21002000-3 - PAESAGGIO

La seconda parte del corso è dedicata all'architettura degli spazi aperti, nell'evoluzione storica e nell'attualità, e offre un quadro di conoscenze afferenti discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e con il progetto urbano. Obiettivi principali sono trasmettere la consapevolezza della complessità e ricchezza di relazioni che sussistono tra la forma del paesaggio e le ragioni tecniche, funzionali ed espressive che lo determinano nel tempo.

Canali

scheda docente | materiale didattico

Programma

ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO.
In collaborazione con le attività didattiche delle componenti storico cartografica e urbanistica di TAP, la componente "Paesaggio" introduce gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi. Offre un quadro di conoscenze strumentali al progetto degli spazi aperti, tra discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e il progetto urbano. Obiettivo principale è trasmettere la capacità di comprendere e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti dell’habitat (competenza di ascolto e di sguardo) e ai diversi temi di progetto (competenza di intervento e trasformazione).

La didattica si svolge attraverso lezioni di progettazione, volte a far comprendere il legame di reciproca necessità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti, che dovrebbero sempre convergere in un progetto autenticamente integrato, e verificano come il progetto urbano trovi nello spazio aperto una delle sue matrici essenziali.
La prima parte affronta la sintassi del progetto, quindi quali ne siano le principali regole compositive che, nel tempo, hanno regolato e oggi regolano la costruzione dell'architettura degli spazi aperti, con riferimento a:
- il giardino, nei due filoni dello "spazio prospettico" e "spazio per frammenti";
- il paesaggio agrario, definito nelle sue strutture orizzontali e verticali;
- la città, e il ruolo strutturale che gli spazi aperti vi rivestono a partire dalla rivoluzione urbana europea del 1600.
La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi del progetto del paesaggio: la definizione e costruzione del limite; la modellazione e la scrittura del suolo; l'architettura della vegetazione; l'acqua come architettura e come misura del tempo.




Testi Adottati

-Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008).
-Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005).
-Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007).
-Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011).
-FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013.
-Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991).
-Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009).
-Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005).
-Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione).
-Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006).
-Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013).


Bibliografia Di Riferimento

SUL PAESAGGIO - L. Benevolo, I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari, 1994. - I. Calvino, Palomar, Mondadori, Milano, 1994 - E. Galeano, Il libro degli abbracci, Bompiani, Milano, 2000. - P. Laureano, Atlante d'acqua. Conoscenze tradizionali per la lotta alla desertificazione, Bollati Boringhieri, Torino, 2001. - R. Priore, Convenzione Europea del Paesaggio. Il testo tradotto e commentato, Centro Stampa d’Ateneo, Reggio Calabria, 2006. - A. Roger, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio Editore, Palermo, 2009. - M. Terzaghi, Ufficio proiezioni luminose, Quodlibet, Macerata, 2013. SU ROMA - L. Benevolo, Roma dal 1870 al 1990, Edizioni Laterza, 1992. - V. Calzolari, Storia e natura come sistema. Un progetto per il territorio libero dell'area romana, Argos, 1999. - G. Caniggia, G. L. Maffei, Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, 1979 - A. M. Damigella e N. Cardano, La campagna romana de «I XXV», De Luca Editori, 2005. - F. Farinelli, I segni del mondo, Firenze 1992. - R. Funiciello,‎ G. Giordano e A. Praturlon,‎ La geologia di Roma dal centro storico alla periferia, Ist. Poligrafico dello Stato, 2008. - G. Longobardi, G. Piccinato, V. Quilici, Campagne romane, Alinea, 2009. - D. Pasquinelli D'Allegra, La forma di Roma. Un paesaggio urbano tra storia, immagini e letteratura, Carocci, 2006. - D. Pasquinelli D'Allegra, Roma. Il senso del luogo, Carocci, 2015. - L. Quaroni, Immagine di Roma, Laterza, 1969. - G. Strappa, Studi sulla periferia est di Roma, Franco Angeli, 2012. SU STORIA DEL GIARDINO - M. Aprile, Dal giardino al paesaggio, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - F. Cellini e V. Sabella, Sull'arte dei Giardini, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - P. Grimal, L'Art des jardins, PUF Que sais-je ?, Parigi 1974. Trad. it. M. Magi (a cura), L'arte dei giardini. Una breve storia, Donzelli, 2000 - M. Mosser e G.Teyssot (a cura) L'architettura dei giardini d'Occidente. Dal Rinascimento al Novecento, Electa, Milano, 1990 - F. Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all'epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, 2005 - V. Vercelloni, Atlante storico dell'Idea del Giardino Europeo, Jaka Book, Milano, 1990 SU PAESAGGIO, GIARDINO E CITTÀ - M. Aprile, Dal giardino al paesaggio, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma, 2005 - G.Cerami, Il giardino e la città. Il progetto del parco urbano in Europa, Laterza, Bari, 1996 - F. Panzini, Per i piaceri del popolo. L'evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Zanichelli, Bologna, 1993 SU PAESAGGIO AGRARIO - L. Benevolo, I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari, 1994 - D. Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper vedere il paesaggio, Città Studi, Milano 2009 - A. Saltini e M. Sframeli L'agricoltura e il paesaggio italiano nella pittura dal Trecento all'Ottocento, Octavo, Firenze 1995 - E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Bari 1961 SUL LIMITE - L. Benevolo, I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari, 1994. - M. Corajoud, Esplorare i limiti, oltrepassarli, in Franco Zagari, Questo è paesaggio. 48 definizioni, Mancosu Editore, Roma, 2006. - S. Crotti, Figure architettoniche: soglia, Unicoepli, 2008. - G. Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 2008. - A. Valentini, Progettare paesaggi di limiti, Firenze University Press, 2005. - P. Zanini, Significati del confine, Bruno Mondadori, Milano, 2000. SUL SUOLO - L. Coccia, L’architettura del suolo, Alinea, Firenze, 2006 - R. Krauss, “Sculpture in the expanded field”, October n 8, Cambridge, Spring, 1979, pg. 38-41 - P. Petschek, Grading for Landscape Architects and Architects, Birkhauser, Basilea, 2008 - I. Ruby, A.Ruby, Groundscapes. The rediscovery of the ground in contemporary architecture, Gustavo Gili, Barcellona, 2007 - F. Zanni, Abitare la piega. Piegare incidere stratificare, Maggioli Editore, 2010 SULL'ACQUA - A. Bahamon, Landscape Architecture: Water Features, Loft Publication, Barcelona, 2006. - F. Di Carlo, «L’acqua e il giardino», in Manuale di progettazione. Giardini, Mancosu, Roma, 2009. - P. Laureano, Atlante d’acqua, Bollati Boringhieri, Torino, 2001. - P. Maresca, a cura di, Il giardino e l’acqua, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2006. - M. Symmes (a cura di), Fontane. Giochi d’acqua e spettacolo. Acqua e progetto dal Rinascimento ad oggi, Edizioni Dedalo, Roma, 1998. SULLA VEGETAZIONE - G. Eckbo, Landscape for living, Architectural Records, 1950 (2009) - O. Filippi, Alternatives au gazon, Actes Sud, Parigi, 2011 - C. Leonardi e F. Stagi, Architettura degli alberi, Edizioni Mazzotta, Milano, 1998 - B Munari, Disegnare un albero, Corraini, Mantova, 2005 (prima edizione 1978) - D. Pandakovic, Architettura del paesaggio vegetale, Unicopli, Milano, 2000 - F. Panzini, Prati urbani. I prati collettivi nel paesaggio della città, Antiga Edizioni, Treviso, 2018 - M. Sgandurra, “Principi di planting”, in F. Zagari, Manuale di progettazione. Giardini, Mancosu, Roma, 2009 - J. Simon, L’arte di conoscere gli alberi, Edizioni Mursia, Milano, 1966

Modalità Erogazione

Il corso ha un carattere prevalentemente teorico, ogni settimana sono impartite lezioni monografiche secondo il programma dell'insegnamento. Le lezioni sono affiancate da esercitazioni, di lettura, interpretazione e progettazione del paesaggio, in stretta relazione con gli argomenti delle lezioni. Si tratta di esercitazioni di rapida e semplice esecuzione, ognuna delle quali ha una durata di circa tre settimane, a partire dall'avvio e sino alla consegna. Le esercitazioni sono svolte in gruppo e si concludono con presentazioni aperte al pubblico. L'esame consiste in un dialogo sugli argomenti del corso, attraverso lo strumento del "Domino del Paesaggio", mirato a verificare non solo l'acquisizione delle nozioni trasmesse, ma anche l'acquisita maturità critica nel costruire relazioni di senso tra autori, luoghi e progetti. L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti affrontati nell’ambito delle lezioni e delle conferenze. Il colloquio, pur essendo la prova e la valutazione individuali per ogni studente, assumerà la forma di una partita collettiva a domino, con tessere di gioco preparate e fornite dai docenti, che riprendono gli argomenti trattati nel corso. A seguito di ogni lezione, i docenti forniscono un certo numero di tessere inerenti i temi affrontati: al termine del corso, gli studenti avranno ricevuto circa 100 tessere. Se nel domino tradizionale le tessere riportano una numerazione da 0 a 6, nel domino del paesaggio le tessere riportano parole o immagini riconducibili a cinque categorie: 1. Opere e progetti (O); 2. Libri (L); 3. Voci verbali (V); 4. Autori (A); 5. Spazi (S). Il giorno dell’esame, ogni studente dovrà stampare e portare con sé 4 tessere che avrà scelto tra tutte quelle fornite durante il corso, di cui una dovrà necessariamente riferirsi agli argomenti delle conferenze. Ad esse, se ne aggiungerà 1 pescata dal mazzo di tutte le tessere. Ogni studente avrà dunque a disposizione 5 tessere. Il primo giocatore è il docente e inizia a disporre la prima tessera, poi il turno passa man mano agli altri giocatori. Ogni studente potrà accostare una sua tessera a una delle due posate subito prima del proprio turno dagli altri giocatori, sulla scorta di affinità o di differenza tra i temi coinvolti, argomentando la propria giocata con competenza e in maniera circostanziata. Il gioco/colloquio ha un duplice scopo: verificare la conoscenza e la padronanza degli argomenti affrontati durante le lezioni teoriche; stimolare un ragionamento relazionale e condiviso sui temi del corso.

Modalità Frequenza

Il corso è a frequenza obbligatoria e sarà necessario aver seguito almeno il 75% delle attività in aula per poter accedere alla prova di esame.

Modalità Valutazione

Oggetto di valutazione finale complessiva è l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina emersa dal colloquio finale, basato sulla capacità di rielaborazione critica dei contenuti delle lezioni e dei testi indicati durante il corso. Concorrono altresì alla valutazione finale, con pari importanza, i risultati conseguiti nelle esercitazioni e la frequenza attiva alle attività didattiche, compresa la partecipazione ai dibattiti e ai confronti in aula durante le lezioni e le conferenze. L’esame si svolge mediante colloquio a distanza, su piattaforma telematica istituzionale (MSTeams). Il colloquio sarà congiunto per tutti gli insegnamenti del corso integrato e per l’insegnamento di Urbanistica prevede anche la discussione degli elaborati dell’esercitazione condotta nel primo semestre. Gli studenti che hanno sostenuto in febbraio l’esonero dell’insegnamento di Urbanistica, sono tenuti a svolgere il colloquio solo per gli argomenti dell’insegnamento Paesaggio.

scheda docente | materiale didattico

Programma

L’insegnamento di Paesaggio, nell’ambito del corso integrato annuale di Territorio, ambiente e paesaggio, dedicato all’approfondimento delle conoscenze paesaggistiche alle scale territoriali e del progetto di aree verdi.
Il corso affronta principalmente in termini teorici i temi legati alla storia e cultura del giardino, del paesaggio urbano e agrario, delle infrastrutture e delle aree aperte in città. Particolare riguardo è attribuito a tematiche quali l’identità del paesaggio urbano e periurbano, la riqualificazione urbana, la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale, il ruolo delle componenti verdi e dell’acqua, la sostenibilità nelle regioni mediterranee, le infrastrutture verdi, la gestione del verde, la dialettica pubblico-privato.
L’obiettivo del corso, in sinergia con gli altri moduli, è trasmettere un quadro conoscitivo e mezzi di analisi atti a sviluppare capacità di analisi paesaggistica e di progettazione sostenibile per la nuova realizzazione e/o riqualificazione di aree verdi e spazi aperti per la socialità.
L’attività didattica si svolgerà attraverso lezioni, esercitazioni, visite, revisioni, presentazioni, incoraggiando la partecipazione attiva degli studenti e la loro interazione.
Nelle lezioni dedicate alla storia e teorie del giardino e del paesaggio, saranno trattati i principali movimenti e protagonisti internazionali; saranno analizzati e comparati i contenuti teorici ed opere scelte come casi-studio. Tali lezioni saranno integrate da altre volte ad analizzare specifici aspetti della progettazione delle aree verdi, con riguardo verso la rappresentazione, le tecniche realizzative, principi di pedologia, climatologia, botanica e orticoltura.
I temi scelti per le parti applicative del programma permetteranno di relazionare i contenuti teorici con la pratica progettuale, nell’ottica di contribuire alla formazione poliedrica che caratterizza la figura dell’architetto.



Testi Adottati

- AGOSTONI, F. & C.M. MARINONI (1987), Manuale di progettazione di spazi verdi, Zanichelli
- PANZINI, F. (2005), Progettare la natura, Zanichelli


Bibliografia Di Riferimento

- AGOSTONI, F. & C.M. MARINONI (1987), Manuale di progettazione di spazi verdi, Zanichelli - BIANCO, G. [a cura di] (2008), Marmi e Pietre, Mancosu - BRUSCHI, S. & M. DI GIOVINE (1998), Il verde pubblico, NIS - CANIGGIA, G. e G.L. MAFFEI (1979), Lettura dell’edilizia di base, Venezia, Marsilio - GILDEMEISTER, H. (2000), Giardinaggio Mediterraneo, Calderini Edagricole - LITTLEWOOD, M. (1986), Landscape Detailing, The Architectural Press - McHARG, I.L. (1989), Progettare con la natura, Franco Muzzio Editore - NORBERG-SCHULZ, C. (1979), Genius Loci, Electa - PANZINI, F. (1993), Per i piaceri del popolo, Zanichelli - PANZINI, F. (2005), Progettare la natura, Zanichelli - PELLEGRINI, P.C. (2005), Piazze e spazi pubblici, Motta - PICCAROLO, P. & G. SALA (1995), Spazi verdi pubblici e privati, Hoepli - SAUNDERS, W.S. [ed. by] (2008), Nature, Landscape, and Building for Sustainability, University of Minnesota Press - SERENI, E., (2014, 18° edizione), Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza - ZAGARI, F., (2006), Questo è paesaggio – 48 definizioni, Mancosu - ZAGARI, F. [a cura di] (2009), Manuale di progettazione Giardini, Mancosu - ZOPPI, M. et al. (1989), Progettare con il verde 2. Vuoti urbani, Alinea

Modalità Erogazione

Il corso di Paesaggio prevede lezioni settimanali di carattere teorico sui temi di programma, esercitazioni in aula e/o dal vero di lettura e analisi con brevi temi progettuali da sviluppare e da perfezionare in preparazione dell’esame finale. Le esercitazioni e i temi dovranno essere raccolti dagli studenti e mostrare il proprio percorso di maturazione ed approfondimento.

Modalità Frequenza

Il corso è a frequenza obbligatoria e sarà necessario aver seguito almeno il 75% delle attività in aula per poter accedere alla prova di esame.

Modalità Valutazione

La valutazione, di tipo multicriteriale, terrà conto della partecipazione attiva al corso, dei risultati delle esercitazioni in itinere presentate in sede di esame e dell’esito del colloquio orale finale quale momento d verifica dell’apprendimento dei contenuti teorici illustrati durante le lezioni. L’esame finale – che si svolgerà in uno con le discipline urbanistiche - consiste in un colloquio volto ad accertare il grado di conoscenza sui temi teorici trattati e l’illustrazione dei temi applicativi elaborati in sede di esercitazioni. Data la natura pluridisciplinare del corso T.A.P., il candidato dovrà anche mostrare di saper relazionare i contenuti trattati integrando gli apporti dei singoli moduli in sede di esposizione.