C. Ulteriori dati storici, testimonianze archeologiche, analisi di resoconti nei cosiddetti Vangeli Apocrifi hanno complicato ulteriormente la ricerca dell’effettiva data della Natività. Peraltro, non si può escludere l’ipotesi dell’apparizione di una Nova particolarmente brillante o di una Supernova. Il problema è complicato dalla tradizione Veterotestamentaria (profeti Isaia e Michea), che associava l’avvento del Messia a particolari eventi e dall’insolita coincidenza di alcuni fatti storici dei Regni di Israele e di Giuda, effettivamente accaduti negli anni delle Grandi Congiunzioni di Giove-Saturno. Alcune testimonianze archeologiche, risalenti al III-VI secolo, ci forniscono la conferma del progressivo affermarsi delle simbologie legate alla religiosità popolare, dalla Natività all’Epifania: le Feste della luce, “Ex Oriente Lux”.
19:00 - “Le costellazioni dello Zodiaco invernale”
Alla fine di gennaio, all’inizio della notte, verso Sud, in prossimità del meridiano, si stagliano le costellazioni di Orione, del Toro, dei Cani celesti e della Lepre. Nel cielo è ben visibile il Triangolo invernale, costituito da Sirio, Betelgeuse e Procione, controparte altrettanto brillante, del più famoso Triangolo estivo. Proprio Betelgeuse, “la spalla destra” di Orione, una supergigante rossa, sta mostrando un raro fenomeno, percepibile anche a occhio nudo. Da oltre venti anni, il suo splendore è diminuito costantemente, rendendo la stella, originariamente la più brillante della costellazione, seconda per luminosità a Rigel, “il piede sinistro” del Cacciatore, una supergigante bianco-azzurra. La regione celeste comprende oltre 10 stelle fra la prima e la seconda magnitudine, risultando così il settore più splendente del cielo. Risultano sempre visibili, verso ovest, anche le costellazioni autunnali di Andromeda, Pegaso e della Balena.
Verso Nord si osservano le costellazioni circumpolari, con l'Orsa Maggiore bassa sull'orizzonte e Cassiopea alta verso lo Zenith, i cui allineamenti stellari guidano al riconoscimento del Perseo, di Andromeda e Pegaso.
Tra gli oggetti di “cielo profondo” sono osservabili gli ammassi aperti M36-37-38 in Auriga, M45, le Pleiadi, nel Toro, la nebulosa di Orione M42. Basso, sull’orizzonte a sudovest, il pianeta Giove, ormai visibile brevemente dopo il tramonto. Il remoto Urano è visibile per tutta la notte al confine fra l'Ariete e i Pesci. La Luna è al 19° giorno della lunazione, visibile a notte inoltrata.
NOTA BENE: tutte le attività sono su prenotazione. Sopra i 12 anni è necessario essere muniti di Green Pass e mascherina FFP2.
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COSTI: escursione alla barriera corallina fossile 6€, spettacolo al Planetario 6€, Serata Osservativa 6€. Combinazione di 2 attività 10€, combinazione delle 3 attività 12€ (riduzione del 50% fino a 12 anni; ingresso gratuito per bambini fino a 7 anni e persone con disabilità).
APPUNTAMENTI: L’appuntamento per l’escursione è presso la Piazza S. Nicola, al centro del paese, l’appuntamento per lo spettacolo al Planetario è in Via del Colle Pozzo 1
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Segreteria museo: 3355827864 (solo in caso di necessità)
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