Elaborazione di un progetto a scala urbana (master plan) con particolare attenzione ai temi della resilienza al cambiamento climatico e al rapporto tra forma fisica e forma sociale. Fra i temi trattati: uso dello spazio; temporalità di movimento degli abitanti; spazi aperti e costruiti; disegno del suolo e delle infrastrutture; luoghi della socialità, dell’abitare e del lavoro. Inoltre, vengono analizzati i modelli dello sviluppo urbano e demografico, del consumo di suolo, del traffico, della sostenibilità alimentare, delle interazioni sociali e degli spazi urbani, dell'economia e del metabolismo della città.
scheda docente
materiale didattico
Ci proponiamo di conferire significato al complesso di spazi, di forme, di simboli che connotano, da un punto di vista storico-culturale e sociale, la città che abitiamo per contribuire a restituirne la “forma urbis”.
Riabitare, riscrivere. Una prima rappresentazione di Roma è data dai “grumi edificati” tenuti assieme dalle infrastrutture, in continua trasformazione, una sovrascrittura su un testo in parte già scritto. Mentre l’espansione è proceduta per aggiunte, ora la crescita può avvenire per stratificazione sull’esistente e si costruisce sopra al già costruito.
C. Amato, C. Ravagnan, Percorsi di Resilienza. Rilancio e riuso delle ferrovie in dismissione nei territori fragili tra Italia e Spagna. Aracne, Roma, 2020
Programma
Oggi le città si presentano come territori abitati, sono sempre più delle "endless city". Anche Roma ha tracimato ormai ben oltre i suoi confini amministrativi, si può parlare di Città Regione. Confrontarsi con questa condizione ha una valenza che va oltre il caso romano. Ma questa vastità vorremmo interrogarla chiedendoci: qual è la “forma urbis” attuale di Roma? Il “grande progetto” di Roma è riconoscerne la “forma urbis” attuale. Sono “i vuoti” non edificati ma in realtà pieni di valori: agricoli, ambientali (parchi e riserve) ed ecologici. Il suolo, l’acqua che nel loro intreccio con l’estensione territoriale, le differenti densità dell’abitare, i segni della storia che si sono depositati nel tempo a dare “forma all’urbis” attuale, quella che traguarda il futuro.Ci proponiamo di conferire significato al complesso di spazi, di forme, di simboli che connotano, da un punto di vista storico-culturale e sociale, la città che abitiamo per contribuire a restituirne la “forma urbis”.
Riabitare, riscrivere. Una prima rappresentazione di Roma è data dai “grumi edificati” tenuti assieme dalle infrastrutture, in continua trasformazione, una sovrascrittura su un testo in parte già scritto. Mentre l’espansione è proceduta per aggiunte, ora la crescita può avvenire per stratificazione sull’esistente e si costruisce sopra al già costruito.
Testi Adottati
M. Cerasoli, Politiche ferroviarie, modelli di mobilità e territorio. Le ferrovie italiane nell'epoca della pseudo liberalizzazione. Aracne, Roma, 2012.C. Amato, C. Ravagnan, Percorsi di Resilienza. Rilancio e riuso delle ferrovie in dismissione nei territori fragili tra Italia e Spagna. Aracne, Roma, 2020
Bibliografia Di Riferimento
su Roma, i suoi piani e l’evoluzione urbana / about Rome, plans and urban development: I. Insolera, Roma moderna. Torino, Einaudi, 1993. P.O. Rossi, Roma, Guida all'architettura moderna, 1909-1984. Laterza, Roma-Bari, 1993 sull’urbanistica e l’evoluzione disciplinare / about urbanism and discipline evolution : G. Astengo, Voce “Urbanistica” dell’Enciclopedia Universale dell'Arte, Ist. Geograf. De Agostini, Novara 1984 (vol. XIV, pp. 541-642) Ivan Blecic , Arnaldo Cecchini, Verso una pianificazione antifragile. Franco Angeli. Milano, 2016 L. Benevolo, Le origini dell’urbanistica moderna, Laterza, 1967 L. Mazza, Trasformazioni del piano, Franco Angeli, 1997 G. Piccinato, Un mondo di città, Edizioni di Comunità, Torino, 2002 G. Piccinato, La costruzione dell’urbanistica 1871-1914, Officina, 1978 R. Pavia, Le paure dell’urbanistica. Meltemi edizioni, Genova, 2005 C. Ravagnan, Rigenerare le città e i territori contemporanei. Prospettive e nuovi riferimenti operativi per la sperimentazione. Aracne editrice, 2019 D. Wieczorek, Camillo Sitte e gli inizi dell’urbanistica moderna. Jaka Book, 1994 sulle tecniche / about techniques: M. Cerasoli, “Qualità urbana, mobilità, qualità della vita: una “grammatica” per il Rinascimento della città”. In: «URBANISTICA INFORMAZIONI», n° 263 S.I., sessione speciale n° 7 del 2015, pag. 16-19. C. Chiodi, La città moderna. Tecnica urbanistica, a cura di G. Sartorio, Roma 2006 P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Roma, NIS, 2001Modalità Erogazione
Lo svolgimento del corso seguirà un iter bidirezionale e interlocutorio tra docenti e studenti, durante il quale si affronteranno i temi teorici della progettazione urbanistica e quelli strettamente legati alle pratiche urbanistiche. Momento fondamentale del corso sarà costituito dalla serie di incontri di verifica e confronto, tale da consentire uno scambio continuo tra le esperienze progressivamente maturate.Modalità Frequenza
Gli studenti devono aver seguito almeno il 75% delle lezioni per essere ammessi all'esameModalità Valutazione
Per sostenere l’esame gli studenti dovranno dare prova individualmente di aver acquisito gli elementi della disciplina forniti durante il corso e illustrare il prodotto della loro esercitazione nel corso di una esposizione collettiva.