scheda docente
materiale didattico
Il corso si propone di fornire i codici analitici e interpretativi per lo studio della storia dell’architettura in Italia, Europa e nell’area mediterranea in un percorso cronologico che va dall’antica Roma alla fine del Cinquecento con approfondimenti storico-critici su edifici e città, architetti e committenti, materiali e tecniche. Particolare attenzione verrà data alle tecniche del disegno, agli strumenti della progettazione e alle convenzioni di rappresentazione utilizzate nel tempo.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI:
Fornire appropriate metodologie di analisi degli edifici nel rispetto dei contesti storici e delle relative dinamiche economiche, tecnologiche, socioculturali ed estetiche del tempo e sviluppare adeguate capacità interpretative dei fenomeni architettonici con autonomia di giudizio, proprietà di linguaggio ed efficacia comunicativa.
1: analizzare criticamente i manufatti architettonici nei loro contesti urbani e territoriali.
2: apprendere le diverse tecniche costruttive e l’utilizzo dei materiali rispetto ai diversi ambiti geografici e storici.
3: comprendere la natura dello spazio, i caratteri del territorio e la costruzione del paesaggio attraverso il tempo.
4: esaminare criticamente le fonti sulla storia dell’architettura e problematizzarne definizioni, concetti e categorie di riferimento.
5: riconoscere le convenzioni del disegno e gli strumenti di comunicazione del progetto rispetto alle culture e alle epoche.
MODULO 1: ANTICHITÀ (IV SEC. A.C.–VI SEC. D.C.)
Architettura romana: dalla Repubblica all’Impero
L’arte di costruire dei romani; l’architettura militare e il castrum; caratteri, funzioni e spazi della città romana: innovazioni funzionali e tipologiche; materiali e tecniche: calcestruzzo e volte gettate; i processi di standardizzazione della produzione edilizia.
Infrastrutture del territorio e antropizzazione del paesaggio
Centuriazioni, bonifiche, acquedotti, ponti, strade; estrazione e commercio dei marmi e dei materiali edilizi attraverso il Mediterraneo; i grandi santuari repubblicani del Lazio.
La topografia di Roma da Augusto a Diocleziano
Gli ordini architettonici, Vitruvio e il De architectura; la “Forma Urbis Romae” e le XIV regiones dell’Urbe; architettura pubblica e religiosa a Roma; il Foro boario; il Foro romano, il Campo marzio, i Fori imperiali.
Città e monumenti romani in Italia e nel Mediterraneo
L’edilizia residenziale; la Domus aurea neroniana e il Colosseo; il Palatino e la Domus augustana; le domus e le ville.
I grandi cantieri imperiali di Roma
Il Foro e i Mercati di Traiano, il Pantheon e la villa Adriana a Tivoli.
Architetture tardo-imperiali nel Mediterraneo
I grandi impianti termali di Roma; il tempio di Minerva medica; il palazzo di Diocleziano a Spalato; le grandi metropoli del mediterraneo: Leptis Magna; Sabratha; Palmira; Baalbek.
Architettura paleocristiana da Roma a Gerusalemme
Le domus ecclesiae, i tituli e le antiche chiese di Roma; San Pietro; San Giovanni in Laterano; Santa Croce in Gerusalemme; Santa Costanza; l’Anastasis di Gerusalemme; San Lorenzo a Milano.
La topografia di Costantinopoli da Costantino a Giustiniano
Spazi e architetture della nuova Roma sul Bosforo; il palazzo imperiale e il circo; l’Apostoleion di Costantino; Santi Sergio e Bacco; Hagía Sophía di Giustiniano; Procopio di Cesarea e il De aedificiis; le architetture ravennati e San Vitale.
MODULO 2: MEDIOEVO (VII-XIV SECC.)
Architettura altomedievale dall’Impero d’Oriente al Sacro Romano Impero
L’architettura longobarda e dei regni barbarici; la “rinascenza” carolingia, l’idea di Roma e la permanenza dell’architettura antica; l'architettura ottoniana; l’architettura monastica tra Oriente e Occidente e la pianta del monastero di San Gallo; caratteri, funzioni e spazi della città altomedievale; la Cappella palatina di Aquisgrana.
Architettura romanica tra pellegrinaggi e crociate
Caratteri nazionali del Romanico europeo e mediterraneo; materiali e tecniche: l’arco a tutto sesto, il muro portante e la volta a crociera; chiese e spedali di pellegrinaggio e le architetture dei crociati; il Santo Sepolcro di Gerusalemme e le architetture ad instar; l’abbazia di Cluny III e le chiese di pellegrinaggio.
Architettura romanica tra sovranità feudale e liberi comuni
Caratteri regionali del Romanico in Italia; caratteri, funzioni e spazi della città medievale; la piazza della cattedrale e la piazza del palazzo comunale; la circolazione delle maestranze romaniche e le corporazioni delle Arti dei mestieri; Sant’Ambrogio a Milano; il duomo di Modena e il battistero di Parma; piazza dei Miracoli a Pisa; il Romanico fiorentino.
Origine e diffusione dell’architettura gotica dall’Île-de-France al resto d’Europa
Regioni e stili del Gotico; l’abbazia di St. Denis e l’abate Suger; la poetica della luce; materiali e tecniche: l’arco a sesto acuto, il pilastro polistilo, la volta a costoloni, la campata con volte a crociera, l’arco rampante, le vetrate; la cattedrale gotica francese; il Taccuino di Villard de Honnecour; l’architettura della congregazione benedettina cistercense.
Alle origini dell’architettura italiana
Caratteri, funzioni e spazi della città medievale italiana tra Due e Trecento; cattedrali, chiese e piazze; i nuovi ordini mendicanti e i loro conventi in città; l’architettura residenziale mercantile e borghese; i grandi cantieri del gotico italiano; San Francesco ad Assisi; Santa Croce e Santa Maria Novella a Firenze; piazza San Marco a Venezia; il duomo di Milano.
MODULO 3: RINASCIMENTO (XV-XVI SECC.)
Umanesimo e memoria dell’antico
La rinascita dell’arte classica; Vitruvio e la riscoperta degli ordini architettonici; la costruzione dello spazio prospettico; all’origine della moderna figura dell’architetto; le strategie di comunicazione del progetto attraverso disegni e modelli; la trattatistica architettonica.
L’opera di Filippo Brunelleschi a Firenze
Le innovazioni tecnologiche e il cantiere rinascimentale; la cupola di Santa Maria del Fiore; l’Ospedale degli Innocenti; la Sagrestia vecchia e San Lorenzo; Santo Spirito; la cappella dei Pazzi; palazzo Pitti.
Leon Battista Alberti, pratica e teoria architettonica
Il nuovo palazzo fiorentino; le committenze dei Rucellai a Firenze, dei Malatesta a Rimini, dei Gonzaga a Mantova; il De re aedificatoria in rapporto al De Architectura di Vitruvio le origini del moderno trattato di architettura.
L’architettura del Quattrocento a Firenze
La signoria dissimulata dei Medici e la committenza architettonica; Michelozzo e Donatello; Giuliano da Sangallo e Giuliano da Maiano; la nascita dello spazio prospettico.
Principi, città, architetti nel Quattrocento italiano
Pio II e Pienza; Federico da Montefeltro e il palazzo Ducale di Urbino; Francesco di Giorgio architetto al servizio di principi e repubbliche; Donato Bramante e Leonardo da Vinci alla corte di Ludovico il Moro.
Bramante e la committenza papale a Roma al tempo di Giulio II
Lo sperimentalismo tipologico bramantesco; Santa Maria della Pace, il tempietto di San Pietro in Montorio; il cortile del Belvedere; il cantiere di San Pietro; il coro di Santa Maria del Popolo; il palazzo dei Tribunali e la nuova via Giulia; il nuovo palazzo romano.
Raffaello e Giulio Romano
Gli allievi di Bramante; l'architettura di Raffaello e il ruolo dell’antico; architettura e pittura nelle Stanze vaticane; la cappella Chigi in Santa Maria del Popolo; l'architettura di Giulio Romano; Palazzo Stati-Maccarani; villa Madama e villa Lante a Roma; Giulio Romano architetto ducale a Mantova; palazzo Te, il cortile della Cavallerizza in palazzo Ducale e il duomo di Mantova.
Baldassarre Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane
Il disegno come forma di sperimentazione tipologica e formale del progetto; l'architettura di Peruzzi; la villa Farnesina-Chigi; palazzo Massimo e palazzo Savelli nel teatro di Marcello; l'architettura di Antonio da Sangallo il Giovane tra teoria e pratica di cantiere; Palazzo Farnese e San Pietro.
L’architettura di Michelangelo tra Firenze e Roma
Le prime opere; la tomba di Giulio II e la volta della Cappella Sistina; il complesso di San Lorenzo a Firenze; disegno e modello nell'architettura di Michelangelo; piazza del Campidoglio; palazzo Farnese; il cantiere di San Pietro e la cupola; la cappella Sforza in Santa Maria Maggiore; porta Pia e Santa Maria degli Angeli; i disegni architettonici della maturità.
Jacopo Sansovino, Andrea Falconetto e Michele Sanmicheli
Identità dell’architettura veneta tra Stato da Terra e Stato da Mar.
L’architettura di Andrea Palladio
La villa veneta tra otium e negotium; il palazzo urbano palladiano; l’edificio della chiesa in rapporto alla sua facciata; teoria e pratica dell'architettura nel trattato palladiano I Quattro libri dell’architettura.
Visite didattiche ed escursioni
Alcune lezioni del giovedì sono generalmente costituite da visite didattiche a siti archeologici e a complessi architettonici di Roma.
Carlo Tosco, L’architettura italiana nel Trecento, Bologna, Il Mulino, 2023.
Donatella Calabi, La città del primo Rinascimento, 2001.
Altri testi forniti in pdf durante le lezioni e caricati su Teams.
In mancanza di una conoscenza di base della storia dell’architettura e dell’arte relativa ai periodi affrontati nelle lezioni è fortemente suggerita la lettura di questo manuale scolastico di storia dell’arte e dell’architettura:
Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Arte. Una storia naturale e civile, Torino, Einaudi Scuola, vari volumi a seconda delle edizioni: Prima edizione: primi tre volumi; Edizione Blu 2022: primi due volumi.
In alternativa, si rimanda a:
Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Milano, Zanichelli, vari volumi a seconda delle edizioni: Versione Verde compatta: primi due volumi; Versione Arancione: primi tre volumi.
Fruizione: 21001993 STORIA DELL'ARCHITETTURA 1 in Scienze dell'architettura L-17 CANALE II MUSSOLIN MAURO
Programma
PROGRAMMA DELL’INSEGNAMENTOIl corso si propone di fornire i codici analitici e interpretativi per lo studio della storia dell’architettura in Italia, Europa e nell’area mediterranea in un percorso cronologico che va dall’antica Roma alla fine del Cinquecento con approfondimenti storico-critici su edifici e città, architetti e committenti, materiali e tecniche. Particolare attenzione verrà data alle tecniche del disegno, agli strumenti della progettazione e alle convenzioni di rappresentazione utilizzate nel tempo.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI:
Fornire appropriate metodologie di analisi degli edifici nel rispetto dei contesti storici e delle relative dinamiche economiche, tecnologiche, socioculturali ed estetiche del tempo e sviluppare adeguate capacità interpretative dei fenomeni architettonici con autonomia di giudizio, proprietà di linguaggio ed efficacia comunicativa.
1: analizzare criticamente i manufatti architettonici nei loro contesti urbani e territoriali.
2: apprendere le diverse tecniche costruttive e l’utilizzo dei materiali rispetto ai diversi ambiti geografici e storici.
3: comprendere la natura dello spazio, i caratteri del territorio e la costruzione del paesaggio attraverso il tempo.
4: esaminare criticamente le fonti sulla storia dell’architettura e problematizzarne definizioni, concetti e categorie di riferimento.
5: riconoscere le convenzioni del disegno e gli strumenti di comunicazione del progetto rispetto alle culture e alle epoche.
MODULO 1: ANTICHITÀ (IV SEC. A.C.–VI SEC. D.C.)
Architettura romana: dalla Repubblica all’Impero
L’arte di costruire dei romani; l’architettura militare e il castrum; caratteri, funzioni e spazi della città romana: innovazioni funzionali e tipologiche; materiali e tecniche: calcestruzzo e volte gettate; i processi di standardizzazione della produzione edilizia.
Infrastrutture del territorio e antropizzazione del paesaggio
Centuriazioni, bonifiche, acquedotti, ponti, strade; estrazione e commercio dei marmi e dei materiali edilizi attraverso il Mediterraneo; i grandi santuari repubblicani del Lazio.
La topografia di Roma da Augusto a Diocleziano
Gli ordini architettonici, Vitruvio e il De architectura; la “Forma Urbis Romae” e le XIV regiones dell’Urbe; architettura pubblica e religiosa a Roma; il Foro boario; il Foro romano, il Campo marzio, i Fori imperiali.
Città e monumenti romani in Italia e nel Mediterraneo
L’edilizia residenziale; la Domus aurea neroniana e il Colosseo; il Palatino e la Domus augustana; le domus e le ville.
I grandi cantieri imperiali di Roma
Il Foro e i Mercati di Traiano, il Pantheon e la villa Adriana a Tivoli.
Architetture tardo-imperiali nel Mediterraneo
I grandi impianti termali di Roma; il tempio di Minerva medica; il palazzo di Diocleziano a Spalato; le grandi metropoli del mediterraneo: Leptis Magna; Sabratha; Palmira; Baalbek.
Architettura paleocristiana da Roma a Gerusalemme
Le domus ecclesiae, i tituli e le antiche chiese di Roma; San Pietro; San Giovanni in Laterano; Santa Croce in Gerusalemme; Santa Costanza; l’Anastasis di Gerusalemme; San Lorenzo a Milano.
La topografia di Costantinopoli da Costantino a Giustiniano
Spazi e architetture della nuova Roma sul Bosforo; il palazzo imperiale e il circo; l’Apostoleion di Costantino; Santi Sergio e Bacco; Hagía Sophía di Giustiniano; Procopio di Cesarea e il De aedificiis; le architetture ravennati e San Vitale.
MODULO 2: MEDIOEVO (VII-XIV SECC.)
Architettura altomedievale dall’Impero d’Oriente al Sacro Romano Impero
L’architettura longobarda e dei regni barbarici; la “rinascenza” carolingia, l’idea di Roma e la permanenza dell’architettura antica; l'architettura ottoniana; l’architettura monastica tra Oriente e Occidente e la pianta del monastero di San Gallo; caratteri, funzioni e spazi della città altomedievale; la Cappella palatina di Aquisgrana.
Architettura romanica tra pellegrinaggi e crociate
Caratteri nazionali del Romanico europeo e mediterraneo; materiali e tecniche: l’arco a tutto sesto, il muro portante e la volta a crociera; chiese e spedali di pellegrinaggio e le architetture dei crociati; il Santo Sepolcro di Gerusalemme e le architetture ad instar; l’abbazia di Cluny III e le chiese di pellegrinaggio.
Architettura romanica tra sovranità feudale e liberi comuni
Caratteri regionali del Romanico in Italia; caratteri, funzioni e spazi della città medievale; la piazza della cattedrale e la piazza del palazzo comunale; la circolazione delle maestranze romaniche e le corporazioni delle Arti dei mestieri; Sant’Ambrogio a Milano; il duomo di Modena e il battistero di Parma; piazza dei Miracoli a Pisa; il Romanico fiorentino.
Origine e diffusione dell’architettura gotica dall’Île-de-France al resto d’Europa
Regioni e stili del Gotico; l’abbazia di St. Denis e l’abate Suger; la poetica della luce; materiali e tecniche: l’arco a sesto acuto, il pilastro polistilo, la volta a costoloni, la campata con volte a crociera, l’arco rampante, le vetrate; la cattedrale gotica francese; il Taccuino di Villard de Honnecour; l’architettura della congregazione benedettina cistercense.
Alle origini dell’architettura italiana
Caratteri, funzioni e spazi della città medievale italiana tra Due e Trecento; cattedrali, chiese e piazze; i nuovi ordini mendicanti e i loro conventi in città; l’architettura residenziale mercantile e borghese; i grandi cantieri del gotico italiano; San Francesco ad Assisi; Santa Croce e Santa Maria Novella a Firenze; piazza San Marco a Venezia; il duomo di Milano.
MODULO 3: RINASCIMENTO (XV-XVI SECC.)
Umanesimo e memoria dell’antico
La rinascita dell’arte classica; Vitruvio e la riscoperta degli ordini architettonici; la costruzione dello spazio prospettico; all’origine della moderna figura dell’architetto; le strategie di comunicazione del progetto attraverso disegni e modelli; la trattatistica architettonica.
L’opera di Filippo Brunelleschi a Firenze
Le innovazioni tecnologiche e il cantiere rinascimentale; la cupola di Santa Maria del Fiore; l’Ospedale degli Innocenti; la Sagrestia vecchia e San Lorenzo; Santo Spirito; la cappella dei Pazzi; palazzo Pitti.
Leon Battista Alberti, pratica e teoria architettonica
Il nuovo palazzo fiorentino; le committenze dei Rucellai a Firenze, dei Malatesta a Rimini, dei Gonzaga a Mantova; il De re aedificatoria in rapporto al De Architectura di Vitruvio le origini del moderno trattato di architettura.
L’architettura del Quattrocento a Firenze
La signoria dissimulata dei Medici e la committenza architettonica; Michelozzo e Donatello; Giuliano da Sangallo e Giuliano da Maiano; la nascita dello spazio prospettico.
Principi, città, architetti nel Quattrocento italiano
Pio II e Pienza; Federico da Montefeltro e il palazzo Ducale di Urbino; Francesco di Giorgio architetto al servizio di principi e repubbliche; Donato Bramante e Leonardo da Vinci alla corte di Ludovico il Moro.
Bramante e la committenza papale a Roma al tempo di Giulio II
Lo sperimentalismo tipologico bramantesco; Santa Maria della Pace, il tempietto di San Pietro in Montorio; il cortile del Belvedere; il cantiere di San Pietro; il coro di Santa Maria del Popolo; il palazzo dei Tribunali e la nuova via Giulia; il nuovo palazzo romano.
Raffaello e Giulio Romano
Gli allievi di Bramante; l'architettura di Raffaello e il ruolo dell’antico; architettura e pittura nelle Stanze vaticane; la cappella Chigi in Santa Maria del Popolo; l'architettura di Giulio Romano; Palazzo Stati-Maccarani; villa Madama e villa Lante a Roma; Giulio Romano architetto ducale a Mantova; palazzo Te, il cortile della Cavallerizza in palazzo Ducale e il duomo di Mantova.
Baldassarre Peruzzi e Antonio da Sangallo il Giovane
Il disegno come forma di sperimentazione tipologica e formale del progetto; l'architettura di Peruzzi; la villa Farnesina-Chigi; palazzo Massimo e palazzo Savelli nel teatro di Marcello; l'architettura di Antonio da Sangallo il Giovane tra teoria e pratica di cantiere; Palazzo Farnese e San Pietro.
L’architettura di Michelangelo tra Firenze e Roma
Le prime opere; la tomba di Giulio II e la volta della Cappella Sistina; il complesso di San Lorenzo a Firenze; disegno e modello nell'architettura di Michelangelo; piazza del Campidoglio; palazzo Farnese; il cantiere di San Pietro e la cupola; la cappella Sforza in Santa Maria Maggiore; porta Pia e Santa Maria degli Angeli; i disegni architettonici della maturità.
Jacopo Sansovino, Andrea Falconetto e Michele Sanmicheli
Identità dell’architettura veneta tra Stato da Terra e Stato da Mar.
L’architettura di Andrea Palladio
La villa veneta tra otium e negotium; il palazzo urbano palladiano; l’edificio della chiesa in rapporto alla sua facciata; teoria e pratica dell'architettura nel trattato palladiano I Quattro libri dell’architettura.
Visite didattiche ed escursioni
Alcune lezioni del giovedì sono generalmente costituite da visite didattiche a siti archeologici e a complessi architettonici di Roma.
Testi Adottati
Paul Zanker, La città romana, 2013.Carlo Tosco, L’architettura italiana nel Trecento, Bologna, Il Mulino, 2023.
Donatella Calabi, La città del primo Rinascimento, 2001.
Altri testi forniti in pdf durante le lezioni e caricati su Teams.
In mancanza di una conoscenza di base della storia dell’architettura e dell’arte relativa ai periodi affrontati nelle lezioni è fortemente suggerita la lettura di questo manuale scolastico di storia dell’arte e dell’architettura:
Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Arte. Una storia naturale e civile, Torino, Einaudi Scuola, vari volumi a seconda delle edizioni: Prima edizione: primi tre volumi; Edizione Blu 2022: primi due volumi.
In alternativa, si rimanda a:
Giorgio Cricco, Francesco Paolo Di Teodoro, Itinerario nell’arte, Milano, Zanichelli, vari volumi a seconda delle edizioni: Versione Verde compatta: primi due volumi; Versione Arancione: primi tre volumi.
Modalità Frequenza
FREQUENZA AL CORSO La frequenza è obbligatoria per un minimo del 75% delle lezioni, sia per quanto riguarda le attività di didattica frontale in classe o in situ che per le attività seminariali, come stabilito dal regolamento didattico. Coloro che per motivi di lavoro potrebbero avere difficoltà a frequentare le lezioni devono comunicarlo al docente entro il mese di ottobre e concordare una bibliografia supplementare. La richiesta potrà essere fatta personalmente o via email (in questo caso è fondamentale che la/lo studente abbia ricevuto conferma via email da parte del docente).Modalità Valutazione
MODALITÀ DI VALUTAZIONE La valutazione finale è determinata dal giudizio complessivo basato sulla prova intermedia (facoltativa), sull’esame orale e sugli elaborati o esercitazioni individuali (obbligatori). La prova intermedia (facoltativa), che si svolgerà giovedì 7 novembre, consiste in un questionario scritto relativo al MODULO 1: ANTICHITÀ, della durata di due ore e diviso in quattro parti (max 20 domande): 25% domande con opzione multipla; 25% domande con riconoscimento di immagini; 25% prove di restituzione grafica; 25% domande con brevi risposte aperte. La votazione finale è in 30/30. L’esame finale è orale ed è incentrato sull’intero programma del corso, sulla bibliografia di riferimento, sulle presentazioni Powerpoint e sui materiali didattici supplementari forniti durante il corso (oltre che sulle esercitazioni stabilite all’inizio delle lezioni). Coloro che supereranno la prova intermedia con voto superiore a 18/30 potranno discutere durante l’esame finale solo i contenuti del MODULO 2: MEDIOEVO e del MODULO 3: RINASCIMENTO. Il voto conseguito nella prova intermedia farà media con il voto conseguito durante il colloquio orale finale. SVOLGIMENTO DELL’ESAME FINALE L’esame consiste in un colloquio finale che prende avvio con la discussione dell’esercitazione individuale e prosegue con altre domande sul programma. La durata del colloquio finale è compresa tra 30 e 40 minuti e, in caso, può protrarsi con un numero maggiore di domande nel caso di risposte insufficienti alla valutazione. Requisito per una valutazione sufficiente è la conoscenza dei temi, degli edifici e degli architetti illustrati durante il corso secondo il programma. L’utilizzo di lessico specifico e una buona capacità critica contribuiranno in modo fondamentale al raggiungimento di una valutazione pienamente positiva. CRITERI DI RIPARTIZIONE DEL VOTO Prova intermedia: 25% Esercitazioni: 25% Conoscenza generale del programma: 50% (senza prova intermedia: 75%)