Il corso prende in esame l'architettura del XX secolo, in Europa e negli Stati Uniti, mettendo in evidenza le diverse modernità del Novecento: quella legata alle avanguardie ma anche quella costituita dall’intreccio di rapporti tra tradizioni regionali e nuovi linguaggi. Saranno inoltre analizzate le politiche riformatrici dell’abitazione e dell'urbanistica e l’importanza dell’affermarsi del calcestruzzo armato. Il corso affronta anche la crisi del Movimento Moderno, fino ad accennare ai temi di frontiera dell'ultimo decennio del secolo.
Canali
scheda docente
materiale didattico
Si articola secondo quattro direttrici connesse tra loro: a) i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il moderno e la tradizione; b) le figure di architetti e committenti; c) l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non); d) le interpretazioni storiografiche.
William.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Milano 1996.
Elie G. Haddad, David Rifkind (ed.), A Critical History of Contemporary Architecture: 1960-2010, Routledge, Oxford 2014.
Programma
Il corso copre un arco temporale compreso tra l’ultimo decennio del XIX secolo e la fine degli anni Ottanta del XX secolo. Esso affronta la complessità degli intrecci storici che hanno portato alla nascita e all’affermarsi delle forme del Moderno, inteso in un’accezione ampia che includa non soltanto le opere degli architetti radicali legati alle avanguardie artistiche o ai grandi ideali (come l’estetica delle macchine o l’organicismo) ma anche quelle, in alcuni casi altrettanto eversive, che fanno riferimento alla tradizione vernacolare.Si articola secondo quattro direttrici connesse tra loro: a) i grandi temi generali (il contesto storico, le nuove tecnologie, i programmi, il moderno e la tradizione; b) le figure di architetti e committenti; c) l’analisi filologica e costruttiva di opere (realizzate e non); d) le interpretazioni storiografiche.
Testi Adottati
Sigfried Giedion, Spazio, Tempo ed Architettura, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1954.William.J.R. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Phaidon Press, Milano 1996.
Elie G. Haddad, David Rifkind (ed.), A Critical History of Contemporary Architecture: 1960-2010, Routledge, Oxford 2014.
Bibliografia Di Riferimento
Reyner Banham, Architettura della prima età della macchina, Calderini, Bologna 1970. Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944, Einaudi, Torino 1989. Alan Colquhoun, Architettura moderna e storia, Laterza, Roma-Bari 1989. Marco Biraghi, Alberto Ferlenga (a cura di), Architettura del Novecento. Teorie, scuole, eventi, vol I, Einaudi, Torino 2012. Marco Biraghi, Alberto Ferlenga (a cura di), Architettura del Novecento. Opere, progetti e luoghi, voll. II-III, Einaudi, Torino 2013Marco De Benedetti, Attilio Pracchi, Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Bologna 1992. Joan Ockman, Architecture Culture 1943-1968, Rizzoli, New York 1993. Michael K. Hays, Architecture. Theory since 1968, The MIT Press, Cambridge, Mass 2000. Manfredo Tafuri, Storia dell’architettura italiana 1944-1985, Einaudi, Torino 1986.Modalità Erogazione
Il corso è organizzato attualmente in lezioni a distanza svolte attraverso la piattaforma Microsoft Teams.Tramite la stessa piattaforma sono messi a disposizione degli studenti iscritti materiali didattici e di supporto e vengono fornite comunicazioni relative al corso. L'iscrizione può essere effettuata attraverso Moodle al link: https://architettura.el.uniroma3.it/course/index.php?categoryid=18.Modalità Frequenza
E' obbligatoria la frequenza ad almeno il 75% delle lezioni. Verrano prese le firme di presenza.Modalità Valutazione
La valutazione avviene attraverso un esame orale on-line. Lo studente dovrà dimostrare la conoscenza approfondita degli argomenti del programma del corso e dovrà essere in grado di descrivere piante e prospetti delle opere di cui si sta discutendo.
scheda docente
materiale didattico
Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dal campus universitario della Virginia (USA) ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi degli ultimi decenni.
- R. Middleton, D. Watkin, Architettura Ottocento, Milano 1977 (cap 3, 5, 6.3, 6.8, 7, 8)
- W. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1996, cap 1-16, 18-20, 22-26, 28-29 (in alternativa M. Tafuri, F. Dal Co, Architettura contemporanea, Milano 1976)
- R. McCarter, Frank Lloyd Wright, London 1997. cap. 5-9 (ed. inglese in pdf)
- J.-L. Cohen, Mies van der Rohe, Paris 1994 (ed. spagnola in pdf)
- L. Moholy-Nagy, Malerei, Photographie, Film, BAUHAUS BÜCHER 8, München 1925
- H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Roma 1948 (trascrizione in pdf)
Programma
Il corso affronta le esperienze più significative dell’architettura occidentale tra XIX e XX secolo, a partire da una valutazione critica dei concetti di classico e moderno in architettura e delle implicazioni che tali concetti hanno avuto nel disegno dello spazio, nella sperimentazione sui materiali e sulle tecniche costruttive.Le lezioni, in sequenza cronologicamente ordinata, si concentrano sui singoli protagonisti e sulle esperienze collettive, i movimenti, le associazioni e le scuole che hanno alimentato il dibattito architettonico internazionale. Delle opere più rilevanti verranno analizzati i programmi funzionali e le soluzioni distributive, formali e strutturali, cercando di individuare la loro importanza rispetto alla pratica odierna. Si delinea così un percorso che, attraverso genealogie più o meno dirette, ricostruisce i rapporti tra alcune tendenze della più recente attualità e le esperienze del passato, tanto a scala architettonica quanto a dimensione urbana, dal campus universitario della Virginia (USA) ai progetti diagrammatici degli architetti olandesi degli ultimi decenni.
Testi Adottati
- N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di architettura, Torino 1981- R. Middleton, D. Watkin, Architettura Ottocento, Milano 1977 (cap 3, 5, 6.3, 6.8, 7, 8)
- W. Curtis, L’architettura moderna dal 1900, Milano 1996, cap 1-16, 18-20, 22-26, 28-29 (in alternativa M. Tafuri, F. Dal Co, Architettura contemporanea, Milano 1976)
- R. McCarter, Frank Lloyd Wright, London 1997. cap. 5-9 (ed. inglese in pdf)
- J.-L. Cohen, Mies van der Rohe, Paris 1994 (ed. spagnola in pdf)
- L. Moholy-Nagy, Malerei, Photographie, Film, BAUHAUS BÜCHER 8, München 1925
- H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Roma 1948 (trascrizione in pdf)
Bibliografia Di Riferimento
Bibliografia specifica (estratti, saggi): Si rimanda ai materiali caricati nelle cartelle LETTURE identificate per settimana e disponibili su Moodle, Materiali didattici (https://architettura.el.uniroma3.it/mod/folder/view.php?id=355) • Quatremère de Quincy, Dizionario storico di architettura, a cura di V. Farinati, G. Teyssot, Venezia 1985 (ad vocem in pdf) • A. Vidler, Claude-Nicolas Ledoux 1736-1806, Milano 1994 (estratto in pdf.) • John Soane architetto, a cura di M. Richardson, M. Stevens, H. Burns, Milano 2000 (varie pp. in pdf) • T. Hubka, H. H. Richardson’s Glessner House. A Garden in the Machine, in Winterthur Portfolio, XXIV, 4 (Winter, 1989), pp. 209-229. • J. Rykwert, “Morfologia” di Semper, in Rassegna 41, XII, 1990, pp. 40-47. • E. Carr, Eastern Design in a Western Landscape: Olmsted, Richardson, and the Ames Monument, in Sitelines: A Journal of Place , X, 2 (Spring 2015), pp. 19-21 • Francis R. Kowsky, H. H. Richardson's Ames Gate Lodge and the Romantic Landscape Tradition, in Journal of the Society of Architectural Historians, L, 1991 (June), 2, pp. 181-188 • R. Lawrence The internal environment of the Glasgow School of Art by Charles Rennie Mackintosh, in Construction History, XXIX, 2014, 1, pp. 99-127 • H. Muthesius, A. Watt, A. Fisher, New Ornament and New Art, in West 86th: A Journal of Decorative Arts, Design History, and Material Culture, XXII, 2015, 1, pp. 70-84 • L. Topp, An Architecture for Modern Nerves: Josef Hoffmann's Purkersdorf Sanatorium, in Journal of the Society of Architectural Historians LVI, 1997 (dec.), n.4, pp. 414-437 • M. De Michelis, Modernity and Reform, Heinrich Tessenow and the Institut Dalcroze at Hellerau, in Perspecta XXVI Theater, Theatricality, and Architecture, 1990, pp. 143-170. • M. Scimemi, Profilo biografico, in Adolf Loos 1870-1933. Architettura utilità e decoro, a c.d. R. Bösel, V. Zanchettin, Roma 2006, pp. 131-143 • Bauhaus-Bauhaus 1919-1933 da Klee a Kandinsky da Gropius a Mies van der Rohe, a c.d.M. De Michelis, A. Kohlmeyer, Milano 1996, pp. 13-35 • S. von Moos, Le Corbusier and Loos, in Assemblage 4, 1987 (Oct.), pp. 24-37 • M. Dalai Emiliani, Musei della Ricostruzione in Italia, tra disfatta e rivincita della storia, in Carlo Scarpa a Castelvecchio, a c.d. L. Magagnato, Milano 1982, pp. 149-170 • R. McCarter, Frank Lloyd Wright, London 1997. cap. 5-9 (ed. inglese in pdf) • J.-L. Cohen, Mies van der Rohe, Paris 1994 (ed. spagnola in pdf) • L. Moholy-Nagy, Malerei, Photographie, Film, BAUHAUS BÜCHER 8, München 1925 • H. Sedlmayr, Perdita del centro: le arti figurative del diciannovesimo e ventesimo secolo come sintomo e simbolo di un'epoca, Roma 1948 O. Wagner, Moderne Architektur (Wien 1896) da Architettura moderna e altri scritti, Bologna 1980 (in pdf) A. Loos, Ins Leere gesprochen (Paris 1921) da Parole nel vuoto, Milano 1972 (estratti in pdf) L. Mies van der Rohe, Gli scritti e le parole, a c. d. V. Pizzigoni, Torino 2010 (estratti in pdf) Die Novembergruppe, da Antologia dell’architettura moderna, a c.d. M. De Benedetti, A. Pracchi, Bologna 1988 (manifesto in pdf) R. Unwin, Town planning in practice, London 1909 (in pdf)Modalità Erogazione
Il corso si svolge attraverso una serie di lezioni frontali in aula, organizzate in sequenza cronologica e per nuclei tematici omogenei (principalmente settimanali), intesi come architetture, idee e contesti che mettono in relazione la storia dell'Europa e dell'America del Nord; in determinate occasioni può avvenire a corsi congiunti (canali A e B) ed è prevista un'escursione didattica facoltativa. Gli studenti iscritti al corso possono avvalersi di un sito web in cui sono messi a disposizione materiali utili a sostenere l'esame (bibliografie specifiche ed eventuali pdf, approfondimenti e link a siti web significativi).Modalità Frequenza
si richiede la frequenza ad almeno il 75% delle lezioniModalità Valutazione
L’esame consiste in una verifica orale (piattaforma Microsoft Teams) individuale sulla bibliografia generale e specifica fornita durante il corso, resa disponibile in formato pdf nella piattaforma Moodle, cartella Materiali didattici (link https://architettura.el.uniroma3.it/mod/folder/view.php?id=355) a complemento dei temi affrontati a lezione. È inoltre necessario presentare l'esito dell'esercitazione Lexicon 20XX (lemma concordato con il docente, specifiche per l'elaborato in Moodle, cartella Forum didattico) e un taccuino di disegni analitici a mano libera contenente rappresentazioni schematiche preferibilmente in pianta delle opere ritenute più significative tra quelle affrontate nel corso. Allo studente è richiesto di argomentare le ragioni della selezione e di contestualizzare l’arco cronologico individuato delle architetture analizzate. Sia l'esercitazione Lexicon 20XX che il Taccuino devono essere in formato .pdf. Entrambi gli elaborati vanno caricati almeno 10 gg di anticipo rispetto al primo appello della sessione prescelta per sostenere l'esame, all'interno della cartella personale (nome e cognome) predisposta dal sistema nello spazio del Corso su One Drive, cartella condivisa "Raccolta documenti / student work /submitted files" (link https://uniroma3.sharepoint.com/:f:/s/STORIADELLARCHITETTURACONTEMPORANEAB/EsXfkO1Wg0hDjYROtZtbbLcBDiO3th0HlyJE1Brf1nyPog?e=sMO0FC)