Architettura - Progettazione architettonica

Il Corso di Laurea magistrale in Architettura – Progettazione Architettonica pone l'organismo edilizio al centro dell'esperienza progettuale. Il principale obiettivo formativo del biennio è preparare gli studenti a saper gestire l'intero processo che porta alla definizione di un'architettura di qualità: dall'ideazione alla costruzione e alle interazioni tra edificio e contesti, con particolare l'attenzione allo studio delle condizioni di abitabilità, alla coerenza tra scelte strutturali, tipologiche, distributive e tecnologiche.

L'insieme del piano didattico, che propone un'impostazione storica e critica degli strumenti delle discipline progettuali e del linguaggio architettonico, è volto a fornire una conoscenza professionale avanzata, destinata a governare tutte le scelte architettoniche e a valutarle in termini di fattibilità tecnica ed economica. I temi di studio riguardano l'intero campo delle applicazioni tipologiche e privilegiano il progetto delle nuove costruzioni e l'inserimento dell'architettura contemporanea nei tessuti urbani esistenti.

Il percorso formativo delle lauree magistrali del Dipartimento è articolato in semestri tematici, caratterizzati da laboratori applicativi spiccatamente interdisciplinari. In particolare, il Corso di Progettazione Architettonica prevede al primo anno l'organizzazione di un workshop e di una esperienza progettuale sul tema dell'edificio affrontato in due laboratori collegati e distribuiti nel secondo e primo semestre del secondo anno, con una sequenza di approfondimento che va dalla progettazione preliminare a quella esecutiva.
Nel secondo semestre del secondo anno segue un terzo laboratorio che vede gli studenti impegnati in un progetto di più ampio respiro, che include tematiche urbane e infrastrutturali. Il secondo semestre è anche propedeutico alla redazione della tesi che può svolgersi anche nei laboratori di laurea.

ll Corso di Studio ogni anno programma il numero degli accessi e gli studenti che intendono iscriversi dovranno presentare domanda preliminare nei tempi stabiliti di anno in anno da un Decreto Rettorale.
Requisito curricolare inderogabile per l'accesso al corso di studi è l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura L-17.

L'organizzazione della didattica favorisce la mobilità degli studenti durante il corso di studi basandosi su un'offerta molto varia di accordi istituzionali con Università straniere (Europee ed Extraeuropee): più di 50 le sedi della rete europea aderenti al programma Erasmus e per le quali sono previste 26 borse e 30 accordi con Università Extraeuropee (Cile, Argentina, Brasile, Perù, USA, Cina).

Il Corso di Studi non prevede attualmente tirocini curriculari obbligatori tuttavia, nell'ambito dei crediti riservati alle Altre Attività Formative, è possibile svolgere tirocini professionali presso studi o istituzioni pubbliche e private, anche all'estero, per i quali il Dipartimento ha attivato numerose convenzioni anche in rapporto diretto con alcune realtà professionali di eccellenza per raccordare la formazione accademica con il mondo del lavoro.

I laureati possono accedere a programmi di formazione post-laurea (scuole di specializzazione, master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca) e svolgere una vasta gamma di attività professionali sia in forma autonoma che in forma di collaborazione presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e di ingegneria operanti nei campi della progettazione architettonica e urbana, industrie di settore e imprese di costruzione. Per l'accesso alla professione, superato l'esame di stato, i laureati potranno iscriversi a uno degli ordini nazionali nella Sezione A-Settore Architettura dell'albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
I laureati in questo corso possono inoltre esercitare la loro attività e stabilire la loro sede professionale in uno degli stati aderenti all'Unione Europea.


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OBIETTIVI
OBIETTIVI
l'Architetto
I laureati, superato l'esame di stato per l'accesso, potranno iscriversi a uno degli ordini nazionali nella Sezione A- Settore Architettura dell'albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il corso è accreditato presso la Commissione Europea, e permette
ai laureati di esercitare la loro attività e stabilire la loro sede professionale in uno degli stati
aderenti all'Unione Europea (DIRETTIVA 2005/36/CE – Allegato V).
Gli architetti trovano impiego non solo nel campo dell'edilizia, ma anche in settori più o meno affini all'architettura, e possono svolgere una vasta gamma di attività professionali sia in forma autonome che in forma di collaborazione presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e di ingegneria operanti nei campi della progettazione architettonica e urbana, industrie di settore e imprese di costruzione.(vedi il DPR 328/2001 sulla riforma delle professioni)
L'architetto è la figura professionale massimamente esperta nella progettazione architettonica e urbana a qualsiasi scala, nel restauro dei monumenti, dell'urbanistica, nella progettazione del paesaggio, nell'allestimento, nell'estimo immobiliare e nel disegno. È storicamente tra gli attori principali della trasformazione dell'ambiente costruito.

Il curriculum del corso di laurea, senza trascurare nessuno degli aspetti citati, pone un particolare accento sul campo del progetto di architettura.


Attività professionale autonoma
Collaborazione con/inquadramento in enti e istituzioni, studi professionali, aziende, società di
progettazione, imprese di costruzione

Nell'ambito di una piena, articolata e consapevole formazione dell'architetto europeo, obiettivo comune di tutti i corsi di laurea magistrali di Architettura, il Corso di Laurea magistrale in Architettura-Progettazione Architettonica colloca l'organismo edilizio al centro dell'esperienza progettuale.
Suo principale obiettivo formativo è preparare a saper gestire l'intero processo che porta alla produzione di un'architettura di qualità dall'ideazione alla costruzione, concentrando l'attenzione sulle interazioni tra edificio, ambiente e contesto, sulle condizioni di abitabilità, sulla coerenza tra scelte strutturali, formali, tipologiche, distributive e tecnologiche.
L'insieme del piano didattico, che si fonda su un elevato grado di cultura critica, storica e scientifica riguardo agli strumenti delle discipline progettuali e al linguaggio architettonico, è volto a fornire una conoscenza professionale avanzata, destinata a governare tutte le scelte architettoniche e a valutarle in termini di fattibilità tecnica ed economica.
I temi di studio riguardano un campo il più possibile vasto e articolato delle applicazioni tipologiche emergenti nel panorama dell'architettura contemporanea, e vengono affrontati in modo che gli studenti possano acquisire competenze e strumenti avanzati per la gestione del progetto, che consentano loro di inserirsi agevolmente nel mondo del lavoro.
La struttura del percorso formativo delle tre lauree magistrali è volutamente organizzata in modo analogo ed è articolata in semestri tematici, caratterizzati da laboratori applicativi spiccatamente interdisciplinari. I contenuti, invece, sono differenziati in relazione agli obiettivi formativi specifici dei singoli corsi.
In particolare, il Corso di Laurea magistrale in Architettura-Progettazione Architettonica prevede una sequenza che porta dagli aspetti ideativi affrontati nel primo semestre, a quelli costruttivi nel secondo, all'elaborazione di un progetto di sintesi di più ampio respiro nel terzo semestre. Il quarto semestre è occupato prevalentemente dall'elaborazione della tesi di laurea, che può avvenire autonomamente con un relatore a scelta del laureando, oppure all'interno di un laboratorio di tesi tra quelli di anno in anno istituiti dal Dipartimento, volti a completare l'iter didattico con un contributo specialistico.
Ai sensi della normativa vigente, per essere ammessi ad un corso di laurea magistrale LM-4,
- occorre essere in possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale (DM 270/04, art. 6),
- è requisito curricolare inderogabile l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura L-17 (108 CFU vedi ordinamento classe L-17 DM 16 marzo 2007),
- aver superato i test d'ammissione obbligatori per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea magistrale a ciclo unico, con la esplicita finalizzazione diretta 'alla formazione di architetto', come regolato a livello nazionale ogni anno dal Ministero che determina a livello nazionale, con proprio decreto, il numero di posti per le immatricolazioni degli studenti per tali corsi di studio.

Non vengono considerate ai fini della valutazione dei requisiti le attività didattiche acquisite con attività extra-curriculari, post-lauream o corsi singoli.
a - Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
La struttura didattica del corso di laurea magistrale, nell'ambito più generale del presente descrittore, è organizzata specificamente per ottenere che i laureati acquisiscano:
a1 - conoscenze e capacità di comprensione relativamente ai vari ambiti disciplinari proposti, alla loro consequenzialità logica e strutturale ed alle loro mutue relazioni;
a2 - conoscenze e capacità di comprensione dei processi tipicamente induttivi, complessi e interdisciplinari propri dell'attività progettuale in generale;
a3 - conoscenze, padronanza e capacità di comprensione delle strumentazioni tecniche, dei linguaggi specifici, dei metodi, delle abilità connesse alla produzione progettuale dell'architettura;
a4 - capacità di estendere le proprie conoscenze e capacità di comprensione, giungendo all'elaborazione e sviluppo di idee, linee di ricerca e proposte originali nel campo delle tematiche attinenti l'architettura.
L'obiettivo a1 è perseguito innanzi tutto con la programmazione ordinata e sequenziale delle attività didattiche e con la loro ragionata alternanza tra approfondimenti teorico-critici e fasi applicative (i corsi di laurea nel campo dell'architettura si distinguono per la loro struttura ordinata e per la compresenza del "fare" col "saper fare" e col "conoscere").
Inoltre, la maggior parte delle attività formative, conformemente alla declaratoria della classe di laurea magistrale LM-4, presenta una struttura laboratoriale interdisciplinare, dove più moduli settoriali concorrono in maniera integrata alla comprensione del processo progettuale. I Laboratori sono infatti il luogo dove soprattutto vengono perseguiti gli obiettivi a2, a3, a4: strutture didattiche di carattere applicativo e progettuale, riferite ai SSD centrali della cultura e della prassi architettonica (icar/08, icar/09, icar/12, icar/14, icar/15, icar/19, icar/21), caratterizzate da un'elevata interdisciplinarità, anche in coordinamento con altri corsi. I laboratori, più in particolare, hanno un rigoroso obbligo alla frequenza, un numero ridotto di studenti ammessi (max 50 per laboratorio) e infine godono di un'elevata dotazione di spazi, strumentazioni e supporti didattici (tutors). Fondamentale è il fatto che essi siano mirati non solo a proporre esperienze di carattere tecnico applicativo nel campo progettuale, ma a verificarle, in costante contraddittorio critico, sul piano delle conoscenze (generali e specifiche), dei metodi (tradizionali ed innovativi) e della responsabilità sociale.
L'obiettivo a4, che è in generale promosso dalla stessa natura conoscitiva del progetto (uno spazio di ricerca che non è solamente deduttivo, ma che implica una personale e rischiosa ricerca del nuovo), viene perseguito anche dall'articolazione dei laboratori nei semestri, che, pur restando attentamente guidati dai docenti, lasciano progressivamente più spazio alla definizione personale e autonoma delle linee di ricerca fino alla prova finale.
Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi, oltre agli esami tradizionali, presenti in numero ridotto, prevedono vari strumenti intermedi (prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, mostre dei lavori, revisioni collettive, ecc.), programmati liberamente e non burocraticamente durante i semestri, senza che essi si costituiscano come frazioni di esame o diano luogo ad alterazioni o interruzioni del normale ciclo di apprendimento. In particolare i laboratori vedono nella stessa costante critica dell'evoluzione dei progetti prodotti dagli studenti una sostanziale verifica in itinere, che di fatto conferisce all'esame finale un carattere quasi secondario. b - Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono essere capaci di:
b1 - applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto di architettura, affrontandone l'intrinseca complessità e la specifica processualità;
b2 - applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo della cultura architettonica nel risolvere o istruire problemi e tematiche complesse, anche interdisciplinari.
Premesso che l'applicazione delle abilità e delle conoscenze è implicita nella frequentazione di un corso di laurea magistrale che ha il progetto come obiettivo istitutivo, va detto che la duplice natura di questo descrittore ha un preciso riscontro nel ruolo che un architetto maturo e consapevole dovrebbe poter svolgere nella società contemporanea: quello di un professionista dotato di capacità operative efficaci ed elastiche e insieme di capacità critiche e conoscitive.
Facendo riferimento al testo che illustra il precedente descrittore, dove è illustrata la struttura didattica formativa connessa a questo obiettivo, va precisato che il tema dell'applicazione delle conoscenze ed abilità è sviluppato, in questo corso di laurea, attraverso una particolare attenzione alla concretezza ed attualità delle proposizioni didattiche. In particolare:
- i temi applicativi dei laboratori progettuali si riferiscono a casi e problemi reali, spesso particolarmente urgenti, presenti nella città contemporanea, sviluppati secondo un'ordinata e crescente difficoltà e complessità di soluzione;
- i soggetti delle ricerche e degli studi proposti dai corsi si riferiscono a questioni culturali (metodologiche, analitiche, critiche) vive ed aperte nel tessuto della società contemporanea;
- i temi di studio proposti da laboratori e corsi propongono una particolare attenzione a tutti gli aggiornamenti strumentali, conoscitivi e di ricerca, che la realtà nazionale e soprattutto internazionale propone.
Si noti come questa scelta verso la concretezza e l'attualità comporti una facilitazione nella verifica dei risultati didattici, la cui maggiore o minore credibilità ed efficacia risalta proprio nel confronto con l'evidenza sociale dei problemi attuali.
Va aggiunto, sempre in tema di applicazione delle conoscenze, che il presente corso di laurea magistrale, orienta le attenzioni dello studente verso una delle componenti essenziali del ruolo dell'architetto della società (il progetto architettonico), ma non smarrisce il senso della sua formazione complessiva: non forma insomma degli specialisti, ma degli architetti completi.
Autonomia di giudizio
c - Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono essere capaci di:
c1 - utilizzare le loro conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, integrandole con la comprensione della complessità e contraddittorietà del reale e con la consapevolezza delle responsabilità sociali ed etiche che questo esercizio comporta;
c2 - maturare una propria autonomia di giudizio nell'esercizio delle proprie conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, evitandone ogni applicazione meramente meccanica, ripetitiva o tecnicistica.
Il raggiungimento di una libera e consapevole autonomia di giudizio è un obiettivo centrale per un corso di laurea al cui centro sta il progetto architettonico (edilizio, urbano o di restauro che sia), attività che chiede appunto l'esercizio di responsabili, complesse, e spesso molto difficili scelte individuali (non per caso il progetto è fra le attività a cui viene attribuito un potenziale rischio sociale), ed è un obiettivo - infine - che può essere perseguito soltanto attraverso un complesso sistema di procedimenti maieutici: cioè attraverso strategie interdisciplinari, confronto fra opinioni, pratiche di discussione e comunicazione, piuttosto che attraverso l'insegnamento di singole discipline.
Per questo, innanzi tutto, il presente corso di laurea magistrale è fortemente strutturato per far interagire l'attività progettuale sia con discipline miranti a un costante aggiornamento metodologico, conoscitivo, scientifico e sociologico, sia anche con discipline che promuovano un arco di riflessioni più generalmente culturale e umanistico: qui vale in particolare il ruolo delle discipline storiche (o storico-critiche), che soprattutto nei corsi di laurea magistrali assumono un carattere eminentemente formativo piuttosto che informativo.
Poi ancora concorrono a questo obiettivo ed implicitamente alla sua valutazione (o, meglio, autovalutazione):
- la pratica di discussioni collettive dei risultati progettuali, applicata in tutti i laboratori;
- la pratica dell'esposizione finale dei progetti in mostre pubbliche;
- la pubblicità della discussione delle tesi di laurea e l'esposizione pubblica dei loro elaborati;
- la pubblicità dei vari prodotti (progettuali e no) del corso di laurea, ottenuta attraverso il sito di facoltà e varie pubblicazioni dedicate;
- l'uso di strumenti in rete per la comunicazione e la discussione dei lavori progettuali in itinere.
- la frequente programmazione di conferenze e 'lectures' di docenti, critici e professionisti di valore nazionale ed internazionale;
- l'interazione e lo scambio di esperienze fra più corsi (di laurea, magistrali, di perfezionamento, master) nella stessa facoltà;
- gli scambi Erasmus, i viaggi di studio, ecc.;
- lo sviluppo e l'incentivo di sistemi di valutazione dei corsi e di iniziative di discussione da parte degli studenti.
Abilità comunicative
d - Abilità comunicative (communication skills)
Il presente corso di laurea si attende che i propri laureati debbano saper comunicare a interlocutori specialisti e non specialisti in modo chiaro e privo di ambiguità (sia sul piano verbale e letterario, che su quello tecnico: cioè attraverso tutti gli strumenti grafici, informatici e mediatici propri della cultura architettonica contemporanea) le loro idee, le loro ragioni, i loro progetti e ricerche.
A quest'obiettivo, sul versante della comunicazione tecnica, sono dedicati alcuni corsi e/o moduli, specialmente rivolti a fornire strumenti ed aggiornamenti sul piano del disegno, della rappresentazione e del rilievo (con modalità sia tradizionali che informatiche). Queste attività didattiche, che procedono alla valutazione dei risultati con le modalità descritte più sopra, sono supportate da vari laboratori applicativi attivati dalla Facoltà: si tratta in particolare di un laboratorio informatico, dotato di software ed hardware adeguati e di un laboratorio modelli (ad ambedue i laboratori applicativi sono connessi corsi opzionali per l'addestramento e l'aggiornamento strumentale).
Sul versante della comunicazione scritta e verbale, il corso di laurea si affida:
- alla richiesta, avanzata da quasi tutti i corsi teorici e nei laboratori, di presentazioni scritte (tesine, ricerche, curricula ragionati e critici delle proprie attività, ecc.), intese come elementi essenziali per la valutazione dei risultati specifici e delle abilità comunicative;
- all'utilizzazione generalizzata, sia nella sede dei laboratori progettuali (in itinere ed all'esame), che in sede di laurea, di articolate e complete presentazioni pubbliche orali (con o senza supporti informatici) delle proprie proposizioni progettuali o teoriche; anche questa pratica è intesa come essenziale elemento di valutazione.
Capacità di apprendimento
e - Capacità di apprendimento (learning skills)
Il presente corso di laurea si attende che i propri laureati debbano aver sviluppato capacità di apprendimento ed abilità progettuali tali da permetter loro un costante aggiornamento e un reale progresso conoscitivo nell'esercizio di una professione che (oggi in particolare) è soggetta a un rapidissimo processo di modificazione strutturale.
La strategia didattica messa in atto per puntare a tale obiettivo si può riassumere in questo: il corso di laurea integra, in ogni caso (anche nelle attività formative dedicate agli aspetti normativi, tecnici, tecnologici e strumentali), gli aspetti e i momenti formativi con quelli informativi. In sintesi, e facendo riferimento a quanto è stato scritto per i precedenti descrittori, tale strategia vede come punti essenziali:
- l'interdisciplinarità, presente sia all'interno alle singole unità didattiche che nella complessiva articolazione del corso;
- l'interazione tra fasi operative e fasi di riflessione culturale;
- l'accentuazione della responsabilità autocritica nella pratica del progetto;
- l'aggiornamento prodotto dal (e cercato nel) confronto di diverse esperienze.
Il criterio essenziale per la valutazione del raggiungimento di questo obiettivo sta nello spazio che viene dato, istitutivamente, all'autonoma espressione e discussione delle proprie proposizioni, motivazioni e proposte progettuali, che (vedi il descrittore d) ha una così gran parte nello svolgimento e nell'esame dei corsi teorici e progettuali, nonché nello svolgimento e presentazione della tesi di laurea.
La prova finale consiste:
1) nella presentazione di un portfolio, illustrante il percorso, comprensivo della Laurea in Scienze dell'Architettura, degli studi e delle ricerche del laureando.
2) nella esposizione di un elaborato progettuale o di una tesi scritta originali.
3) nella discussione sostenuta con la commissione dal laureando su quanto ha presentato.
La tesi di laurea è un elaborato originale realizzato individualmente su temi scientifici e culturali concordati col relatore ed attinente, per contenuti e metodi, il corso di laurea magistrale.

Informazioni utili
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soddisfazione degli studenti