(approvata all’unanimità nel Consiglio di Dipartimento del 30 settembre 2025)
Il Dipartimento di Architettura,
- in linea con la mozione approvata dal Senato Accademico dell’Università degli Studi Roma Tre nell’adunanza del 17 settembre 2025, che ribadisce la centralità dei valori di libertà della scienza, dignità umana, diritti fondamentali e promozione della pace, e che condanna le azioni di guerra perpetrate contro i civili nella Striscia di Gaza, sostenendo la necessità di un immediato cessate il fuoco e il raGorzamento delle iniziative di cooperazione accademica e solidarietà con le istituzioni palestinesi colpite dal conflitto;
- in linea con le prese di posizione espresse anche da altri Dipartimenti del nostro Ateneo, che hanno sottolineato l’urgenza di un impegno accademico contro la deriva bellicista, la necessità di tutelare la libertà della ricerca da legami con la filiera bellica, nonché l’importanza di incrementare borse di studio e programmi di mobilità per studenti e studentesse palestinesi;
- nel 2024 la Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito che l’occupazione israeliana dei territori palestinesi (Cisgiordania, Gerusalemme Est e Gaza), insieme all’espansione degli insediamenti da parte dei coloni e allo sfruttamento delle risorse naturali, costituisce una violazione del diritto internazionale;
- nel rapporto From Economy of Occupation to Economy of Genocide, presentato alla 59ª sessione del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU dalla relatrice speciale Francesca Albanese, è stato documentato come l’occupazione israeliana si fondi su un sistema economico-industriale nel quale anche il settore accademico e della ricerca svolge un ruolo centrale nella produzione di tecnologie e narrazioni funzionali all’apartheid;
- l’invasione da terra di Gaza City rappresenta l’ultimo atto di un utilizzo sproporzionato della forza militare contro civili inermi, configurandosi come genocidio in atto, come denunciato dalla Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite nella 60ª sessione del Consiglio per i diritti umani;
- le missioni umanitarie in atto necessitano di costante attenzione mediatica e istituzionale per garantirne la salvaguardia;
riconoscendo che al dolore per la devastazione e le migliaia di vite spezzate a Gaza, nelle ultime settimane si è aggiunto un sentimento diGuso di incredulità e angoscia per quella che appare come una minaccia alla coscienza civile e morale dell’intera Europa;
assume le seguenti determinazioni:
- condanna con forza il massacro umanitario in corso nella Striscia di Gaza, riconoscendo la gravità della catastrofe umanitaria in corso;
- sostiene ogni iniziativa politica, diplomatica, civile e culturale volta a garantire il cessate il fuoco, la restituzione degli ostaggi e l’avvio di un processo di pace giusto e duraturo, fondato sul principio di “due popoli, due Stati”, nel rispetto delle risoluzioni ONU e del diritto internazionale (ad oggi, 157 dei 193 Paesi membri dell’ONU hanno formalmente riconosciuto lo Stato di Palestina);
- invita il Governo Italiano a riconoscere lo Stato di Palestina e, insieme all’Unione Europea, a interrompere l’economia di guerra e la vendita di armi, imponendo sanzioni contro Israele e sostenendo iniziative di pace e di giustizia internazionale;
- invita il Governo Italiano e l’Unione Europea a dare sostegno a tutte le iniziative umanitarie, compresa quella in atto da parte della Global Sumud Flotilla, garantendone la protezione da qualsiasi violenza;
- sollecita gli Organi centrali dell’Ateneo e la comunità accademica nazionale a interrompere, dopo la più attenta valutazione, convenzioni e collaborazioni con paesi, enti e istituzioni – comprese quelle accademiche israeliane – che abbiano sostenuto, in forma diretta o indiretta, le azioni del governo israeliano contro Gaza;
- si impegna, come comunità dipartimentale, a non stringere partenariati di ricerca e formazione che possano, anche indirettamente, alimentare la filiera bellica, rilanciando al contempo il ruolo etico dell’università come spazio di produzione e scambio libero della conoscenza;
- promuove e potenzia le attività accademiche, scientifiche e solidali a favore di studentesse e studenti palestinesi, sia nei territori palestinesi sia attraverso l’incremento di borse di studio e di iniziative di mobilità internazionale;
- si impegna, come comunità dipartimentale, a sostenere le collaborazioni individuali con studiose e studiosi israeliani e con organizzazioni non governative dedite alla difesa dei diritti umani, del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e a uno Stato indipendente.
Link identifier #identifier__72126-1Mozione Dipartimento di Architettura Roma Tre