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Le linee di ricerca del Dipartimento di Architettura perseguono obiettivi plurimi, orientandosi sia verso questioni di base (con chiari intenti formativi e metodologici), sia verso approfondimenti applicativi (maggiormente rivolti agli aspetti tecnico-specialistici delle discipline); percorrendo questa strada, infatti, possibile sostenere la natura pluridisciplinare che caratterizza le scuole di architettura.
Il gruppo di 64 docenti che ha afferito al Dipartimento offre un patrimonio di varie e molteplici conoscenze disciplinari: queste consentono ai gruppi di ricerca di affrontare, oltre a temi più convenzionali, anche prospettive di assoluta originalità.
La gestione consapevole del processo di trasformazione della città contemporanea, del suo ambiente e del suo territorio – centro e periferia, antico e nuovo, spazi costruiti e spazi aperti, aree pubbliche e aree private, spazio antropizzato e ambiente naturale – richiede il controllo di molteplici strumenti analitici ed interpretativi e di appropriate tecniche di intervento e, soprattutto, l’acquisizione di una lucida visione d’insieme.
Alle competenze storiche, costruttive e urbane si aggiungono istanze di tipo economico, tecnologico ed energetico-ambientale, che portano a sviluppare la capacità di interloquire e confrontarsi con discipline e specializzazioni spesso assai distanti. Inquadrare la figura dell’architetto e del suo futuro contributo alla società all’interno di un campo così composito richiede pertanto accorte scelte di fondo, dovute sia ai mutevoli contorni delle opportunità di lavoro, sia ai livelli di specializzazione, talvolta molto spinti, tipici di alcuni settori.
Il Dipartimento è quindi incentrato sui temi dell’architettura e della città, ed aperto verso collaborazioni multi-disciplinari, didattiche e scientifiche, essenziali per completarne il campo d’azione e di conoscenza; una struttura destinata a canalizzare la diversificazione degli interessi culturali all’interno di un approccio multidisciplinare coerente e sinergico. Le attività di ricerca del Dipartimento si articolano lungo tre principali direttrici:
Architettura e patrimonio
Questo titolo raccoglie un insieme di interessi, di impegni e di esperienze didattiche, culturali, professionali e di ricerca (scientifica, teorica, applicata e progettuale) maturato da molti anni da docenti confluiti nel Dipartimento e mirato soprattutto a sperimentare un nuovo e più proficuo rapporto fra l’architettura e le diverse discipline che hanno competenza in materia di beni culturali e che sanno interpretare la stratificazione storica dei paesaggi contemporanei (storia, restauro, disegno, un particolare settore della matematica, conoscenze strutturali, composizione architettonica e urbana, urbanistica): nella consapevolezza che sia proprio il progetto di architettura, nelle sue diverse declinazioni filologiche e interpretative, ad avere come obiettivo centrale non solo la comprensione e la conservazione del patrimonio costruito (built Heritage) e del paesaggio antropizzato, ma anche la loro rivitalizzazione, attualizzazione, innovazione e reinserimento nel contesto degli usi, delle necessità culturali e pratiche attuali e future. In questa prospettiva e nella convinzione che questo ambito di ricerca possa esprimere e potenziare il ruolo culturale e scientifico che distingue la cultura italiana in campo internazionale, il progetto di architettura è indagato con ampiezza e senza dogmatismi, nelle sue diverse prassi e nei mutevoli strumentari teorici, conoscitivi e metodologici, nella sua evoluzione storica, nelle permanenze e nelle prospettive evolutive.
Architettura, scienze e innovazione
E’ evidente che per concepire e realizzare architetture le conoscenze tecniche offrono un potente repertorio -variabile nel tempo e nello spazio- di strumenti operativi. D’altro canto, anche se può apparire meno evidente, le conoscenze scientifiche – che costituiscono una parte certamente rilevante della cultura contemporanea – possono avere un ruolo talvolta determinante nell’invenzione progettuale. Queste, pertanto, non vanno percepite solo come un necessario strumento per governare i processi e le tecniche di intervento ma anche, e forse soprattutto, come un modello di metodo che contribuisce ad arricchire il novero degli strumenti necessari al progetto di architettura. In un’epoca in cui si coltiva il sapere diviso e la specializzazione, quando manca una visione unificante dei processi, vi è il rischio di un uso inconsapevole, e magari improprio degli strumenti tecnici. Nella definizione dei percorsi formativi così come nello svolgimento delle attività di ricerca è molto importante cercare una sintesi fra competenze disciplinari eterogenee.
Il Dipartimento di Architettura ritiene, in particolare, che la ricerca e l’uso della innovazione, per essere consapevoli e funzionali ad una architettura vicina alle esigenze della società contemporanea, debbano essere accompagnati da conoscenze scientifiche adeguate. La didattica e la ricerca svolte dai membri del Dipartimento in ambito scientifico e tecnico sono orientate in questo senso, nella convinzione, peraltro, che l’architettura sia un ambito privilegiato ove conoscenze anche molto diverse concorrono alla formazione di una figura professionale poliedrica.
Studi urbani e territoriali
Si tratta di un campo di ricerca che riguarda l’insieme delle condizioni insediative ed ambientali che scandiscono ed accompagnano i processi di urbanizzazione. I campi di riflessione e ricerca risultano fortemente interconnessi, con un elevato livello di collaborazione fra le diverse unità di ricerca impegnate, e con collaborazioni e convenzioni con un importante partenariato istituzionale, scientifico e imprenditoriale, di livello nazionale ed internazionale. Una specifica attenzione è rivolta al sistema delle autonomie locali e territoriali, con un riferimento particolare alle istituzioni laziali e del contesto metropolitano romano, con le quali sono in essere diverse collaborazioni. I temi di ricerca spaziano dalle politiche e dai piani per il governo del territorio allo sviluppo sostenibile delle economie territoriali, dalla storia della città e del territorio al progetto urbano nei suoi connotati morfo-tipologici, funzionali e di senso, dalle politiche infrastrutturali alla pianificazione per il paesaggio e le aree agricole, dalla pianificazione per il paesaggio alla progettazione degli spazi aperti, dalla valutazione ambientale alle riflessioni sui beni comuni e sulla produzione dei beni pubblici, dall’abitare la città contemporanea all’arte urbana, sino alle forme di partecipazione collettiva alla progettazione ed alla deliberazione pubblica. Una specifica linea di ricerca, a carattere fortemente interdisciplinare, è relativa ai temi della sostenibilità energetico-ambientale dell’ambiente costruito e degli insediamenti, con particolare riguardo alle azioni di mitigazione ed adattamento agli effetti prodotti dal cambiamento climatico.