L’obiettivo del corso è quello di far comprendere il ruolo fondamentale dell’attività di rilevamento nella conoscenza di un qualsiasi manufatto architettonico. Il rilevamento è lo strumento in grado di sostanziare i dati emersi dalle ricerche su fonti storiche, letterarie ed epigrafiche indispensabili per un approccio globale allo studio degli organismi edilizi e che, allo stesso tempo, rappresentano una preziosa fonte di suggerimenti e spunti di indagine.
Canali
scheda docente
materiale didattico
Particolare attenzione verrà posta sulle indagini preliminari: dall’analisi storica e documentaria, alle ricerche mirate a conoscere sia la materialità dell’edificio, sia i fattori di degrado. Ma verranno altresì affrontati i temi relativi alle scelte inerenti alla conservazione della materia, al ripristino, alla reintegrazione dell’immagine, all’uso di materiali e tecniche compatibili: tutte operazioni guidate da una regia progettuale che non esclude l’addizione contemporanea, intesa come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire.
G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996.
M. M. Segarra Lagunes, Restauración. Método y proyectos, Editorial técnica Avicam, Granada 2018.
Programma
Il corso intende offrire agli studenti un percorso metodologico per affrontare, con piena consapevolezza, il restauro di edifici dotati di valore storico-architettonico o archeologico. Ciò sarà fatto attraverso esercitazioni singole o di gruppo compiute su edifici pluristratificati risalenti a diversi periodi storici (dall’epoca romana, fino a edifici del XX secolo).Particolare attenzione verrà posta sulle indagini preliminari: dall’analisi storica e documentaria, alle ricerche mirate a conoscere sia la materialità dell’edificio, sia i fattori di degrado. Ma verranno altresì affrontati i temi relativi alle scelte inerenti alla conservazione della materia, al ripristino, alla reintegrazione dell’immagine, all’uso di materiali e tecniche compatibili: tutte operazioni guidate da una regia progettuale che non esclude l’addizione contemporanea, intesa come parte di un processo storico non concluso ma, al contrario, in continuo divenire.
Testi Adottati
C. Ceschi, Teoria e Storia del restauro, Bulzoni, Roma 1970.G. Carbonara, Trattato di restauro architettonico, Utet, Torino 1996.
M. M. Segarra Lagunes, Restauración. Método y proyectos, Editorial técnica Avicam, Granada 2018.
Bibliografia Di Riferimento
M. M. Segarra Lagunes (a cura di), Manutenzione e recupero nella città storica, Atti dei Convegni ARCo, Roma 1993, 1995, 1999, 2001. Atti dei Convegni Scienza e Beni Culturali, Bressanone.Modalità Erogazione
Il corso si svolge attraverso lezioni monografiche, incentrate sui temi di studio, revisioni in classe e sopralluoghi compiuti negli edifici oggetto dell'analisi e dei progetti di restauro. Sono previste tre esercitazioni da svolgersi nell'arco del semestre.Modalità Frequenza
Sia la partecipazione alle lezioni ex cathedra, sia la presenza durante le revisione in classe e nei sopralluoghi sono obbligatorie.Modalità Valutazione
A causa dell'emergenza COVID-19, gli esami della sessione estiva si svolgeranno in modalità a distanza. L'esame consisterà nella verbalizzazione della media dei tre voti conseguiti durante il laboratorio, relativamente alle tre esercitazioni svolte nel corso del semestre. Gli studenti che non abbiano frequentato il laboratorio non potranno sostenere l'esame. Gli studenti che abbiano scelto di lavorare ulteriormente per migliorare la media dei voti dovranno inviare le nuove tavole almeno tre giorni prima della sessione di esami all'indirizzo email segarra.lagunes@uniroma3.it
scheda docente
materiale didattico
Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi.
C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989
C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012
Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.
Programma
Il progetto di conservazione implica diverse fasi di studio tra loro correlate: rilievi metrici, geometrici, tramite fotopiani, analisi storiche, stratigrafiche, dei materiali, delle strutture, diagnosi dello stato di conservazione, ecc.. Il corso tramite lezioni ed esercitazioni intende fornire agli studenti gli strumenti di base sia per svolgere nel proprio progetto in modo completo; ai fini dell’esame è richiesta la preparazione sia per poter riconoscere concretamente la materia e le strutture che costituiscono l’edificio storico nel loro specifico stato di conservazione, sia per poter definire, nel progetto, gli interventi più corretti e compatibili.Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi.
Testi Adottati
C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997.C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989
C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012
Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.
Bibliografia Di Riferimento
C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997. C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989 C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012 Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.Modalità Erogazione
Il corso si svolge con lezioni sui temi della conoscenza e del progetto ed esercitazione pratica progettuale su un caso concretoModalità Valutazione
La valutazione avverrà in via telematica su piattaforma teams. Gli studenti devono caricare su detta piattaforma gli elaborati d'esame prima dell'appello che verranno condivisi a schermo durante la prova Coloro che opzionano l’esame sulla base del progetto dovranno avere il tema approvato entro ottobre in modo che entro febbraio possano concludere un completo progetto di conservazione. Le revisioni della ricerca progettuale saranno momenti di verifica e di correzione del progetto in corso e sono concepiti per far crescere la capacità progettuale nello studente che deve portare a maturazione il suo tema. Le revisioni non saranno assolutamente delle ripetizioni dei temi trattati durante le lezioni la conoscenza dei quali è imprescindibile per affrontare ogni fase del progetto. Coloro che scelgono l’esame sulla base della bibliografia e dei temi trattati a lezione saranno valutati singolarmente. Stante la complessità del lavoro richiesto ai fini dell’esame finale è necessario svolgere nei tempi previsti dal crono programma le varie fasi del progetto. Entro il mese di novembre verrà effettuata una verifica scritta sia sulla conoscenza dei testi in bibliografia, sia relativamente agli argomenti trattati nelle lezioni sia riguardo alla propria esercitazione progettuale; chi non la supera positivamente non sarà ammesso all’esame. Stante il ridotto numero di ore a disposizione la presenza a lezione è obbligatoria chi non frequenta almeno il 90% delle lezioni non è in grado di sostenere l’esame.
scheda docente
materiale didattico
Il caso di studio per l’esercitazione di quest’anno è l’isolato compreso tra via delle Botteghe Oscure, via Caetani, via dei Delfini e via dei Polacchi, all’interno del quale oggi si trova il Museo della Crypta Balbi.
Un isolato la cui complessità rappresenta in maniera esemplare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offre l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista.
Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari.
Rilievo
Nello studio dell’isolato e di alcuni elementi architettonici al suo interno, si adotterà la metodologia di rilevamento diretta, integrata dall’uso di software per il raddrizzamento fotografico e la restituzione fotogrammetrica. Si richiederanno:
Rilievo dei fronti edilizi dell’intero isolato in scala 1:50 con dettagli fino alla scala 1:10 al fine di integrare i disegni già esistenti;
Rilievo del cortile interno in scala 1:50 in pianta e prospetto
Rilievo dei resti del lavatoio del convento
Analisi storico-critica
Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi:
Ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio.
Ricostruzione delle fasi storiche più significative del complesso in pianta ed assonometria.
Rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche.
Progetto di restauro
Il progetto dovrà prevedere:
Riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile.
Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997.
F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997.
D. Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998.
R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998.
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000
P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005
M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009.
F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
Programma
Il corso si pone in continuità con l’esperienza didattica maturata negli anni precedenti che ha lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.Il caso di studio per l’esercitazione di quest’anno è l’isolato compreso tra via delle Botteghe Oscure, via Caetani, via dei Delfini e via dei Polacchi, all’interno del quale oggi si trova il Museo della Crypta Balbi.
Un isolato la cui complessità rappresenta in maniera esemplare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offre l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista.
Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari.
Rilievo
Nello studio dell’isolato e di alcuni elementi architettonici al suo interno, si adotterà la metodologia di rilevamento diretta, integrata dall’uso di software per il raddrizzamento fotografico e la restituzione fotogrammetrica. Si richiederanno:
Rilievo dei fronti edilizi dell’intero isolato in scala 1:50 con dettagli fino alla scala 1:10 al fine di integrare i disegni già esistenti;
Rilievo del cortile interno in scala 1:50 in pianta e prospetto
Rilievo dei resti del lavatoio del convento
Analisi storico-critica
Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi:
Ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio.
Ricostruzione delle fasi storiche più significative del complesso in pianta ed assonometria.
Rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche.
Progetto di restauro
Il progetto dovrà prevedere:
Riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile.
Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
Testi Adottati
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962. M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997.
F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997.
D. Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998.
R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998.
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000
P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005
M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009.
F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
Bibliografia Di Riferimento
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962. M. Docci, G. Maestri, Storia del rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1993. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997. F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997. D. Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. C. Mezzetti (a cura di), La rappresentazione dell'architettura: storia, metodi, immagini, E. Kappa, Roma, 2000 P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Docci D. Maestri, Manuale del rilevamento architettonico e urbano, n.e. Laterza Editore, Bari 2009. F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.Modalità Erogazione
Il corso si svolge attraverso lezioni ex-cattedra e attività di revisione delle esercitazioni progettualiModalità Frequenza
È OBBLIGATORIA al 75%Modalità Valutazione
l'esame si baserà sulla valutazione del progetto elaborato durante lo svolgimento del corso, sulle valutazioni fatte in itinere e su una prova orale. La sessione estiva si svolgerà con modalità a distanza, tramite conferenza audio-video con l’utilizzazione del software Microsoft Teams. Gli elaborati grafici, che verranno discussi in sede di esame verranno caricati dagli studenti sulla medesima piattaforma due giorni prima dell'appello.