- A Roma Tre un convegno interdisciplinare dell’Area tematica 3. Legalità e patrimonio culturale, nell’ambito del progetto “Custodi consapevoli della legalità per il patrimonio ambientale, sociale, culturale, economico”
- Presentate le attività di ricerca e formazione del “Laboratorio del falso”, in collaborazione con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
- L’evento è rivolto alla comunità accademica e aperto alla cittadinanza
Dipartimento di Studi Umanistici
Via Ostiense 234 (fermata Metro B Marconi) e Piazza della Repubblica 10 (fermata Metro A Repubblica)
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
È possibile seguire l’evento sulla piattaforma Teams a questi link Link identifier #identifier__112807-1https://vai.uniroma3.it/falsodarte27 - Link identifier #identifier__44613-2https://vai.uniroma3.it/falsodarte28Link identifier #identifier__43652-3
Roma, 21 aprile 2023 - É possibile una formazione diversa, interdisciplinare e concreta per il patrimonio culturale? Per il settore specifico del contrasto alla falsificazione la risposta è positiva, vista la crescita progressiva di una efficace interazione tra ministeri, università, istituzioni finalizzate alla tutela di quei beni che sono testimonianza di civiltà.
Il convegno “L’inganno svelato. Il dialogo tra discipline a tutela del pubblico e dell’arte” che si svolgerà a fine aprile nelle due sedi del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre (il 27 a Via Ostiense 234; il 28 a Piazza della Repubblica 10), è incentrato sulle attività di ricerca e di formazione promosse dal
“Laboratorio del falso”, una sezione del Digital Humanities Lab (DH Lab), che si avvale della collaborazione di docenti afferenti a vari Dipartimenti dell’Ateneo e di esperti esterni. Ma è dalla sinergia con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale che, in particolare, trae forza il “Laboratorio del falso”, dove confluiscono materiali sequestrati su tutto il territorio nazionale dai diversi Reparti e Nuclei di questo corpo specializzato di polizia, istituito nel 1969.
L’Università Roma Tre festeggia in questo anno accademico il trentennale della sua fondazione e come giovane ateneo, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, ha immediatamente recepito l’input lanciato con un bando di finanziamento dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la diffusione della cultura della legalità. È nato così il progetto di Ateneo “Custodi consapevoli della legalità per il patrimonio ambientale, sociale, culturale, economico”, in cui si inscrive, tra le numerose attività organizzate, anche il presente convegno. “Legalità e patrimonio culturale”, nello specifico, è il tema che lega l’Area 3, una delle cinque aree in cui è articolato il progetto a Roma Tre, con attività rivolte in maniera prioritaria agli studenti, che possono in tal modo integrare la loro formazione con competenze nuove e trasversali ai diversi campi disciplinari. Ma tutte le attività promosse dall’Ateneo per la diffusione della cultura della legalità, per la condivisione dei principi costituzionali e per l’impegno contro le mafie e la violenza, sia in un’ottica di prevenzione, sia di analisi dei fenomeni e delle loro conseguenze, sono aperte gratuitamente a tutta la cittadinanza.
In questa cornice di rilancio d’attenzione alla legalità, in riferimento ai crimini che minano il diritto di tutti a godere dell’autentico valore del patrimonio culturale, si inseriscono le due giornate di convegno dedicate al fenomeno della falsificazione. Il convegno è promosso dal gruppo interdisciplinare di docenti di Roma Tre ed esperti di altri enti, che da anni collabora nello studio dei materiali presenti nel “Laboratorio del falso”, perché ci sia attenzione costante al contrasto di un fenomeno che non conosce crisi, con una ricaduta anche in attività di formazione per gli studenti dei corsi di laurea, del post lauream e del dottorato di ricerca.
La circolarità di ricerca e formazione, in un’ottica interdisciplinare, è evidenziata dalla composizione del programma nelle diverse sessioni del convegno, ed è proprio questo il valore aggiunto che deriva dalla presenza di concreti casi di studio, di varia composizione materica, riferimento culturale ed epocale, per l’analisi della contraffazione dei beni culturali a Roma Tre: l’essere finalizzata a un rafforzamento delle competenze disciplinari, ma anche a una rivitalizzazione etica di approccio alle professioni.
Comitato scientifico: Cristiano Aliberti, Giuliana Calcani, Giancarlo Della Ventura, Antonello Frongia, Carla
Limongelli, Michela Marchiori, Mario Micheli, Stefano Ridolfi, Armida Sodo, Luca Tortora
per info: Alessandro Sensi Link identifier #identifier__199455-4ale.sensi@stud.uniroma3.it; Link identifier #identifier__25522-5custodilegalita@uniroma3.it
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