Roma Tre Open Night - attività del Dipartimento di Architettura

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Roma Tre Open Night - attività del Dipartimento di Architettura
Martedì 4 giugno 2024 torna "Roma Tre Open Night". Dalle ore 19.00 alle 23.00 l’Università Roma Tre aprirà la sua sede di Via Ostiense 133 per condividere la ricerca scientifica con cittadini e curiosi di ogni età attraverso presentazioni, seminari, laboratori per bambini, attività interattive e approfondimenti per i più appassionati.
Il Dipartimento di Architettura partecipa con le seguenti attività:
 
"Breve ritratto di due industrie". Architetture identitarie e territori di valore in Lazio
Maddalena Scimemi

Presentazione del video documentario “Breve ritratto di due industrie”, regia di Davide Maffei (servizio esterno in coordinamento con DARC Roma Tre), prodotto nell'ambito del progetto "Link identifier #identifier__172122-1CdCI -Carta della Cultura Industriale" per il Centro di Eccellenza DTC Lazio.
Il filmato ricostruisce l’avventura del Lazio industriale del 2° Dopoguerra evocando il passato e il presente degli stabilimenti della ex Malteria Tirrena – S.A.P.L.O. di Pomezia e della AENOVA Group – Haupt Pharma di Latina / ex Pfizer Italiana. Grazie alla documentazione storica d’archivio e alle riprese delle dinamiche produttive e del contesto territoriale, il filmato restituisce la complessità e le potenzialità narrative che questi landmark industriali dell’Agro Pontino, in attività da oltre sessant’anni, possono ancora trasmettere.
 
Ricostruzioni immersive del patrimonio non costruito. Il Razionalismo italiano e la Mostra della rivoluzione fascista del 1932
Responsabile scientifico: Daniele Calisi
Gruppo di ricerca: Stefano Botta, Alessandro Cannata, Noemi Innocenzi
Il 28 ottbre 1932, in occasione del decennale della Marcia su Roma, fu inaugurata la Mostra della Rivoluzione Fascista, con sede il Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale a Roma.
Si scelse il progetto presentato dagli architetti Adalberto Libera e Mario De Renzi e le fotografie della nuova facciata del Palazzo delle Esposizioni invasero le riviste d'architettura di tutto il mondo, suscitando discussioni infinite, ma soprattutto un senso universale di ammirazione per l'audacia che essa rappresentava, un'esemplificazione armoniosa dell'estetica più moderna.
La mostra temporanea non ebbe poi nuova ricollocazione a causa dell’avvento della guerra, e venne smantellata senza lasciare traccia se non attraverso la documentazione fotografica e archivistica.
La rilettura delle fonti ha permesso di poter ricostruire virtualmente lo spazio espositivo di Libera e De Renzi, restituendo, almeno nello spazio digitale, la magnificenza e il dinamismo dell’architettura razionalista persa. Attraverso la Realtà Virtuale immersiva, l’utente potrà rivisitare gli spazi del ’32 e provare l’esperienza di un viaggio a ritroso nel tempo. Le ricostruzioni virtuali in tal senso possono essere un tassello ulteriore alla lettura e alla comprensione di architetture non più esistenti, diventando esse stesse documentazione di archivio utile alle generazioni future.

Il playground dei materiali “a sorgente aperta” 
Responsabile scientifico: Stefano Converso
Gruppo di ricerca: Barbara Licia Mauti, con Filippo Moroni, Salvatore Tassone (Fonderie Digitali)
Il progetto presenterà la sperimentazione di un sistema di gioco e interazione fisica rivolto a bambini e ragazzi e realizzato dal Laboratorio Modelli e Prototipi del Dipartimento di Architettura con le tecniche dette di "upcycling", che prevedono la lavorazione con macchine a controllo numerico di materiali di scarto provenienti dalle filiere urbane degli imballaggi e dello sfalcio e potatura nell'area Metropolitana di Roma grazie al legame con la rete "Urban Retree". I progetti di design sono sviluppati da un gruppo crescente di studenti e ricercatori che hanno nel tempo costruito un rapporto privilegiato con le scuole mirato alla sperimentazione di una didattica e una educazione alla sostenibilità con un metodo induttivo e interattivo, i cui risultati saranno mostrati durante l'installazione di un playground che integra diversi componenti in cartone realizzati nel tempo, che sarà aperto alla libera frequentazione e uso da parte dei bambini e dei ragazzi.

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