21010264-1 - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Gli obiettivi formativi del singolo modulo contribuiscono a definire l’insieme degli obiettivi dell’intero corso.
Il corso lavora sull’analisi integrata dei sistemi insediativi, ambientali e infrastrutturali che insistono su una porzione di territorio romano. La lettura critica dei fattori morfologici, delle componenti sociali e delle relazioni di contesto sono il punto di partenza per il progetto dello spazio urbano; principale oggetto dell’esercizio progettuale è lo spazio pubblico e i dispositivi architettonici utili alla sua attrezzatura con un primo esame dei comportamenti negli spazi pubblici e delle relazioni tra progetto e pratiche d’uso.


scheda docente | materiale didattico

Programma

Il corso prevede un esercizio progettuale, alla scala del progetto urbano, che propone un focus particolare sullo spazio pubblico e la sua “attrezzatura”.

Uno dei principali obbiettivi del corso è che gli studenti si confrontino, in prima battuta, con un esercizio di lettura complessa e stratificata del territorio e dei contesti di azione a diverse scale; una lettura capace di interpretare e confrontarsi con gli elementi appartenenti a tre fondamentali sistemi che caratterizzano i contesti delle città contemporanee: i sistemi naturali (suolo, acqua, vegetazione, …), il sistema "evolutivo" delle modificazioni antropiche e insediative e le reti infrastrutturali che guidano e orientano queste modificazioni.

Questo esercizio di lettura critica che evidenzia i caratteri specifici del territorio e le loro interazioni è infatti il primo passo per affrontare progettualmente le sfide della contemporaneità che riguardano il modo di occupare e modificare lo spazio che abitiamo, a maggior ragione se si tratta di spazi collettivi.

L'esercizio progettuale oggetto del corso si concentra, pertanto, su un'area della città di Roma in cui i tre sistemi evidenziati (insediativo, naturale, infrastrutturale) presentano elementi di particolare interesse: si tratta del territorio che si attesta alla via Tiburtina e che, come un palinsesto, si compone di molteplici stratificazioni. Nell’immagine del paesaggio attuale, seppure con intensità differenti, queste stratificazioni riescono ancora a leggersi in maniera più o meno definita: il sistema naturale dell’alveo dell’Aniene e dei suoi affluenti, lo sviluppo antropico dei nuclei abitativi e produttivi e una fitta rete infrastrutturale di collegamento est-ovest. Questi sistemi si intersecano, si combinano o si sovrappongono, rendendosi riconoscibili con gradazioni diverse lungo tutto il tracciato della via. La loro storia e origine è antica e ricalca una direzione di percorrenza legata alla forma del territorio e che appartiene ancora oggi al progressivo e disomogeneo movimento di espansione della città di Roma verso est. A questa espansione è dovuta l’intensità dei flussi di persone che da e verso quei luoghi si spostano ogni giorno, facendo in modo che questo quadrante di città resti ancora fortemente attenzionato.

Il corso è dunque diviso in due fasi:
- la prima sviluppa e guida gli studenti nel processo di analisi critica che si concentrerà su un settore “assegnato” della via Tiburtina e sui suoi dintorni; la prima fase si conclude con l’individuazione, da parte degli studenti, di una più definita e limitata “area progetto” che consenta di affrontare con il progetto i principali temi di interesse emersi dall’analisi critica.

- la seconda fase è quella progettuale. Il focus principale dell’esercizio riguarderà il progetto di un nuovo spazio pubblico: il tema potrà essere declinato in diverse direzioni che dovranno mostrarsi coerenti con le motivazioni che, nella fase precedente, hanno condotto alla scelta dell’“area progetto” (progetto di spazio aperto e/o sistemazioni paesaggistiche e/o insediamento di nuove attrezzature di interesse collettivo, …); l’obbiettivo generale del progetto sarà quello di immaginare trasformazioni capaci di innescare processi virtuosi per la vita e la cura degli spazi comuni.

Il progetto dovrà confrontarsi da una parte con il tema degli “usi complessi” degli spazi pubblici, studiando e interrogando le componenti sociali e il panorama di attori presenti e dall’altra con le sempre più urgenti questioni di sostenibilità, con un focus sui temi dell’adattamento e della mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici in ambiente urbano.


Testi Adottati

Bjur H., Santillo Frizell B., Via Tiburtina: space, movement and artifacts in the urban landscape, Svenska institutet i Rom, Roma 2009.
Boano, C. (2020) Progetto Minore. Alla ricerca della minorità nel progetto urbanistico ed architettonico, LetteraVentidue, Siracusa
Corboz A. (1985) Il territorio come palinsesto, «Casabella» 516, pp. 22-27.
De Solà Morales, M. (a cura di) (1999), Progettare città/Designing Cities, «Quaderni di Lotus», 23.
Erbani M. (2022) Il territorio manoscritto. Strumenti per un’indagine territoriale lungo la via Tiburtina da Tivoli a Roma, Tesi di Dottorato in “Architettura: Innovazione e Patrimonio”, Roma Tre.
Pone M. (2019) Architetture devianti. Il potenziale infrastrutturale dell’architettura, Tesi di Dottorato in “Paesaggi della città contemporanea”, Roma Tre
Pone M. (2021) ‘Sul potenziale della situazione: architettura come infrastruttura’, in Op.Cit Selezione della critica d’arte contemporanea, 170.
Rykwert J., Learning from the Street, «Lotus», 158, 2015, pp. 102-113.
Salat, S. (2011) Cities and forms: On sustainable urbanism. Editeurs des Sciences et des Arts Hermann

Bibliografia Di Riferimento

Appleyard D., Lynch K., Myer J. R. (1964) The view from the road, MIT press, Cambridge MA D’Ammando A., Morawski T., Velotti S. (2023) Urban Forms of Life. Per una critica delle forme di vita urbana. Quodlibet Studio, Macerata De Matteis, A. (2018). Architettura e realtà. Crisi e nuovi orizzonti del progetto contemporaneo, Quodlibet Studio, Recanati Farinelli F. (2003) Geografia. Un’introduzione ai modelli del mondo, Einaudi, Torino. Insolera I. (2011) Roma moderna. Da Napoleone I al XXI secolo, Einaudi, Torino Latour B. (2022) Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia, Einaudi, Torino Lefebvre H. (2018) La produzione dello spazio, Pgreco, Milano Mezzadra, S. (2016) Terra e Confini, metamorfosi di un solco, Manifestolibri, Castel San Pietro Romano (RM) Petti, A. (2007) Arcipelaghi e enclave. Architettura dell’ordinamento spaziale contemporaneo, Mondadori, Milano Pone M. (2022) L’esperienza della soglia: progetto minore per luoghi-di-non, in Op.Cit Selezione della critica d’arte contemporanea, 173 Pone M. (2019) Paesaggi dell’Antropocene, in Op.Cit Selezione della critica d’arte contemporanea, 165 Secchi, B. (2013) La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza, Roma-Bari Sennett, R. (2012) Insieme. Rituali, piaceri, politiche della collaborazione, Feltrinelli, Milano Sennett, R. (2018) Costruire e abitare. Etica per la città, Feltrinelli, Milano Spirito, F. (1993) I “termini” del progetto urbano. Selezione antologica dell’esperienza italiana 1919-1991, Officina Edizioni, Roma Turpin, E. (2013). Architecture in the Anthropocene encounters among design, deep time, science, and philosophy. Ann Arbor: Michigan Publishing

Modalità Erogazione

Il corso è diviso in 2 fasi: nella prima si sviluppa il lavoro di analisi critica, nella seconda l’esercizio progettuale. La prima fase ha una durata di 5 o 6 settimane (termina nella seconda metà di novembre) e prevede attività di didattica frontale, seminari con ospiti esperti, sopralluoghi e attività laboratoriali; si conclude con la produzione di elaborati di analisi sintetici e interpretativi (disegni, modelli, elaborati digitali, …) e con l’individuazione dell’“area progetto”; La seconda fase ha una durata di circa 7 o 8 settimane e prevede prevalentemente attività laboratoriale e integrazioni di didattica frontale; è prevista in questa seconda fase una consegna intermedia nella prima metà di gennaio, che prenderà in esame e valuterà la prima fase di lavoro e l’impostazione generale di progetto. Il lavoro prosegue con la definizione e l’approfondimento degli aspetti che caratterizzano specificamente i progetti sviluppati dagli studenti fino alla data della prova finale. Gli studenti svolgono il lavoro in gruppi di 2-3 persone. Agli studenti saranno forniti: cartografie e disegni di base in diversi formati (dwg, illustrator, shapefile), riferimenti bibliografici e fonti iconografiche.

Modalità Frequenza

La frequenza del corso è obbligatoria. Possono sostenere l’esame solo coloro che avranno prodotto gli elaborati di analisi richiesti nella prima fase del corso e avranno effettuato la consegna intermedia prevista nella seconda fase.

Modalità Valutazione

La verifica dell’apprendimento si basa sull’esposizione degli elaborati di analisi sviluppati in prima fase e degli elaborati progettuali realizzati nella seconda fase. La prova avviene in forma pubblica e gli elaborati dei gruppi saranno discussi collettivamente.