L’obiettivo del corso è quello di far comprendere il ruolo fondamentale dell’attività di rilevamento nella conoscenza di un qualsiasi manufatto architettonico. Il rilevamento è lo strumento in grado di sostanziare i dati emersi dalle ricerche su fonti storiche, letterarie ed epigrafiche indispensabili per un approccio globale allo studio degli organismi edilizi e che, allo stesso tempo, rappresentano una preziosa fonte di suggerimenti e spunti di indagine.
Canali
scheda docente
materiale didattico
- Francesco Giovanetti (a cura di), "Manuale del Recupero del Comune di Roma", II edizione ampliata, Roma 1997.
- P. Marconi, "Materia e significato. La questione del restauro architettonico", Bari 1999.
- P. Marconi, “Il recupero della bellezza”, Milano 2005
Programma
Il corso propone lo studio di un manufatto storico al fine di insegnare le principali fasi del restauro architettonico: analisi conoscitiva attraverso le fonti dirette e indirette; rilevo e studio critico del manufatto; ipotesi progettuale. Attraverso lezioni, seminari e revisioni settimanali, lo studente è guidato nelle diverse fasi di lettura critica e analisi filologica del tema di studio. La ricerca, individuale o di gruppo, è concepita come strumento di progetto, necessario per istruire linee guida e specifiche azioni di restauro e valorizzazione. Le lezioni e le attività applicative del corso sono svolte anche con il contributo di specialisti esterni (funzionari delle istituzioni pubbliche, imprese e restauratori).Testi Adottati
- P. Marconi, F. Giovanetti, E. Pallottino (a cura di), "Manuale del Recupero del Comune di Roma", Roma 1989.- Francesco Giovanetti (a cura di), "Manuale del Recupero del Comune di Roma", II edizione ampliata, Roma 1997.
- P. Marconi, "Materia e significato. La questione del restauro architettonico", Bari 1999.
- P. Marconi, “Il recupero della bellezza”, Milano 2005
Modalità Frequenza
È obbligatoria la frequenza al 75% delle ore di insegnamento (vedi regolamento didattico).Modalità Valutazione
La verifica dell’apprendimento avviene attraverso una prova orale individuale e consiste nella valutazione del progetto di restauro, nella presentazione dell’attività applicative svolte durante il corso e nella discussione dei temi trattati durante le lezioni, i seminari e le visite guidate.
scheda docente
materiale didattico
Verrà proposto agli studenti un caso studio adatto a rappresentare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offrire l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista.
Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari.
Analisi storico-critica - Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio; ricostruzione delle fasi storiche più significative in pianta ed assonometria; rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche.
Progetto di restauro filologico - Il progetto dovrà prevedere il riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997.
F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997.
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
Programma
Il corso si pone lo scopo di insegnare agli studenti gli elementi basilari del restauro architettonico di un elemento di edilizia storica romana in un contesto con forte stratificazione storico-architettonica.Verrà proposto agli studenti un caso studio adatto a rappresentare la stratificazione storica del tessuto edilizio del centro di Roma ed offrire l’opportunità di declinare l’indagine sotto diversi punti di vista.
Sulla base della documentazione fornita dal corso e di ricerche bibliografiche e archivistiche da condursi sotto la guida del corpo docente, gli studenti, singolarmente o in gruppi composti da un massimo di tre persone, sono chiamati a condurre un percorso conoscitivo/progettuale che affronti diversi aspetti disciplinari.
Analisi storico-critica - Attività preliminare indispensabile all’elaborazione progettuale è la conoscenza del complesso architettonico, questa si compone di tre fasi: ricostruzione delle fasi storiche dell’area sulla base della lettura comparata della cartografia storica e dei documenti d’archivio; ricostruzione delle fasi storiche più significative in pianta ed assonometria; rilievo “critico” con la mappatura dei materiali e dei “segni” delle stratificazioni storiche.
Progetto di restauro filologico - Il progetto dovrà prevedere il riordino tipologico, architettonico e funzionale sulla base delle modalità di formazione/trasformazione consolidate dell’edilizia storica romana ai fini di un riuso finalizzato ad una destinazione compatibile. Adeguamento strutturale, con l’uso delle tecniche appartenenti alla tradizione costruttiva premoderna rilevate nel caso di studio e confrontate con quelle documentate dal Manuale del Recupero del Comune di Roma.
Testi Adottati
A.P. Frutaz, Le piante di Roma, Istituto di Studi Romani, Roma 1962.F. Giovanetti (a cura di), Manuale del recupero del Comune di Roma, Roma (DEI) 1997.
F. Doglioni, Stratigrafia e restauro – Tra conoscenza e conservazione dell’architettura, Trieste ED. LINT, 1997.
P. Marconi, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Bari (Laterza) 1999.
F. Geremia, M. Zampilli, Casali della campagna romana. Esperienze di ricerca per la didattica, Aracne editrice Roma, 2013.
Bibliografia Di Riferimento
G.Cangi, Manuale del recupero strutturale e antisismico, Roma (DEI) 2012 D. Esposito, Tecniche costruttive murarie medievali: murature "a tufelli" in area romana, L'Erma di Bretschneider, Roma 1998. R. Marta, Tecnica costruttiva a Roma nel Medioevo, Kappa Editore, Roma 1998. P. Marconi, Il recupero della bellezza, Milano (Skira) 2005Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria al 75%.Modalità Valutazione
l'esame si baserà sulla valutazione del progetto elaborato durante lo svolgimento del corso, sulle valutazioni fatte in itinere e su una prova orale.