Acquisizione, attraverso un’esperienza progettuale, delle conoscenze tecniche utili a comprendere e a documentare le peculiarità degli organismi architettonici e dei contesti ambientali di interesse storico-artistico.
Canali
scheda docente
materiale didattico
L’obiettivo da perseguire è duplice:
a) introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.
b) educare gli studenti ad una condizione ricorrente della loro eventuale futura attività professionale nel campo del restauro che li vedrà, nella maggioranza dei casi, protagonisti di scelte da effettuare con rapidità sul corpo di edifici viventi, senza il conforto di analisi lunghe e complesse, in una condizione di ristrettezza di tempo e di risorse. In questo senso, la scelta di edifici di rilevante valore storico-architettonico ma non facenti parte del patrimonio monumentale in senso stretto, poco accessibili e caratterizzati da un uso residenziale corrente, e da manomissioni, è una scelta didattica voluta.
Il testo base di riferimento è il Manuale del Recupero del Comune di Roma a cura di F. Giovanetti Edizioni DEI, Roma 1997.
Programma
Il corso si propone di proseguire l’esperienza didattica maturata negli anni precedenti che ha lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.L’obiettivo da perseguire è duplice:
a) introdurre alla conoscenza del linguaggio architettonico della tradizione romana ed all’utilizzo delle tecniche dell’arte di costruire premoderna come pratica per una conservazione attiva e coerente dell’edilizia storica.
b) educare gli studenti ad una condizione ricorrente della loro eventuale futura attività professionale nel campo del restauro che li vedrà, nella maggioranza dei casi, protagonisti di scelte da effettuare con rapidità sul corpo di edifici viventi, senza il conforto di analisi lunghe e complesse, in una condizione di ristrettezza di tempo e di risorse. In questo senso, la scelta di edifici di rilevante valore storico-architettonico ma non facenti parte del patrimonio monumentale in senso stretto, poco accessibili e caratterizzati da un uso residenziale corrente, e da manomissioni, è una scelta didattica voluta.
Testi Adottati
Il materiale didattico consiste nel rilievo grafico in formato .dwg o .jpg del caso di studio e verrà messo a disposizione degli studenti all’inizio del corso insieme alla bibliografia generale e ad una bibliografia specifica.Il testo base di riferimento è il Manuale del Recupero del Comune di Roma a cura di F. Giovanetti Edizioni DEI, Roma 1997.
Bibliografia Di Riferimento
Testi di carattere generale P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005 M. Zampilli, Introduzione alla conoscenza dell’edilizia pre-moderna ed al suo restauro; in: F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Roma (Aracne) 2013. Manuali del recupero e codici di pratica F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Comune di Roma, Roma (DEI), 1989. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero di Città di castello, Roma (DEI), 1992 F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma II edizione, Roma (DEI) 1997. F. Giovanetti (a cura di), Manuale del Recupero del Centro Storico di Palermo, Palermo (Flaccovio) 1997. A. Giuffrè (a cura di), Sicurezza e conservazione dei centri storici. Il caso Ortigia, Bari (Laterza) 1993. Analisi tipologico-processuale G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico, Firenze (Alinea) 1972. G. Caniggia, G.L. Maffei, Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell’edilizia di base, Venezia (Marsilio) 1979. L. Bascià, P. Carlotti, G. L. Maffei, La casa romana nella storia della città dalle origini all'Ottocento, Alinea Editore, Firenze 1997. M. Zampilli, Analisi dei processi formativi dei tessuti urbani: note di metodo, in “Ricerche di Storia dell’arte” n. 112/2014, Centri storici del Mediterraneo architetture, migrazioni, permanenze, a cura di M. Zampilli.Modalità Erogazione
Il caso di studio per l’esercitazione progettuale sarà un edificio residenziale premoderno del centro storico di Roma oppure un casale della Campagna Romana. Sulla base della documentazione fornita dal corso, e dopo un congruo numero di sopralluoghi operativi sotto la guida dei docenti e di tutors selezionati, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, saranno chiamati ad elaborare un progetto di riuso che affronti i diversi aspetti del progetto di restauro: a) il rilievo geometrico ed il rilievo critico con il riconoscimento delle fasi edilizie più significative; b) il rilievo e la comprensione delle tecniche costruttive premoderne di murature, strutture orizzontali, tetti, elementi di finitura sia interni che esterni; c) il progetto di riordino tipologico ed architettonico, sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso compatibile; d) l’adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero.Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria per il 75% delle ore di lezioneModalità Valutazione
Gli studenti organizzati in gruppi mostreranno e discuteranno con il personale docente il lavoro svolto durante il laboratorio.
scheda docente
materiale didattico
Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi.
C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989
C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012
Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.
Programma
Il progetto di conservazione implica diverse fasi di studio tra loro correlate: rilievi metrici, geometrici, tramite fotopiani, analisi storiche, stratigrafiche, dei materiali, delle strutture, diagnosi dello stato di conservazione, ecc.. Il corso tramite lezioni ed esercitazioni intende fornire agli studenti gli strumenti di base sia per svolgere nel proprio progetto in modo completo; ai fini dell’esame è richiesta la preparazione sia per poter riconoscere concretamente la materia e le strutture che costituiscono l’edificio storico nel loro specifico stato di conservazione, sia per poter definire, nel progetto, gli interventi più corretti e compatibili.Il laboratorio si riconosce nella cultura della conservazione che ha come fine quello di massimizzare il mantenimento della materia storica degli edifici limitando le sostituzioni alle sole parti irrecuperabili tecnicamente. In relazione a ciò, per dare una preparazione non solo tecnica agli studenti, nelle lezioni verranno approfonditi alcuni concetti fondamentali che distinguono il tradizionale restauro e della nuova cultura della conservazione quali quello di autenticità, di stratificazione, di limite, di compatibilità, di prevaricazione, ecc. Inoltre verranno trattati temi quali il rapporto “antico e nuovo” e quello di “falso e copia” perché la proposta progettuale finale dello studente deve confrontarsi criticamente anche con questi problemi.
Testi Adottati
C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997.C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989
C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012
Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.
Bibliografia Di Riferimento
C. Feiffer, “La conservazione delle superfici intonacate; il metodo e le tecniche”, Milano, Skira, 1997. C. Feiffer, "Il progetto di conservazione", Milano, Angeli, 1989 C. Feiffer,, “pensieriparoleopereomissioni”, Milano, De Lettera wp, 2012 Durante l’anno, per ogni tema, saranno fornite indicazioni bibliografiche particolareggiate.Modalità Erogazione
Stante il ridotto numero di ore a disposizione la presenza a lezione è obbligatoria chi non frequenta almeno il 90% delle lezioni non è in grado di sostenere l’esame. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. Il corso si svolge con lezioni sui temi della conoscenza e del progetto ed esercitazione pratica progettuale su un caso concretoModalità Frequenza
La frequenza del corso è obbligatoria per 75% delle oreModalità Valutazione
Coloro che opzionano l’esame sulla base del progetto dovranno avere il tema approvato entro ottobre in modo che entro febbraio possano concludere un completo progetto di conservazione. Le revisioni della ricerca progettuale saranno momenti di verifica e di correzione del progetto in corso e sono concepiti per far crescere la capacità progettuale nello studente che deve portare a maturazione il suo tema. Le revisioni non saranno assolutamente delle ripetizioni dei temi trattati durante le lezioni la conoscenza dei quali è imprescindibile per affrontare ogni fase del progetto. Coloro che scelgono l’esame sulla base della bibliografia e dei temi trattati a lezione saranno valutati singolarmente. Stante la complessità del lavoro richiesto ai fini dell’esame finale è necessario svolgere nei tempi previsti dal crono programma le varie fasi del progetto. Entro il mese di novembre verrà effettuata una verifica scritta sia sulla conoscenza dei testi in bibliografia, sia relativamente agli argomenti trattati nelle lezioni sia riguardo alla propria esercitazione progettuale; chi non la supera positivamente non sarà ammesso all’esame.
scheda docente
materiale didattico
Verrà proposto agli studenti un caso studio adatto a rappresentare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offrire l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista.
Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari.
Analisi storico-critica - Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio; ricostruzione delle fasi storiche più significative in pianta ed assonometria; rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche.
Progetto di restauro filologico - Il progetto dovrà prevedere il riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997.
F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997.
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
Programma
Il corso si pone lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.Verrà proposto agli studenti un caso studio adatto a rappresentare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offrire l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista.
Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari.
Analisi storico-critica - Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio; ricostruzione delle fasi storiche più significative in pianta ed assonometria; rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche.
Progetto di restauro filologico - Il progetto dovrà prevedere il riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
Testi Adottati
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962.F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997.
F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997.
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
Bibliografia Di Riferimento
G.Cangi, Manuale del recupero strutturale e antisismico, Roma (DEI) 2012 D. Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005Modalità Erogazione
Il corso si svolge attraverso lezioni ex-cattedra e attività di revisione delle esercitazioni progettuali.Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria al 75%.Modalità Valutazione
l'esame si baserà sulla valutazione del progetto elaborato durante lo svolgimento del corso, sulle valutazioni fatte in itinere e su una prova orale.