Architettura - Progettazione urbana

Il Corso di Laurea Magistrale biennale in Architettura - Progettazione Urbana individua il centro della ricerca progettuale non nella dimensione e neppure nella scala degli interventi, ma nella relazione. Nella relazione significa che si rivolge contemporaneamente a diverse dimensioni: verso la terra, il pianeta, verso le cose che mettiamo al mondo per abitare la terra, verso gli altri, perché non possiamo non abitare insieme e verso l'immagine del mondo che ci costruiamo. Nella relazione vuol dire far accordare questo insieme di legami come risultato equilibrato di fattori compositivi, urbanistici, funzionali, ambientali, sociali ed economici, con attenzione al rapporto con l'ambiente e il tessuto urbano preesistente sia moderno che antico.

I corsi che caratterizzano il percorso di laurea concorreranno ad interrogare la condizione urbana alla ricerca, critica, di una presunta “forma urbis” implicita che il progetto urbano ha il compito di far emergere. Al centro dell'indagine sono “i vuoti” non edificati, il suolo, l'acqua nel loro intreccio con l'estensione territoriale, le differenti densità dell'abitare, i segni della storia che si sono depositati nel tempo e le variazioni climatiche. Il corso assume la condizione della compresenza del vivente e del non vivente come unità naturale della condizione urbana e ristabilisce su questa base un diverso rapporto tra le 'cose' che affollano il mondo abitato e la definizione complessa e critica di paesaggio urbano.

La città è il territorio migliore per formare architetti consapevoli e capaci di partecipare ai processi di cambiamento del mondo contemporaneo contribuendo a innalzare il livello qualitativo dell'ambiente e del paesaggio urbano nel senso della sostenibilità ambientale/ecologica, della giustizia sociale, della vivibilità, accessibilità, fruibilità e qualità degli spazi urbani, attraverso la costruzione di una postura in cui il progetto è strumento per conoscere il problema che si pone dinanzi. Il progetto come attività di conoscenza, di scavo, di valutazione e ridefinizione del cambiamento. Nel percorso formativo ci saranno anche contributi che riguardano la comunicazione e gli strumenti di descrizione e rappresentazione digitale (come GIS e gestione dei big data, modellizzazione tridimensionale).


Il progetto didattico si fonda sulla interrogazione e indagine, attraverso l'uso di mappe, degli attuali processi estetici, sociali, politici, economici e amministrativi alla base dell'evoluzione dell'ambiente costruito e del suo contesto ambientale di inserimento. Temi e argomenti di studio sono quelli dell'architettura che concorrono alla costruzione del progetto urbano, come strumento per la realizzazione di azioni complesse e integrate con particolare riferimento alle recenti programmazioni nazionali ed europee. Una attenzione particolare è rivolta agli aspetti connessi al cambiamento climatico, per avere organismi urbani in grado di ridurre sempre più le emissioni climalteranti e di esprimere sempre maggiori proprietà di resilienza e adattamento, attraverso l'utilizzo di natur based solutions e l'apporto determinante dei servizi ecosistemici.

A conclusione di ciascun semestre, i singoli corsi partecipano a un momento di discussione e di confronto collettivo che servirà anche a fare da passaggio di testimone al semestre successivo. Alla fine di ogni anno e a conclusione del percorso dei due anni è previsto l'allestimento di una mostra dove i materiali esposti concorreranno a rispondere criticamente alla questione condivisa della “forma urbis” attuale di Roma. La mostra sarà realizzata con il coinvolgimento e la partecipazione diretta, anche nella fase di progettazione, degli studenti. Agli studenti sarà inoltre chiesto di proporre delle iniziative di lavoro e di confronto comune. Ogni anno, nel passaggio tra il primo e il secondo semestre, si organizzerà un viaggio studio/workshop internazionale ‘fuori Roma'. Il viaggio studio/workshop è un momento collegiale condiviso da studenti e docenti del corso di laurea e quelli dell'università e le istituzioni ospitanti.


Il Corso di Studio ogni anno programma il numero degli accessi e gli studenti che intendono iscriversi dovranno presentare domanda preliminare nei tempi stabiliti di anno in anno da un Decreto Rettorale.
Requisito curricolare inderogabile per l'accesso al corso di studi è l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura L-17.

L'organizzazione della didattica favorisce la mobilità degli studenti durante il corso di studi basandosi su un'offerta molto varia di accordi istituzionali con Università straniere (Europee ed Extraeuropee): più di 50 le sedi della rete europea aderenti al programma Erasmus e per le quali sono previste 26 borse e 30 gli accordi con Università Extraeuropee (Cile, Argentina, Brasile, Perù, USA, Cina). Gli ampi livelli di scambio internazionale sono anche agevolati da una ricca presenza di studenti stranieri che frequentano nel quadro del programma Erasmus.

Il Corso di Studi non prevede attualmente tirocini curriculari obbligatori tuttavia, nell'ambito dei crediti riservati alle Altre Attività Formative, è possibile svolgere tirocini professionali presso studi o istituzioni pubbliche e private, anche all'estero, per i quali il Dipartimento ha attivato numerose convenzioni anche in rapporto diretto con alcune realtà professionali di eccellenza per raccordare la formazione accademica con il mondo del lavoro.
I laureati possono accedere a programmi di formazione post-laurea (scuole di specializzazione, master di primo e secondo livello, dottorati di ricerca) e svolgere una vasta gamma di attività professionali sia in forma autonoma che in forma di collaborazione presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e di ingegneria operanti nei campi della progettazione architettonica e urbana, industrie di settore e imprese di costruzione. Per l'accesso alla professione, superato l'esame di stato, i laureati potranno iscriversi a uno degli ordini nazionali nella Sezione A-Settore Architettura dell'albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
I laureati in questo corso possono inoltre esercitare la loro attività e stabilire la loro sede professionale in uno degli stati aderenti all'Unione Europea.
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OBIETTIVI
OBIETTIVI
L’Architetto
I laureati, superato l'esame di stato per l'accesso, potranno iscriversi a uno degli ordini nazionali nella Sezione A- Settore Architettura dell'albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Il corso è accreditato presso la Commissione Europea, e permette
ai laureati di esercitare la loro attività e stabilire la loro sede professionale in uno degli stati
aderenti all'Unione Europea (DIRETTIVA 2005/36/CE – Allegato V).
Gli architetti trovano impiego non solo nel campo dell'edilizia, ma anche in settori più o meno affini all'architettura, e possono svolgere una vasta gamma di attività professionali sia in forma autonome che in forma di collaborazione presso enti istituzionali, aziende pubbliche e private, studi professionali, società di promozione e di ingegneria operanti nei campi della progettazione architettonica e urbana, industrie di settore e imprese di costruzione.(vedi il DPR 328/2001 sulla riforma delle professioni)

L'architetto è la figura professionale massimamente esperta nella progettazione architettonica e urbana a qualsiasi scala, nel restauro dei monumenti, dell'urbanistica, nella progettazione del paesaggio, nell'allestimento, nell'estimo immobiliare e nel disegno. È storicamente tra gli attori principali della trasformazione dell'ambiente costruito.

Il curriculum del corso di laurea, senza trascurare nessuno degli aspetti citati, pone un particolare accento sul campo del progetto urbano.


Attività professionale autonoma
Collaborazione con/inquadramento in enti e istituzioni, studi professionali, aziende, società di
progettazione, imprese di costruzione.


Nell'ambito di una piena, articolata e consapevole formazione dell'architetto europeo, obiettivo comune di tutti i corsi di laurea magistrali della facoltà, il Corso di Laurea magistrale in Architettura - Progettazione Urbana individua il centro della ricerca progettuale non nel singolo edificio, ma in un insieme urbano più ampio, come risultato equilibrato di fattori compositivi, urbanistici, funzionali, ambientali, sociali ed economici, con attenzione al rapporto con l'ambiente e il tessuto urbano preesistente sia moderno che antico.
L'obiettivo è formare professionisti consapevoli e capaci di partecipare efficacemente ai processi di trasformazione della città contemporanea, contribuendo a innalzare il livello qualitativo dell'ambiente urbano – nel senso della sostenibilità ambientale/ecologica, della vivibilità, accessibilità, fruibilità e qualità intrinseca degli spazi urbani – attraverso l'utilizzazione di specifiche tecniche di progettazione, valutazione e comunicazione.
Il progetto didattico si fonda sulla conoscenza delle radici storiche e degli attuali processi sociali, politici, economici e amministrativi che sono alla base dell'evoluzione dell'ambiente costruito. Temi e argomenti di studio sono fondamentalmente quelli che concorrono alla costruzione del progetto urbano, inteso come strumento per la messa in atto e realizzazione di azioni complesse e integrate di trasformazione urbana (iniziative, programmi, progetti) riguardo i soggetti, le funzioni, la tipologia degli interventi, la gestione delle risorse, le procedure amministrative, etc. Ciò consente di raggiungere una preparazione culturale e professionale adeguata ad analizzare e comprendere criticamente il contesto ambientale e sociale entro cui si collocano tali trasformazioni, nonché a progettare e valutare gli interventi necessari ad attuarle in concreto, con specifico riguardo alle forme fisiche di organizzazione e alle modalità d'uso dello spazio urbano, e in particolare degli spazi pubblici e d'uso collettivo. Attraverso l'utilizzazione dei metodi e delle tecniche di più recente definizione, lo studente è indirizzato ad affrontare i temi della ristrutturazione, riqualificazione e riorganizzazione della città e del territorio, con particolare attenzione al contesto spaziale e morfologico, e alle ricadute ambientali e sociali delle trasformazioni indotte.

La struttura del percorso formativo delle tre lauree magistrali è volutamente organizzata in modo analogo ed è articolata in semestri tematici, caratterizzati da laboratori applicativi spiccatamente interdisciplinari. I contenuti, invece, sono differenziati in relazione agli obiettivi formativi specifici dei singoli corsi.
In particolare, il Corso di Laurea magistrale in Architettura-Progettazione Urbana prevede una sequenza che porta dagli aspetti analitici legati alla lettura della città esistente affrontati nel primo semestre, a quelli della progettazione urbana affrontati dai laboratori del secondo e terzo semestre. Il quarto semestre è occupato prevalentemente dall'elaborazione della tesi di laurea, che può avvenire autonomamente con un relatore a scelta del laureando, oppure all'interno di un laboratorio di tesi tra quelli di anno in anno istituiti dal Dipartimento, volti a completare l'iter didattico con un contributo specialistico.


Ai sensi della normativa vigente, per essere ammessi ad un corso di laurea magistrale LM-4,
- occorre essere in possesso di una laurea o di un diploma universitario di durata triennale (DM 270/04, art. 6),
- è requisito curricolare inderogabile l'adempimento delle attività formative indispensabili riportate nella tabella relativa alla laurea in Scienze dell'Architettura L-17 (108 CFU vedi ordinamento classe L-17 DM 16 marzo 2007),
- aver superato i test d'ammissione obbligatori per l'iscrizione ad un corso di laurea e/o di laurea magistrale a ciclo unico, con la esplicita finalizzazione diretta 'alla formazione di architetto', come regolato a livello nazionale ogni anno dal Ministero che determina a livello nazionale, con proprio decreto, il numero di posti per le immatricolazioni degli studenti per tali corsi di studio.

Non vengono considerate ai fini della valutazione dei requisiti le attività didattiche acquisite con attività extra-curriculari, post-lauream o corsi singoli.
a - Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
La struttura didattica del corso di laurea magistrale è organizzata specificamente per ottenere che i laureati acquisiscano:
a1 - conoscenze e capacità di comprensione relativamente ai vari ambiti disciplinari proposti, compresi quelli del primo ciclo di studi, alla loro consequenzialità logica e strutturale ed alle loro mutue relazioni;
a2 - conoscenze e capacità di comprensione dei processi tipicamente induttivi e complessi propri dell'attività progettuale in generale;
a3 - conoscenze, padronanza e capacità di comprensione delle strumentazioni tecniche, dei linguaggi specifici, dei metodi, delle abilità connesse alla produzione progettuale dell'architettura;
a4 - capacità di estendere le proprie conoscenze e capacità di comprensione, giungendo all'elaborazione e sviluppo di idee, linee di ricerca e proposte originali nel campo delle tematiche attinenti l'architettura nella definizione e nell'accompagnamento dei cambiamenti urbani.
L'obiettivo a1 è perseguito innanzi tutto con la programmazione ordinata e sequenziale delle attività didattiche e con la loro ragionata alternanza tra approfondimenti teorico-critici e fasi applicative (i corsi di laurea nel campo dell'architettura si distinguono per la loro struttura ordinata e per la compresenza del "fare" col "saper fare" e col "conoscere"). Inoltre la maggior parte delle attività formative presenta una struttura sostanzialmente interdisciplinare, dove più moduli settoriali concorrono a costituire veri e propri "corsi integrati". Una specifica attenzione viene posta alla verifica delle competenze acquisite in precedenti percorsi di studi, al fine di garantire attraverso specifici momenti di recupero di eventuali debiti formativi, organizzati dai docenti del primo anno, che il set di competenze presenti sia coerente agli obiettivi formativi del corso.
Gli obiettivi a2 a3 a4 sono perseguiti soprattutto nei "laboratori": strutture didattiche di carattere applicativo e progettuale, riferite a ss.dd. centrali della cultura e della prassi progettuale (icar/08, icar/09, icar/12, icar/14, icar/15, icar/19, icar/21), caratterizzate da un'elevata interdisciplinarità, anche in coordinamento con altri corsi. I laboratori, più in particolare, hanno un rigoroso obbligo alla frequenza, un numero ridotto di studenti ammessi (max 50 per laboratorio) e infine godono di un'elevata dotazione di spazi, strumentazioni e supporti didattici (tutors). Fondamentale è il fatto che essi siano mirati non solo a proporre esperienze di carattere tecnico applicativo nel campo progettuale, ma a verificarle, in costante contraddittorio critico, sul piano delle conoscenze (generali e specifiche), dei metodi (tradizionali ed innovativi) e della responsabilità sociale ed ambientale.
L'obiettivo a4, che è in generale promosso dalla stessa natura conoscitiva del progetto (uno spazio di ricerca che non è solamente deduttivo, ma che implica una personale e rischiosa ricerca del nuovo), viene perseguito anche dall'articolazione dei laboratori nei semestri, che, pur restando attentamente guidati dai docenti, lasciano progressivamente più spazio alla definizione personale e autonoma delle linee di ricerca; questo vale in particolare nel percorso di formazione della prova finale, e all'interno dei Laboratori di tesi di laurea.
Le modalità di verifica del raggiungimento di questi obiettivi, oltre agli esami tradizionali, presenti in numero ridotto, prevedono vari strumenti intermedi (prove applicative, produzione di elaborati teorici o tecnici, ecc.), programmati liberamente e non burocraticamente durante i semestri, senza che essi si costituiscano come frazioni di esame o diano luogo ad alterazioni o interruzioni del normale ciclo di apprendimento. In particolare i laboratori vedono nella stessa costante critica dell'evoluzione dei progetti prodotti dagli studenti una sostanziale verifica in itinere, che di fatto conferisce all'esame finale un carattere quasi secondario.
Gli studenti in architettura degli ultimi anni da sempre hanno la consuetudine di svolgere tirocini, o almeno alcune attività di collaborazione, presso studi professionali esterni, anche al fine di un miglior processo di inserimento nel mondo del lavoro. Tale consuetudine genera a volte la necessità di interventi di adattamento dei percorsi formativi e di personalizzazione in relazione alle attività extracurriculari; la docenza, in particolare degli insegnamenti degli ultimi due semestri, ha cura di svolgere tali incombenze, anche in complementarietà alla funzione istituzionale del tutor che in un campo di studi con un elevato livello di saperi applicativi risulta a volte un po' astratta. Su questo aspetto è in corso una riflessione a livello dipartimentale. b - Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati devono essere capaci di:
b1 - applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto di architettura (in senso ampio, cioè nel progetto del nuovo, nel restauro, nel progetto urbano), affrontandone l'intrinseca complessità e la specifica processualità;
b2 - applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo della cultura architettonica e urbana, nel risolvere o istruire problemi e tematiche complesse, anche interdisciplinari.
Premesso che l'applicazione delle abilità e delle conoscenze è implicita nella frequentazione di un corso di laurea magistrale che ha il progetto come obiettivo istitutivo, va detto che la duplice natura di questo descrittore ha un preciso riscontro nel ruolo che un architetto maturo e consapevole dovrebbe poter svolgere nella società contemporanea: quello di un professionista dotato di capacità operative efficaci ed elastiche e insieme di capacità critiche e conoscitive.
Facendo riferimento al testo che illustra il precedente descrittore, dove è illustrata la struttura didattica formativa connessa a questo obiettivo, va precisato che il tema dell'applicazione delle conoscenze ed abilità è sviluppato, in questo corso di laurea, attraverso una particolare attenzione alla concretezza ed attualità delle proposizioni didattiche. In particolare:
- i temi applicativi dei laboratori progettuali si riferiscono a casi e problemi reali, spesso particolarmente urgenti, presenti nella città contemporanea, sviluppati secondo un'ordinata e crescente difficoltà e complessità di soluzione.
- i soggetti delle ricerche e degli studi proposti dai corsi si riferiscono a questioni culturali (metodologiche, analitiche, critiche) vive ed aperte nel tessuto della società contemporanea.
- i temi di studio proposti da laboratori e corsi propongono una particolare attenzione a tutti gli aggiornamenti strumentali, conoscitivi e di ricerca, che la realtà nazionale e soprattutto internazionale propone, in particolare a seguito delle imponenti trasformazioni dei cicli di vita urbani apertesi con la crisi del Covid-19.
Si noti come questa scelta verso la concretezza e l'attualità comporti una facilitazione nella verifica dei risultati didattici, la cui maggiore o minore credibilità ed efficacia risalta proprio nel confronto con l'evidenza sociale dei problemi attuali.
Va aggiunto, sempre in tema di applicazione delle conoscenze, che il presente corso di laurea magistrale non propone una qualche specializzazione ma nel legare attività di ricerca e didattica con riferimento in particolare alla città, prepara architetti che possono lavorare in settori confinanti a quelli tradizionalmente propri solo dell'architettura dell'edificio. L'urbanistica, la progettazione integrata, il mercato immobiliare, il real state ma anche l'innovazione sociale l'arte civica.
Autonomia di giudizio
c - Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono essere capaci di:
c1 - utilizzare le loro conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, integrandole con la comprensione della complessità e contraddittorietà del reale e con la consapevolezza delle responsabilità sociali ed etiche che questo esercizio comporta;
c2 - maturare una propria autonomia di giudizio nell'esercizio delle proprie conoscenze, capacità di comprensione ed abilità nel campo del progetto e della cultura architettonica, evitandone ogni applicazione meramente meccanica, ripetitiva o tecnicistica.
Il raggiungimento di una libera e consapevole autonomia di giudizio è un obiettivo centrale per un corso di laurea al cui centro sta il progetto architettonico (edilizio, urbano o di restauro che sia), attività che chiede appunto l'esercizio di responsabili, complesse, e spesso molto difficili scelte individuali (non per caso il progetto è fra le attività a cui viene attribuito un potenziale rischio sociale), ed è un obiettivo - infine - che può essere perseguito soltanto attraverso un complesso sistema di procedimenti maieutici: cioè attraverso strategie interdisciplinari, confronto fra opinioni, pratiche di discussione e comunicazione, piuttosto che attraverso l'insegnamento di singole discipline.
Per questo, innanzi tutto, il presente corso di laurea magistrale è fortemente strutturato per far interagire l'attività progettuale sia con discipline miranti a un costante aggiornamento metodologico, conoscitivo, scientifico e sociologico, sia anche con discipline che promuovano un arco di riflessioni più generalmente culturale e umanistico: qui vale in particolare il ruolo delle discipline storiche (o storico-critiche), che soprattutto nei corsi di laurea magistrali assumono un carattere eminentemente formativo piuttosto che informativo.
Poi ancora concorrono a questo obiettivo ed implicitamente alla sua valutazione (o, meglio, autovalutazione):
- la pratica di discussioni collettive dei risultati progettuali, applicata in tutti i laboratori;
- la pratica dell'esposizione finale dei progetti in mostre pubbliche;
- la pubblicità della discussione delle tesi di laurea e l'esposizione pubblica dei loro elaborati;
- la pubblicità dei vari prodotti (progettuali e no) del corso di laurea, ottenuta attraverso il sito di facoltà e varie pubblicazioni dedicate;
- l'uso di strumenti in rete per la comunicazione e la discussione dei lavori progettuali in itinere.
- la frequente programmazione di conferenze e 'lectures' di docenti, critici e professionisti di valore nazionale ed internazionale;
- l'interazione e lo scambio di esperienze fra più corsi (di laurea, magistrali, di perfezionamento, master) nella stessa facoltà;
- gli scambi Erasmus, i viaggi di studio, ecc.;
- lo sviluppo e l'incentivo di sistemi di valutazione dei corsi e di iniziative di discussione da parte degli studenti.
Abilità comunicative
d - Abilità comunicative (communication skills)
Il presente corso di laurea si attende che i propri laureati debbano saper comunicare a interlocutori specialisti e non specialisti in modo chiaro e privo di ambiguità (sia sul piano verbale e letterario, che su quello tecnico: cioè attraverso tutti gli strumenti grafici, informatici e mediatici propri della cultura architettonica contemporanea) le loro idee, le loro ragioni, i loro progetti e ricerche.
A quest'obiettivo, sul versante della comunicazione tecnica, sono dedicati alcuni corsi e/o moduli, specialmente rivolti a fornire strumenti ed aggiornamenti sul piano del disegno, della rappresentazione e del rilievo (con modalità sia tradizionali che informatiche). Queste attività didattiche, che procedono alla valutazione dei risultati con le modalità descritte più sopra, sono supportate da vari laboratori applicativi attivati dalla Facoltà: si tratta in particolare di un laboratorio informatico, dotato di software ed hardware adeguati e di un laboratorio modelli (ad ambedue i laboratori applicativi sono connessi corsi opzionali per l'addestramento e l'aggiornamento strumentale).
Sul versante della comunicazione scritta e verbale, il corso di laurea si affida:
- alla richiesta, avanzata da quasi tutti i corsi teorici e nei laboratori, di presentazioni scritte (tesine, ricerche, curricula ragionati e critici delle proprie attività, ecc.), intese come elementi essenziali per la valutazione dei risultati specifici e delle abilità comunicative;
- all'utilizzazione generalizzata, sia nella sede dei laboratori progettuali (in itinere ed all'esame), che in sede di laurea, di articolate e complete presentazioni pubbliche orali (con o senza supporti informatici) delle proprie proposizioni progettuali o teoriche; anche questa pratica è intesa come essenziale elemento di valutazione.
Capacità di apprendimento
e - Capacità di apprendimento (learning skills)
Il presente corso di laurea si attende che i propri laureati debbano aver sviluppato capacità di apprendimento ed abilità progettuali tali da permetter loro un costante aggiornamento e un reale progresso conoscitivo nell'esercizio di una professione che (oggi in particolare) è soggetta a un rapidissimo processo di modificazione strutturale.
La strategia didattica messa in atto per puntare a tale obiettivo si può riassumere in questo: il corso di laurea integra, in ogni caso (anche nelle attività formative dedicate agli aspetti normativi, tecnici, tecnologici e strumentali), gli aspetti e i momenti formativi con quelli informativi. In sintesi, e facendo riferimento a quanto è stato scritto per i precedenti descrittori, tale strategia vede come punti essenziali:
- l'interdisciplinarità, presente sia all'interno alle singole unità didattiche che nella complessiva articolazione del corso;
- l'interazione tra fasi operative e fasi di riflessione culturale;
- l'accentuazione della responsabilità autocritica nella pratica del progetto;
- l'aggiornamento prodotto dal (e cercato nel) confronto di diverse esperienze.
Il criterio essenziale per la valutazione del raggiungimento di questo obiettivo sta nello spazio che viene dato, istitutivamente, all'autonoma espressione e discussione delle proprie proposizioni, motivazioni e proposte progettuali, che (vedi il descrittore d) ha una così gran parte nello svolgimento e nell'esame dei corsi teorici e progettuali, nonché nello svolgimento e presentazione della tesi di laurea.
La prova finale consiste:
1) nella presentazione di un portfolio, illustrante il percorso, comprensivo della Laurea in Scienze dell'Architettura, degli studi e delle ricerche del laureando.
2) nella esposizione di un elaborato progettuale o di una tesi scritta originali.
3) nella discussione sostenuta con la commissione dal laureando su quanto ha presentato.
La tesi di laurea è un elaborato originale realizzato individualmente su temi scientifici e culturali concordati col relatore ed attinente, per contenuti e metodi, il corso di laurea magistrale.

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soddisfazione degli studenti