Il Rapporto Consob 2024 sulla relazione consulente-cliente in collaborazione con Roma Tre

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Il Rapporto Consob 2024 sulla relazione consulente-cliente in collaborazione con Roma Tre
E' stato pubblicato sul sito di Consob il Link identifier #identifier__169394-1Rapporto 2024 sulla relazione consulente-cliente, frutto della collaborazione tra l’Autorità di Vigilanza e il Dipartimento di Economia Aziendale del nostro Ateneo.
L'indagine, giunta alla quarta edizione, è nata nel 2017 come addendum al Rapporto CONSOB sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, ma nel tempo ha acquisito la forma di un'indagine autonoma, con un proprio spazio nella sezione "Statistiche e analisi" del sito CONSOB.
Il Rapporto 2024 è stato curato da Massimo Caratelli, presidente della Scuola di Economia e Studi aziendali dell’ateneo, e Paola Soccorso dell’Ufficio Studi Economici di Consob. Assistenti alla ricerca: Alessia Ottavianelli, Alessandro Finelli e Marzia Vetromile, studenti dell’Università degli Studi Roma Tre.
L’edizione 2024 si è rivolta in particolare all’analisi delle scelte di investimento in relazione ai temi della sostenibilità. L’indagine condotta con il metodo della “mirroring survey” si propone di verificare - tramite la somministrazione di un questionario - la qualità della relazione tra consulente finanziario e l’investitore suo cliente, per studiare le concordanze e le differenze di conoscenza e comportamento tra i due soggetti.
La survey si basa su un questionario composto da 19 coppie di domande sottoposte a un campione di investitori e a un campione di consulenti finanziari, realizzato con il supporto di Anasf. Cinque domande in più vengono rivolte solo ai consulenti. Il confronto puntuale delle risposte di ciascun consulente con quelle formulate dai suoi clienti consente di misurare la distanza tra ‘percepito’ dai professionisti e ‘dichiarato’ dagli investitori.
Il Rapporto 2024 si compone di tre sezioni. Nella prima sezione dedicata all'interazione consulente-cliente e l'approccio all'investimento si registrano gli elementi di fiducia che legano i due soggetti. Ci si affida al consulente per la sua competenza, è l’indicazione che viene dal 68,5% degli investitori. La maggior parte degli investitori dichiara di preferire un orizzonte temporale di medio-lungo termine; la propensione verso le scadenze brevi è indicata dal 19% dei clienti. Quasi il 60% dei clienti potrebbe sopportare perdite nel breve periodo a fronte di buone prospettive nel lungo termine; il 32% è incline ad assumere rischi elevati su una quota contenuta dei propri investimenti e solo il 10% dichiara di non tollerare la possibilità di subire una sia pur minima perdita del capitale investito.
La seconda sezione del Rapporto 2024 è dedicata al tema degli investimenti sostenibili: conoscenza e diffusione. Oltre il 60% degli investitori risponde correttamente alle domande volte a valutare la conoscenza dei fattori ESG, delle obbligazioni verdi e del concetto di greenwashing.
La terza sezione del Rapporto 2024 è dedicata ai drivers dell’investimento sostenibile. E qui emergono le distonie più rilevanti tra consulente e investitore. I professionisti appaiono inclini a sottostimare la percezione che i clienti hanno dell’inadeguatezza della gamma di opzioni disponibili per orientare il proprio investimento sui fattori ESG. La maggior parte dei consulenti intervistati considera il momento della rilevazione delle preferenze dei clienti rispetto ai fattori ESG come un’opportunità per sensibilizzare la clientela verso i temi ambientali, sociali e di buon governo societario o come un’occasione di dialogo con i propri clienti.
 
Sul sito Consob il Rapporto completo: Link identifier #identifier__192953-2https://www.consob.it/web/consob/dettaglio-news/-/asset_publisher/hZ774IBO5XPe/content/rapporto-2024-sulla-relazione-consulente-cliente/10194
 
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