Dare importanza e spessore a tutte quelle strategie diagnostiche che, non influenzabili da luoghi comuni e mode passeggere, restituiscono un fondamento numerico alla realtà misurata. Mandare un chiaro segnale ai futuri attori della filiera edilizia su quale debba essere il corretto approccio analitico da applicare a questa complessa materia improntata al perseguimento di una reale qualità dell’edificio.
Offrire alla prossima generazione di progettisti la consapevolezza di potersi cimentare con le possibilità tecnologiche offerte dal mercato per divenire protagonisti e certificatori di un processo edilizio finalizzato anche alla prevenzione delle diverse patologie ambientali. Scopo del corso è quello di responsabilizzare e formare i futuri operatori di settore nella scelta di materiali, nelle tecniche costruttive e nelle dinamiche di cantiere in presenza di situazioni patologiche. L’intento è quello di veicolare il più possibile il trasferimento di conoscenze utili ai tecnici che andranno a progettare i prossimi edifici basso-emissivi.
Offrire alla prossima generazione di progettisti la consapevolezza di potersi cimentare con le possibilità tecnologiche offerte dal mercato per divenire protagonisti e certificatori di un processo edilizio finalizzato anche alla prevenzione delle diverse patologie ambientali. Scopo del corso è quello di responsabilizzare e formare i futuri operatori di settore nella scelta di materiali, nelle tecniche costruttive e nelle dinamiche di cantiere in presenza di situazioni patologiche. L’intento è quello di veicolare il più possibile il trasferimento di conoscenze utili ai tecnici che andranno a progettare i prossimi edifici basso-emissivi.
scheda docente
materiale didattico
La qualità della vita all’interno degli ambienti chiusi è determinata dal carico inquinante esterno e da un contributo notevole di agenti contaminanti interni. Il rapporto tra la generica qualità di un ambiente esterno e quella di uno spazio interno risulta di 1 a 5, ovvero in condizioni indoor possiamo subire l’influenza di un quantitativo inquinante fino a cinque volte superiore rispetto all’esterno. Dentro un ambiente confinato possiamo rilevare tutto ciò che è presente anche all’aperto con l’aggiunta dei contaminanti generati dall’involucro edilizio, dagli arredi in esso contenuti, dai prodotti per la pulizia, la cosmesi e l’igiene personale degli occupanti, nonché dalla presenza di animali, insetti, funghi, batteri virus e microrganismi. Non sussistendo all’interno condizioni di aerazione e ventilazione paragonabili a quelle esterne, le concentrazioni di agenti patogeni risultano moltiplicate ed aggravate dalla ridotta dimensione degli spazi di vita, studio e/o lavoro.
Da tali presupposti nasce una materia capace di intervenire progettualmente sulle caratteristiche emissive di un involucro edilizio e di creare condizioni di vita interne che costituiscono la colonna portante di una corretta profilassi di prevenzione ambientale primaria.
I contenuti del corso sono dedicati all’innalzamento della qualità del costruito attraverso lo sviluppo di protocolli (d’analisi e d’intervento) mirati al contenimento degli inquinanti presenti all’interno degli spazi confinati; il suo ambito d’azione invece è caratterizzato da due precise branche d’attività spesso sinergiche: una di audit e una di certificazione. La prima consiste nella misurazione dei composti potenzialmente presenti all’interno degli ambienti confinati al fine di valutarne la concentrazione ed eventualmente intervenire per abbassarla; la seconda invece viene declinata attraverso l’applicazione di protocolli capaci di gestire ogni processo edilizio (sia di ristrutturazione che di nuova costruzione) fin dalla fase progettuale e di garantire la bassa emissività di un edificio al momento della sua consegna.
Compendio di Patologia Ambientale,
Torino, Minerva Medica, 2008.
[02] Nicholas ASHFORD, Claudia MILLER,
Chemical Exposure: Low Levels and High Stakes,
Toronto, John Wiley & Sons, 1998.
[03] Leopoldo BUSA,
Determinazione Attraverso Spazio di Testa Diretto in GC-SM dei Composti Volatili Nocivi Rilasciati dai Materiali Isolanti,
Tesi di Master CasaClima, LUB, prof. S. Angeli, prof.sa C. Benedetti, a.a. 2010-‘11.
[04] Leopoldo BUSA et al.,
Linee Guida ARCA per la Salubrità dell’Aria Indoor,
Rovereto (TN), ARCA Casa Legno, 2015.
[05] Leopoldo BUSA,
Progettare l’Aria,
Rimini (RN), Maggioli, 2020
[06] Carla IACOBELLI et al.,
Fattori di Inquinamento Ambientale: I Composti Volatili Organici (VOCs),
Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 2008.
[07] Gaetano SETTIMO, Lucia BONADONNA,
Qualità dell’Aria Indoor negli Ambienti Sanitari: Strategie di Monitoraggio degli Inquinanti Chimici e Biologici,
Roma, ISS Serie Rapporti ISTISAN 19/17, 2019.
[08] Bill C. WOLVERTON,
Amiche piante,
Milano, Armenia 1998.
Programma
Il corso sviluppa una serie di tematiche d’avanguardia imperniate sul tema della salubrità dei luoghi confinati ed orientate verso la possibilità di sviluppare tale materia attraverso strumenti di progettazione, protocolli pratico-operativi e metodologie diagnostiche capaci di indirizzare verso una vera e propria professione specialistica.La qualità della vita all’interno degli ambienti chiusi è determinata dal carico inquinante esterno e da un contributo notevole di agenti contaminanti interni. Il rapporto tra la generica qualità di un ambiente esterno e quella di uno spazio interno risulta di 1 a 5, ovvero in condizioni indoor possiamo subire l’influenza di un quantitativo inquinante fino a cinque volte superiore rispetto all’esterno. Dentro un ambiente confinato possiamo rilevare tutto ciò che è presente anche all’aperto con l’aggiunta dei contaminanti generati dall’involucro edilizio, dagli arredi in esso contenuti, dai prodotti per la pulizia, la cosmesi e l’igiene personale degli occupanti, nonché dalla presenza di animali, insetti, funghi, batteri virus e microrganismi. Non sussistendo all’interno condizioni di aerazione e ventilazione paragonabili a quelle esterne, le concentrazioni di agenti patogeni risultano moltiplicate ed aggravate dalla ridotta dimensione degli spazi di vita, studio e/o lavoro.
Da tali presupposti nasce una materia capace di intervenire progettualmente sulle caratteristiche emissive di un involucro edilizio e di creare condizioni di vita interne che costituiscono la colonna portante di una corretta profilassi di prevenzione ambientale primaria.
I contenuti del corso sono dedicati all’innalzamento della qualità del costruito attraverso lo sviluppo di protocolli (d’analisi e d’intervento) mirati al contenimento degli inquinanti presenti all’interno degli spazi confinati; il suo ambito d’azione invece è caratterizzato da due precise branche d’attività spesso sinergiche: una di audit e una di certificazione. La prima consiste nella misurazione dei composti potenzialmente presenti all’interno degli ambienti confinati al fine di valutarne la concentrazione ed eventualmente intervenire per abbassarla; la seconda invece viene declinata attraverso l’applicazione di protocolli capaci di gestire ogni processo edilizio (sia di ristrutturazione che di nuova costruzione) fin dalla fase progettuale e di garantire la bassa emissività di un edificio al momento della sua consegna.
Testi Adottati
[01] Giancarlo UGAZIO,Compendio di Patologia Ambientale,
Torino, Minerva Medica, 2008.
[02] Nicholas ASHFORD, Claudia MILLER,
Chemical Exposure: Low Levels and High Stakes,
Toronto, John Wiley & Sons, 1998.
[03] Leopoldo BUSA,
Determinazione Attraverso Spazio di Testa Diretto in GC-SM dei Composti Volatili Nocivi Rilasciati dai Materiali Isolanti,
Tesi di Master CasaClima, LUB, prof. S. Angeli, prof.sa C. Benedetti, a.a. 2010-‘11.
[04] Leopoldo BUSA et al.,
Linee Guida ARCA per la Salubrità dell’Aria Indoor,
Rovereto (TN), ARCA Casa Legno, 2015.
[05] Leopoldo BUSA,
Progettare l’Aria,
Rimini (RN), Maggioli, 2020
[06] Carla IACOBELLI et al.,
Fattori di Inquinamento Ambientale: I Composti Volatili Organici (VOCs),
Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 2008.
[07] Gaetano SETTIMO, Lucia BONADONNA,
Qualità dell’Aria Indoor negli Ambienti Sanitari: Strategie di Monitoraggio degli Inquinanti Chimici e Biologici,
Roma, ISS Serie Rapporti ISTISAN 19/17, 2019.
[08] Bill C. WOLVERTON,
Amiche piante,
Milano, Armenia 1998.
Bibliografia Di Riferimento
[01] Giancarlo UGAZIO, Compendio di Patologia Ambientale, Torino, Minerva Medica, 2008. [02] Nicholas ASHFORD, Claudia MILLER, Chemical Exposure: Low Levels and High Stakes, Toronto, John Wiley & Sons, 1998. [03] Leopoldo BUSA, Determinazione Attraverso Spazio di Testa Diretto in GC-SM dei Composti Volatili Nocivi Rilasciati dai Materiali Isolanti, Tesi di Master CasaClima, LUB, prof. S. Angeli, prof.sa C. Benedetti, a.a. 2010-‘11. [04] Leopoldo BUSA et al., Linee Guida ARCA per la Salubrità dell’Aria Indoor, Rovereto (TN), ARCA Casa Legno, 2015. [05] Leopoldo BUSA, Progettare l’Aria, Rimini (RN), Maggioli, 2020 [06] Carla IACOBELLI et al., Fattori di Inquinamento Ambientale: I Composti Volatili Organici (VOCs), Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 2008. [07] Gaetano SETTIMO, Lucia BONADONNA, Qualità dell’Aria Indoor negli Ambienti Sanitari: Strategie di Monitoraggio degli Inquinanti Chimici e Biologici, Roma, ISS Serie Rapporti ISTISAN 19/17, 2019. [08] Bill C. WOLVERTON, Amiche piante, Milano, Armenia 1998.Modalità Erogazione
Il corso si sviluppa in sessioni di lezione equamente di divise tra teoria e pratica/esercitazione che vengono settimanalmente proposte in base alle esigenze organizzative, generalmente ogni sessione è costituita da: • n.2 ore di lezione teorica, • n.1 ora dedicata ad esercizi pratici per l’apprendimento degli argomenti trattati, • n.1 ora di revisione per lo sviluppo del progetto di un edificio basso emissivo (che sarà anche argomento d’esame). Durante il corso si svolgeranno alcune lezioni teoriche dedicate all’apprendimento di specifiche nozioni (soprattutto impiantistiche) che saranno tenute da professionisti/aziende operanti nel mercato italiano della salubrità edilizia, nonché alcune ore di presentazione della professione gestite da tecnici affermati che già lavorano nell’ambito della progettazione di edifici basso-emissivi applicando i principi di salubrità dell’aria che vengono trasmessi durante il corso.Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria per il 75% del corso.Modalità Valutazione
Prova orale
scheda docente
materiale didattico
La qualità della vita all’interno degli ambienti chiusi è determinata dal carico inquinante esterno e da un contributo notevole di agenti contaminanti interni. Il rapporto tra la generica qualità di un ambiente esterno e quella di uno spazio interno risulta di 1 a 5, ovvero in condizioni indoor possiamo subire l’influenza di un quantitativo inquinante fino a cinque volte superiore rispetto all’esterno. Dentro un ambiente confinato possiamo rilevare tutto ciò che è presente anche all’aperto con l’aggiunta dei contaminanti generati dall’involucro edilizio, dagli arredi in esso contenuti, dai prodotti per la pulizia, la cosmesi e l’igiene personale degli occupanti, nonché dalla presenza di animali, insetti, funghi, batteri virus e microrganismi. Non sussistendo all’interno condizioni di aerazione e ventilazione paragonabili a quelle esterne, le concentrazioni di agenti patogeni risultano moltiplicate ed aggravate dalla ridotta dimensione degli spazi di vita, studio e/o lavoro.
Da tali presupposti nasce una materia capace di intervenire progettualmente sulle caratteristiche emissive di un involucro edilizio e di creare condizioni di vita interne che costituiscono la colonna portante di una corretta profilassi di prevenzione ambientale primaria.
I contenuti del corso sono dedicati all’innalzamento della qualità del costruito attraverso lo sviluppo di protocolli (d’analisi e d’intervento) mirati al contenimento degli inquinanti presenti all’interno degli spazi confinati; il suo ambito d’azione invece è caratterizzato da due precise branche d’attività spesso sinergiche: una di audit e una di certificazione. La prima consiste nella misurazione dei composti potenzialmente presenti all’interno degli ambienti confinati al fine di valutarne la concentrazione ed eventualmente intervenire per abbassarla; la seconda invece viene declinata attraverso l’applicazione di protocolli capaci di gestire ogni processo edilizio (sia di ristrutturazione che di nuova costruzione) fin dalla fase progettuale e di garantire la bassa emissività di un edificio al momento della sua consegna.
Compendio di Patologia Ambientale,
Torino, Minerva Medica, 2008.
[02] Nicholas ASHFORD, Claudia MILLER,
Chemical Exposure: Low Levels and High Stakes,
Toronto, John Wiley & Sons, 1998.
[03] Leopoldo BUSA,
Determinazione Attraverso Spazio di Testa Diretto in GC-SM dei Composti Volatili Nocivi Rilasciati dai Materiali Isolanti,
Tesi di Master CasaClima, LUB, prof. S. Angeli, prof.sa C. Benedetti, a.a. 2010-‘11.
[04] Leopoldo BUSA et al.,
Linee Guida ARCA per la Salubrità dell’Aria Indoor,
Rovereto (TN), ARCA Casa Legno, 2015.
[05] Leopoldo BUSA,
Progettare l’Aria,
Rimini (RN), Maggioli, 2020
[06] Carla IACOBELLI et al.,
Fattori di Inquinamento Ambientale: I Composti Volatili Organici (VOCs),
Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 2008.
[07] Gaetano SETTIMO, Lucia BONADONNA,
Qualità dell’Aria Indoor negli Ambienti Sanitari: Strategie di Monitoraggio degli Inquinanti Chimici e Biologici,
Roma, ISS Serie Rapporti ISTISAN 19/17, 2019.
[08] Bill C. WOLVERTON,
Amiche piante,
Milano, Armenia 1998.
Programma
Il corso sviluppa una serie di tematiche d’avanguardia imperniate sul tema della salubrità dei luoghi confinati ed orientate verso la possibilità di sviluppare tale materia attraverso strumenti di progettazione, protocolli pratico-operativi e metodologie diagnostiche capaci di indirizzare verso una vera e propria professione specialistica.La qualità della vita all’interno degli ambienti chiusi è determinata dal carico inquinante esterno e da un contributo notevole di agenti contaminanti interni. Il rapporto tra la generica qualità di un ambiente esterno e quella di uno spazio interno risulta di 1 a 5, ovvero in condizioni indoor possiamo subire l’influenza di un quantitativo inquinante fino a cinque volte superiore rispetto all’esterno. Dentro un ambiente confinato possiamo rilevare tutto ciò che è presente anche all’aperto con l’aggiunta dei contaminanti generati dall’involucro edilizio, dagli arredi in esso contenuti, dai prodotti per la pulizia, la cosmesi e l’igiene personale degli occupanti, nonché dalla presenza di animali, insetti, funghi, batteri virus e microrganismi. Non sussistendo all’interno condizioni di aerazione e ventilazione paragonabili a quelle esterne, le concentrazioni di agenti patogeni risultano moltiplicate ed aggravate dalla ridotta dimensione degli spazi di vita, studio e/o lavoro.
Da tali presupposti nasce una materia capace di intervenire progettualmente sulle caratteristiche emissive di un involucro edilizio e di creare condizioni di vita interne che costituiscono la colonna portante di una corretta profilassi di prevenzione ambientale primaria.
I contenuti del corso sono dedicati all’innalzamento della qualità del costruito attraverso lo sviluppo di protocolli (d’analisi e d’intervento) mirati al contenimento degli inquinanti presenti all’interno degli spazi confinati; il suo ambito d’azione invece è caratterizzato da due precise branche d’attività spesso sinergiche: una di audit e una di certificazione. La prima consiste nella misurazione dei composti potenzialmente presenti all’interno degli ambienti confinati al fine di valutarne la concentrazione ed eventualmente intervenire per abbassarla; la seconda invece viene declinata attraverso l’applicazione di protocolli capaci di gestire ogni processo edilizio (sia di ristrutturazione che di nuova costruzione) fin dalla fase progettuale e di garantire la bassa emissività di un edificio al momento della sua consegna.
Testi Adottati
[01] Giancarlo UGAZIO,Compendio di Patologia Ambientale,
Torino, Minerva Medica, 2008.
[02] Nicholas ASHFORD, Claudia MILLER,
Chemical Exposure: Low Levels and High Stakes,
Toronto, John Wiley & Sons, 1998.
[03] Leopoldo BUSA,
Determinazione Attraverso Spazio di Testa Diretto in GC-SM dei Composti Volatili Nocivi Rilasciati dai Materiali Isolanti,
Tesi di Master CasaClima, LUB, prof. S. Angeli, prof.sa C. Benedetti, a.a. 2010-‘11.
[04] Leopoldo BUSA et al.,
Linee Guida ARCA per la Salubrità dell’Aria Indoor,
Rovereto (TN), ARCA Casa Legno, 2015.
[05] Leopoldo BUSA,
Progettare l’Aria,
Rimini (RN), Maggioli, 2020
[06] Carla IACOBELLI et al.,
Fattori di Inquinamento Ambientale: I Composti Volatili Organici (VOCs),
Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 2008.
[07] Gaetano SETTIMO, Lucia BONADONNA,
Qualità dell’Aria Indoor negli Ambienti Sanitari: Strategie di Monitoraggio degli Inquinanti Chimici e Biologici,
Roma, ISS Serie Rapporti ISTISAN 19/17, 2019.
[08] Bill C. WOLVERTON,
Amiche piante,
Milano, Armenia 1998.
Bibliografia Di Riferimento
[01] Giancarlo UGAZIO, Compendio di Patologia Ambientale, Torino, Minerva Medica, 2008. [02] Nicholas ASHFORD, Claudia MILLER, Chemical Exposure: Low Levels and High Stakes, Toronto, John Wiley & Sons, 1998. [03] Leopoldo BUSA, Determinazione Attraverso Spazio di Testa Diretto in GC-SM dei Composti Volatili Nocivi Rilasciati dai Materiali Isolanti, Tesi di Master CasaClima, LUB, prof. S. Angeli, prof.sa C. Benedetti, a.a. 2010-‘11. [04] Leopoldo BUSA et al., Linee Guida ARCA per la Salubrità dell’Aria Indoor, Rovereto (TN), ARCA Casa Legno, 2015. [05] Leopoldo BUSA, Progettare l’Aria, Rimini (RN), Maggioli, 2020 [06] Carla IACOBELLI et al., Fattori di Inquinamento Ambientale: I Composti Volatili Organici (VOCs), Roma, Consiglio Nazionale delle Ricerche, 2008. [07] Gaetano SETTIMO, Lucia BONADONNA, Qualità dell’Aria Indoor negli Ambienti Sanitari: Strategie di Monitoraggio degli Inquinanti Chimici e Biologici, Roma, ISS Serie Rapporti ISTISAN 19/17, 2019. [08] Bill C. WOLVERTON, Amiche piante, Milano, Armenia 1998.Modalità Erogazione
Il corso si sviluppa in sessioni di lezione equamente di divise tra teoria e pratica/esercitazione che vengono settimanalmente proposte in base alle esigenze organizzative, generalmente ogni sessione è costituita da: • n.2 ore di lezione teorica, • n.1 ora dedicata ad esercizi pratici per l’apprendimento degli argomenti trattati, • n.1 ora di revisione per lo sviluppo del progetto di un edificio basso emissivo (che sarà anche argomento d’esame). Durante il corso si svolgeranno alcune lezioni teoriche dedicate all’apprendimento di specifiche nozioni (soprattutto impiantistiche) che saranno tenute da professionisti/aziende operanti nel mercato italiano della salubrità edilizia, nonché alcune ore di presentazione della professione gestite da tecnici affermati che già lavorano nell’ambito della progettazione di edifici basso-emissivi applicando i principi di salubrità dell’aria che vengono trasmessi durante il corso.Modalità Frequenza
La frequenza è obbligatoria per il 75% del corso.Modalità Valutazione
Prova orale