Offrire conoscenze inerenti i ruoli dell’urbanistica nella storia recente italiana ed europea, evidenziandone le traiettorie evolutive e le potenzialità degli strumenti di governo del territorio.
Canali
scheda docente
materiale didattico
In collaborazione con le attività didattiche delle componenti urbanistiche e ambientali di TAP, l'insegnamento "Paesaggio" introduce gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi. Offre un quadro di conoscenze strumentali al progetto degli spazi aperti, tra discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e il progetto urbano. Obiettivo principale è trasmettere la capacità di comprendere e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti dell’habitat (competenza di ascolto e di sguardo) e ai diversi temi di progetto (competenza di intervento e trasformazione).
La didattica si svolge attraverso lezioni di progettazione, volte a far comprendere il legame di reciproca necessità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti, che dovrebbero sempre convergere in un progetto autenticamente integrato, e verificano come il progetto urbano trovi nello spazio aperto una delle sue matrici essenziali.
La prima parte affronta la sintassi del progetto, quindi quali ne siano le principali regole compositive che, nel tempo, hanno regolato e oggi regolano la costruzione dell'architettura degli spazi aperti, con riferimento a:
- il giardino, nei due filoni dello "spazio prospettico" e "spazio per frammenti";
- il paesaggio agrario, definito nelle sue strutture orizzontali e verticali;
- la città, e il ruolo strutturale che gli spazi aperti vi rivestono a partire dalla rivoluzione urbana europea del 1600.
La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi del progetto del paesaggio: la definizione e costruzione del limite; la modellazione e la scrittura del suolo; l'architettura della vegetazione; l'acqua come architettura e come misura del tempo.
-Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005).
-Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007).
-Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011).
-FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013.
-Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991).
-Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009).
-Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005).
-Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione).
-Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006).
-Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013).
Programma
ARCHITETTURA DEL PAESAGGIOIn collaborazione con le attività didattiche delle componenti urbanistiche e ambientali di TAP, l'insegnamento "Paesaggio" introduce gli studenti al significato del paesaggio, esplicitandone gli aspetti costitutivi. Offre un quadro di conoscenze strumentali al progetto degli spazi aperti, tra discipline storiche, compositive, figurative e ambientali, in stretta relazione con il progetto di architettura e il progetto urbano. Obiettivo principale è trasmettere la capacità di comprendere e valorizzare la complessità del progetto dello spazio aperto sul piano culturale, etico, estetico ed ecologico, attraverso la formazione di una sensibilità ricettiva e attenta alle diverse componenti dell’habitat (competenza di ascolto e di sguardo) e ai diversi temi di progetto (competenza di intervento e trasformazione).
La didattica si svolge attraverso lezioni di progettazione, volte a far comprendere il legame di reciproca necessità tra il progetto di architettura e il progetto degli spazi aperti, che dovrebbero sempre convergere in un progetto autenticamente integrato, e verificano come il progetto urbano trovi nello spazio aperto una delle sue matrici essenziali.
La prima parte affronta la sintassi del progetto, quindi quali ne siano le principali regole compositive che, nel tempo, hanno regolato e oggi regolano la costruzione dell'architettura degli spazi aperti, con riferimento a:
- il giardino, nei due filoni dello "spazio prospettico" e "spazio per frammenti";
- il paesaggio agrario, definito nelle sue strutture orizzontali e verticali;
- la città, e il ruolo strutturale che gli spazi aperti vi rivestono a partire dalla rivoluzione urbana europea del 1600.
La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi del progetto del paesaggio: la definizione e costruzione del limite; la modellazione e la scrittura del suolo; l'architettura della vegetazione; l'acqua come architettura e come misura del tempo.
Testi Adottati
-Alvarez, D., El jardin de la arquitectura del siglo XX, Editorial Reverte, Barcelona (2008).-Belfiore, E., Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi Editore, Roma (2005).
-Colafranceschi, D., Landscape+100 words to inhabit it. Editorial Gustavo Gili, S.A., Barcellona (2007).
-Corrado, M. e Lambertini, A., Atlante delle nature urbane. Centouno voci per i paesaggi quotidiani, Editrice Compositori, Bologna (2011).
-FAP, a cura, Vocabolazionario. 50 voci verbali per il progetto dello spazio pubblico, n.e. 2013.
-Moore, C. W., Mitchel, W. J., Turnbull, W., The poetics of gardens, MIT Press, Cambridge-London (1988), trad. it. La poetica dei giardini, Muzzio Editore, Padova (1991).
-Pandakovic, D., Dal Sasso, A., Saper vedere il paesaggio, Ed. CittàStudi, Novara (2009).
-Panzini, F., Progettare la natura – Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna (2005).
-Sereni, E., Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2014, 18° edizione).
-Zagari, F., Questo è paesaggio – 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma (2006).
-Zagari, F., Sul paesaggio. Lettera aperta, Libria, Melfi (2013).
Bibliografia Di Riferimento
SUL PAESAGGIO - L. Benevolo, I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari, 1994. - I. Calvino, Palomar, Mondadori, Milano, 1994 - E. Galeano, Il libro degli abbracci, Bompiani, Milano, 2000. - P. Laureano, Atlante d'acqua. Conoscenze tradizionali per la lotta alla desertificazione, Bollati Boringhieri, Torino, 2001. - R. Priore, Convenzione Europea del Paesaggio. Il testo tradotto e commentato, Centro Stampa d’Ateneo, Reggio Calabria, 2006. - A. Roger, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio Editore, Palermo, 2009. - M. Terzaghi, Ufficio proiezioni luminose, Quodlibet, Macerata, 2013. SU ROMA - L. Benevolo, Roma dal 1870 al 1990, Edizioni Laterza, 1992. - V. Calzolari, Storia e natura come sistema. Un progetto per il territorio libero dell'area romana, Argos, 1999. - G. Caniggia, G. L. Maffei, Lettura dell’edilizia di base, Marsilio, 1979 - A. M. Damigella e N. Cardano, La campagna romana de «I XXV», De Luca Editori, 2005. - F. Farinelli, I segni del mondo, Firenze 1992. - R. Funiciello, G. Giordano e A. Praturlon, La geologia di Roma dal centro storico alla periferia, Ist. Poligrafico dello Stato, 2008. - G. Longobardi, G. Piccinato, V. Quilici, Campagne romane, Alinea, 2009. - D. Pasquinelli D'Allegra, La forma di Roma. Un paesaggio urbano tra storia, immagini e letteratura, Carocci, 2006. - D. Pasquinelli D'Allegra, Roma. Il senso del luogo, Carocci, 2015. - L. Quaroni, Immagine di Roma, Laterza, 1969. - G. Strappa, Studi sulla periferia est di Roma, Franco Angeli, 2012. SU STORIA DEL GIARDINO - M. Aprile, Dal giardino al paesaggio, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - F. Cellini e V. Sabella, Sull'arte dei Giardini, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - P. Grimal, L'Art des jardins, PUF Que sais-je ?, Parigi 1974. Trad. it. M. Magi (a cura), L'arte dei giardini. Una breve storia, Donzelli, 2000 - M. Mosser e G.Teyssot (a cura) L'architettura dei giardini d'Occidente. Dal Rinascimento al Novecento, Electa, Milano, 1990 - F. Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all'epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, 2005 - V. Vercelloni, Atlante storico dell'Idea del Giardino Europeo, Jaka Book, Milano, 1990 SU PAESAGGIO, GIARDINO E CITTÀ - M. Aprile, Dal giardino al paesaggio, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma, 2005 - G.Cerami, Il giardino e la città. Il progetto del parco urbano in Europa, Laterza, Bari, 1996 - F. Panzini, Per i piaceri del popolo. L'evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Zanichelli, Bologna, 1993 SU PAESAGGIO AGRARIO - L. Benevolo, I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari, 1994 - D. Pandakovic, Angelo Dal Sasso, Saper vedere il paesaggio, Città Studi, Milano 2009 - A. Saltini e M. Sframeli L'agricoltura e il paesaggio italiano nella pittura dal Trecento all'Ottocento, Octavo, Firenze 1995 - E. Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Bari 1961 SUL LIMITE - L. Benevolo, I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari, 1994. - M. Corajoud, Esplorare i limiti, oltrepassarli, in Franco Zagari, Questo è paesaggio. 48 definizioni, Mancosu Editore, Roma, 2006. - S. Crotti, Figure architettoniche: soglia, Unicoepli, 2008. - G. Perec, Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino, 2008. - A. Valentini, Progettare paesaggi di limiti, Firenze University Press, 2005. - P. Zanini, Significati del confine, Bruno Mondadori, Milano, 2000. SUL SUOLO - L. Coccia, L’architettura del suolo, Alinea, Firenze, 2006 - R. Krauss, “Sculpture in the expanded field”, October n 8, Cambridge, Spring, 1979, pg. 38-41 - P. Petschek, Grading for Landscape Architects and Architects, Birkhauser, Basilea, 2008 - I. Ruby, A.Ruby, Groundscapes. The rediscovery of the ground in contemporary architecture, Gustavo Gili, Barcellona, 2007 - F. Zanni, Abitare la piega. Piegare incidere stratificare, Maggioli Editore, 2010 SULL'ACQUA - A. Bahamon, Landscape Architecture: Water Features, Loft Publication, Barcelona, 2006. - F. Di Carlo, «L’acqua e il giardino», in Manuale di progettazione. Giardini, Mancosu, Roma, 2009. - P. Laureano, Atlante d’acqua, Bollati Boringhieri, Torino, 2001. - P. Maresca, a cura di, Il giardino e l’acqua, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2006. - M. Symmes (a cura di), Fontane. Giochi d’acqua e spettacolo. Acqua e progetto dal Rinascimento ad oggi, Edizioni Dedalo, Roma, 1998. SULLA VEGETAZIONE - G. Eckbo, Landscape for living, Architectural Records, 1950 (2009) - O. Filippi, Alternatives au gazon, Actes Sud, Parigi, 2011 - C. Leonardi e F. Stagi, Architettura degli alberi, Edizioni Mazzotta, Milano, 1998 - B Munari, Disegnare un albero, Corraini, Mantova, 2005 (prima edizione 1978) - D. Pandakovic, Architettura del paesaggio vegetale, Unicopli, Milano, 2000 - F. Panzini, Prati urbani. I prati collettivi nel paesaggio della città, Antiga Edizioni, Treviso, 2018 - M. Sgandurra, “Principi di planting”, in F. Zagari, Manuale di progettazione. Giardini, Mancosu, Roma, 2009 - J. Simon, L’arte di conoscere gli alberi, Edizioni Mursia, Milano, 1966Modalità Erogazione
Il corso ha un carattere prevalentemente teorico, ogni settimana sono impartite lezioni monografiche secondo il programma dell'insegnamento. Le lezioni sono affiancate da esercitazioni, di lettura, interpretazione e progettazione del paesaggio, in stretta relazione con gli argomenti delle lezioni. Si tratta di esercitazioni di rapida e semplice esecuzione, ognuna delle quali ha una durata di circa tre settimane, a partire dall'avvio e sino alla consegna. Le esercitazioni sono svolte in gruppo e si concludono con presentazioni aperte al pubblico.Modalità Frequenza
Il corso è a frequenza obbligatoria e sarà necessario aver seguito almeno il 75% delle attività in aula per poter accedere alla prova di esame.Modalità Valutazione
Oggetto di valutazione finale complessiva è l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina emersa dal colloquio finale, basato sulla capacità di rielaborazione critica dei contenuti delle lezioni e dei testi indicati durante il corso. Concorrono altresì alla valutazione finale, con pari importanza, i risultati conseguiti nelle esercitazioni e la frequenza attiva alle attività didattiche, compresa la partecipazione ai dibattiti e ai confronti in aula durante le lezioni e le conferenze. L'esame consiste in un dialogo sugli argomenti del corso, attraverso lo strumento del "Domino del Paesaggio", mirato a verificare non solo l'acquisizione delle nozioni trasmesse, ma anche l'acquisita maturità critica nel costruire relazioni di senso tra autori, luoghi e progetti. L’esame consiste in un colloquio sugli argomenti affrontati nell’ambito delle lezioni e delle conferenze. Il colloquio, pur essendo la prova e la valutazione individuali per ogni studente, assumerà la forma di una partita collettiva a domino, con tessere di gioco preparate e fornite dai docenti, che riprendono gli argomenti trattati nel corso. A seguito di ogni lezione, i docenti forniscono un certo numero di tessere inerenti i temi affrontati: al termine del corso, gli studenti avranno ricevuto circa 100 tessere. Se nel domino tradizionale le tessere riportano una numerazione da 0 a 6, nel domino del paesaggio le tessere riportano parole o immagini riconducibili a cinque categorie: 1. Opere e progetti (O); 2. Libri (L); 3. Voci verbali (V); 4. Autori (A); 5. Spazi (S). Il giorno dell’esame, ogni studente dovrà stampare e portare con sé 4 tessere che avrà scelto tra tutte quelle fornite durante il corso, di cui una dovrà necessariamente riferirsi agli argomenti delle conferenze. Ad esse, se ne aggiungerà 1 pescata dal mazzo di tutte le tessere. Ogni studente avrà dunque a disposizione 5 tessere. Il primo giocatore è il docente e inizia a disporre la prima tessera, poi il turno passa man mano agli altri giocatori. Ogni studente potrà accostare una sua tessera a una delle due posate subito prima del proprio turno dagli altri giocatori, sulla scorta di affinità o di differenza tra i temi coinvolti, argomentando la propria giocata con competenza e in maniera circostanziata. Il gioco/colloquio ha un duplice scopo: verificare la conoscenza e la padronanza degli argomenti affrontati durante le lezioni teoriche; stimolare un ragionamento relazionale e condiviso sui temi del corso. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare si applicheranno le seguenti modalità: l'esame sarà un colloquio tradizionale sugli argomenti del corso e si svolgerà a distanza su piattaforma telematica istituzionale (MSTeams). Il colloquio sarà congiunto per tutti gli insegnamenti del corso integrato e per l’insegnamento di Urbanistica prevede anche la discussione degli elaborati dell’esercitazione condotta nel primo semestre. Gli studenti che hanno sostenuto in febbraio l’esonero dell’insegnamento di Urbanistica, sono tenuti a svolgere il colloquio solo per gli argomenti dell’insegnamento Paesaggio.
scheda docente
materiale didattico
Nella prima parte le lezioni si concentreranno sul racconto e la comprensione di alcuni passaggi fondamentali della storia dell’architettura del giardino e del parco urbano che permetteranno di conoscere linguaggi, paradigmi e teorie del progetto. Il discorso sul progetto paesaggistico verrà affrontato sottolineando la stretta relazione che esso instaura con il progetto di architettura e dello spazio urbano.
La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi propri del progetto paesaggistico: la vegetazione nelle sue caratteristiche formali e dendrologiche; il suolo e la costruzione di nuove topografie; l'acqua come risorsa e pericolo. Attraverso la lettura di alcuni casi studio, scelti trasversalmente in diversi contesti geografici e temporali privilegiando il periodo contemporaneo, si analizzeranno vegetazione, suolo, vegetazione, acqua quali elementi che informano lo spazio e le strategie che sottendono il loro uso e le loro interrelazioni.
F. Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all'epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, 2005;
A. Roger, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio Editore, Palermo, 2009;
F. Zagari, Questo è paesaggio. 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma, 2006.
Programma
Il corso di Paesaggio, in modo sinergico con le altre due componenti Territorio e Ambiente che costituiscono il corso TAP, affronta nel secondo semestre le questioni inerenti la comprensione del significato dell'entità "paesaggio” indagandone la complessità in relazione al progetto degli spazi aperti.Nella prima parte le lezioni si concentreranno sul racconto e la comprensione di alcuni passaggi fondamentali della storia dell’architettura del giardino e del parco urbano che permetteranno di conoscere linguaggi, paradigmi e teorie del progetto. Il discorso sul progetto paesaggistico verrà affrontato sottolineando la stretta relazione che esso instaura con il progetto di architettura e dello spazio urbano.
La seconda parte è dedicata alla comprensione dei principali elementi propri del progetto paesaggistico: la vegetazione nelle sue caratteristiche formali e dendrologiche; il suolo e la costruzione di nuove topografie; l'acqua come risorsa e pericolo. Attraverso la lettura di alcuni casi studio, scelti trasversalmente in diversi contesti geografici e temporali privilegiando il periodo contemporaneo, si analizzeranno vegetazione, suolo, vegetazione, acqua quali elementi che informano lo spazio e le strategie che sottendono il loro uso e le loro interrelazioni.
Testi Adottati
A. Lambertini, Fare parchi urbani. Etiche ed estetiche del progetto contemporaneo in Europa, Firenze University Press, 2006;F. Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all'epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, 2005;
A. Roger, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio Editore, Palermo, 2009;
F. Zagari, Questo è paesaggio. 48 definizioni, Gruppo Mancosu editore, Roma, 2006.
Bibliografia Di Riferimento
SUL PAESAGGIO -AA.VV, Cinq Proposition du paysage pur une théorie du paysage, Champ Vallon, 1994; -R. Priore, No people, no landscape. La Convenzione europea del paesaggio: luci e ombre nel processo di attuazione in Italia, Franco Angeli Editore, Milano, 2009; -A. Roger, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio Editore, Palermo, 2009. -P. Grimal, M. Magi, I. Pizzetti, L'arte dei giardini. Una breve storia, Donzelli, Roma, 2005 SULLA STORIA DEL GIARDINO E DEL PARCO URBANO -M. Mosser e G.Teyssot (a cura) L'architettura dei giardini d'Occidente. Dal Rinascimento al Novecento, Electa, Milano, 1990; -F. Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all'epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, 2005; -I. Cortesi, Il parco pubblico. Paesaggi 1985-2000, Federico Motta Editore, Milano, 2000. SU PAESAGGIO E CITTA’ M. Aprile, Dal giardino al paesaggio, Flaccovio Editore, Palermo, 1998 - E. Belfiore, Il verde e la città. Idee e progetti dal Settecento ad oggi, Gangemi, Roma, 2005 - G.Cerami, Il giardino e la città. Il progetto del parco urbano in Europa, Laterza, Bari, 1996 - F. Panzini, Per i piaceri del popolo. L'evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al XX secolo, Zanichelli, Bologna, 1993 SUL SUOLO -L. Coccia, L’architettura del suolo, Alinea, Firenze, 2006; -P. Reed, Groundswell. Constructing the contemporary landscape, Thames & Hudson, London, 2005, p. 15; catalogo della mostra omonima presso il Museum of Modern Art di New York, 2005 -I. Ruby, A.Ruby, Groundscapes. The rediscovery of the ground in contemporary architecture, Gustavo Gili, Barcellona, 2007. SULLA VEGETAZIONE -G. Eckbo, Landscape for living, Architectural Records, 1950 (2009); -C. Leonardi e F. Stagi, Architettura degli alberi, Edizioni Mazzotta, Milano, 1998; -B. Munari, Disegnare un albero, Corraini, Mantova, 2005 (prima edizione 1978); -D. Pandakovic, Architettura del paesaggio vegetale, Unicopli, Milano, 2000; -J. Simon, L’arte di conoscere gli alberi, Edizioni Mursia, Milano, 1966. SULL'ACQUA -A. Bahamon, Landscape Architecture: Water Features, Loft Publication, Barcelona, 2006 -F. Di Carlo, «L’acqua e il giardino», in Manuale di progettazione. Giardini, Mancosu, Roma, 2009; -P. Laureano, Atlante d’acqua, Bollati Boringhieri, Torino, 2001; -P. Maresca, a cura di, Il giardino e l’acqua, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze, 2006Modalità Erogazione
Il corso ha un carattere prevalentemente teorico, ogni settimana sono impartite lezioni monografiche secondo il programma dell'insegnamento. Le lezioni sono affiancate da esercitazioni di lettura, interpretazione e progettazione del paesaggio, in stretta relazione con gli argomenti delle lezioni. Si tratta di esercitazioni di rapida e semplice esecuzione, ognuna delle quali ha una durata di circa tre settimane, a partire dall'avvio e sino alla consegna. Le esercitazioni sono svolte in gruppo e si concludono con presentazioni aperte al pubblico. Il corso si svolgerà in aula. Nel caso la situazione pandemica dovesse aggravarsi la didattica verrà effettuata a distanza secondo le disposizioni dell'Ateneo e del Dipartimento di architettura.Modalità Frequenza
La frequentazione è obbligatoria al 75%Modalità Valutazione
Oggetto di valutazione finale complessiva è l’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e di metodo specifici della disciplina emersa dal colloquio finale, basato sulla capacità di rielaborazione critica dei contenuti delle lezioni e dei testi indicati durante il corso. Concorrono altresì alla valutazione finale, con pari importanza, i risultati conseguiti nelle esercitazioni e la frequenza attiva alle attività didattiche, compresa la partecipazione ai dibattiti e ai confronti in aula durante le lezioni e le conferenze. L'esame consiste in un dialogo sugli argomenti del corso affrontati nelle lezioni e conferenze, mirato a verificare non solo l'acquisizione delle nozioni trasmesse, ma anche l'acquisita maturità critica nel costruire relazioni di senso tra autori, luoghi e progetti. Il colloquio, pur essendo la prova e la valutazione individuali per ogni studente, assumerà la forma di una partita collettiva a “domino”, con tessere di gioco preparate e fornite dai docenti, che riprendono gli argomenti trattati nel corso. A seguito di ogni lezione, i docenti forniscono un certo numero di tessere inerenti i temi affrontati: al termine del corso, gli studenti avranno ricevuto circa 100 tessere. Se nel domino tradizionale le tessere riportano una numerazione da 0 a 6, nel domino del paesaggio le tessere riportano parole o immagini riconducibili a cinque categorie: 1. Opere e progetti (O); 2. Libri (L); 3. Voci (V); 4. Autori (A); 5. Spazi (S). Il giorno dell’esame, ogni studente dovrà stampare e portare con sé 4 tessere che avrà scelto tra tutte quelle fornite durante il corso, di cui una dovrà necessariamente riferirsi agli argomenti delle conferenze. Ad esse, se ne aggiungerà 1 pescata dal mazzo di tutte le tessere. Ogni studente avrà dunque a disposizione 5 tessere. Il primo giocatore è il docente e inizia a disporre la prima tessera, poi il turno passa man mano agli altri giocatori. Ogni studente potrà accostare una sua tessera a una delle due posate subito prima del proprio turno dagli altri giocatori, sulla scorta di affinità o di differenza tra i temi coinvolti, argomentando la propria giocata con competenza e in maniera circostanziata. Il gioco/colloquio ha un duplice scopo: verificare la conoscenza e la padronanza degli argomenti affrontati durante le lezioni teoriche; stimolare un ragionamento relazionale e condiviso sui temi del corso. Nel caso di un prolungamento dell’emergenza sanitaria da COVID-19 saranno recepite tutte le disposizioni che regolino le modalità di svolgimento delle attività didattiche e della valutazione degli studenti. In particolare si applicheranno le seguenti modalità: l'esame sarà un colloquio tradizionale sugli argomenti del corso e si svolgerà a distanza su piattaforma telematica istituzionale (MSTeams). Il colloquio sarà congiunto per tutti gli insegnamenti del corso integrato e per l’insegnamento di Urbanistica prevede anche la discussione degli elaborati dell’esercitazione condotta nel primo semestre.